Cronaca

Degrado igienico ambientale nel palazzo della ex Manifattura

Il vice parroco della comunità Santa Cecilia al Libertà, don Giovanni Lorusso denuncia la situazione di degrado igienico -ambientale nel palazzo della ex Manifattura Tabacchi e nei dintorni, ma si toglie anche qualche sassolino dalla scarpa. Lo fa come sempre con garbo e misura anche se il riferimento a qualche suo confratello sacerdote dei paraggi si avverte.

Don Giovanni, grazie alle tante segnalazioni di cittadini, la situazione igiene e raccolta dei rifiuti al Libertà e soprattutto nell’ area attorno alla vostra parrocchia, sembra evidente..

“Dalle nostre parti l’ igiene scarseggia, possiamo parlare di una crisi igienico-sanitaria che riguarda soprattutto il mercato e l’ area mercatale della ex Manifattura”

Cioè?

“Esiste in quel palazzo, adibito a mercato, una preoccupante situazione di degrado sia per le parti interne, sia esterne. Tanto che molti titolari di bancarelle hanno deciso di andare via, e quelli rimasti sono in difficoltà, stentano per il calo della clientela”

Solo questo?

” No, certamente. Esiste il problema della raccolta rifiuti non sempre puntuale e dei cassonetti traboccanti di rifiuti ed è increscioso, anche se accanto alle responsabilità del pubblico,ci sono quelle altrettanto stigmatizzabili dei cittadini che ci mettono del loro. Però bisogna aver il coraggio di dire certe cose al Comune , di chiedere spiegazioni, non basta invocare solo la legalità come sento da qualche mio confratello”

Don Preite?

“Io non polemizzo con nessuno. Dico che invocare la legalità è giusto, ma occorre anche rivolgere lo sguardo ad altri problemi, magari politicamente meno corretti, come la sporcizia e la pulizia delle strade. Fa parte tutto di uno stesso quadro di insieme. La mia idea è che apparire con insistenza su facebook o balzare sui media serve solo a guadagnare visibilità e probabilmente a mantenere buone relazioni con l’ esterno e con chi amministra. Ma il sacerdote non deve andare alla ricerca del facile consenso o della prima pagina, o recitare il ruolo da protagonista”.

Insomma il modo di qualche suo confratello nelle vicinanze di fare il prete non la convince?

“Ripeto, non faccio polemiche personali. La mia idea è che fare continue campagne nei media o social non appartiene al nostro ruolo. La cosa che trovo strana, ma non troppo, è che l’ amministrazione comunale se c’è un problema che riguarda anche la nostra zona, non viene da noi, va da chi appare sui media. Ma io credo che la gente sia intelligente e cominci a capire tutto e aprire gli occhi. Il sacerdote deve prima di tutto curare le anime e operare per la salvezza e non cercare approcci manageriali, peggio ancora urlati o mediatici”.

Immigrati, giusto dare le mance davanti ai negozi?

“Quelle presenze sono la dimostrazione di una politica migratoria sbagliata e mal programmata. Per quel che riguarda l’elemosina, ciascuno faccia come meglio crede, io ritengo che sia un errore darla in questo caso”.

Bruno Volpe

 


Pubblicato il 9 Agosto 2017

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