Cronaca

Il centrodestra diserta l’apertura della Fiera

A poche ore dall’inaugurazione della 81ma Fiera Campionaria, il centrodestra si riunisce per criticare nuovamente la gestione dell’Ente fieristico e il passaggio di quote societarie alla newco composta da Camera di Commercio e Fiera di Bologna.

Nel corso di una conferenza stampa, a cui hanno preso parte i consiglieri comunali Giuseppe Carrieri (Impegno Civile), Filippo Melchiorre (Fratelli d’Italia) e Romeo Ranieri (Ap), assieme al consigliere del Municipio II Luca Troisi (Ic), le opposizioni hanno annunciato che diserteranno l’inaugurazione ufficiale prevista per domani. Aderiscono a tale iniziativa anche il consigliere Fabio Romito (Misto) e il vicepresidente del Consiglio comunale, Pasquale Finocchio, assenti alla conferenza stampa odierna per motivi istituzionali.

Il senso di questa conferenza è stato quello di consegnare alla cittadinanza i numeri “reali”, risultanti dai documenti e dal bilancio pubblicato, con notevole ritardo, in data 7 agosto. Numeri a dir poco raccapriccianti che mettono in luce una perdita per 3,4 milioni nel bilancio 2015, alla quale si aggiunge un’ulteriore perdita per 715 mila euro nel bilancio 2016, con fondo perdite anni pregressi che arriva a 17 milioni; di contro un fatturato che scende da 5 a 3,5 milioni. Il tutto agevolato da un commissariamento illegittimo e fallimentare.

Il consigliere di opposizione Giuseppe Carrieri in apertura di conferenza ha dichiarato: “Siamo costretti a prendere contezza di un ulteriore fallimento della gestione, delle strategie e delle soluzioni proposte dal centrosinistra e da Decaro, alle questioni di Bari. La Fiera del Levante oggi è infatti pressoché distrutta finanziariamente e operativamente, a seguito di decenni di malagestio degli amministratori scelti da Vendola, Emiliano e Decaro che scelleratamente hanno bruciato milioni di euro dei Cittadini baresi e pugliesi per ripianare gli ultimi deficit gestionali causati da amministratori scelti per appartenenza politica e non per valore e competenza professionale. Dopo aver spolpato l’Ente e averlo portato al collasso finanziario hanno deciso di esternalizzare la gestione delle fiere per 60 anni, attraverso la costituzione di una nuova società tra la Camera di Commercio di Bari e la Fiera di Bologna. Un partner, la Fiera di Bologna, che era ed è peraltro assolutamente inadeguato, in quanto a sua volta presenta un bilancio che registra un deficit, per l’anno 2015, di oltre 9 milioni di euro. Un partner, quindi, che appare del tutto inadeguato e che non risponde affatto a quelle che sono le esigenze della Fiera del Levante, che necessita oggi più che mai di un partner forte e affidabile”.

È intervenuto a sua volta Filippo Melchiorre che ha dichiarato che non intendono presenziare all’inaugurazione della campionaria perché le decisioni prese dall’attuale governo locale sono in forte contrasto con il bene della cittadinanza, in quanto svendere un patrimonio pubblico anziché produrre utili danneggia tutti i cittadini di Bari ed anche perché sarà presente il sindaco di Bologna, Virginio Merola. “Accogliere questa operazione – dichiara Melchiorre – significa offrire al Nord il patrimonio culturale e storico del nostro territorio. Per questa ragione saranno affissi, in città, manifesti di protesta contro la nuova gestione”. L’invito a disertare è stato esteso anche ai consiglieri regionali e ai parlamentari.

I consiglieri di centrodestra, in qualità di amministratori della Città, hanno più volte denunziato tutto questo attraverso consigli comunali monotematici e apposite interrogazioni, proposto soluzioni diverse, diffidato il Sindaco di Bari dal proseguire su tale strada sbagliata e a pochissimi giorni dalla inaugurazione delle Fiera campionaria hanno voluto confermare di essere totalmente estranei alle scellerate iniziative del Sindaco, e ribadire che “la Fiera del Levante è un asset strategico della Città, di questo territorio, che può e deve essere rivitalizzato e non merita d’esser gestito così male, senza alcuna visione”.

Pretendono quindi che la legalità sia ripristinata e che vengano subito nominati gli ordinari organi gestionali della Fiera del Levante (Presidente e CDA). Propongono che venga subito costituita una società mista per la gestione delle manifestazioni fieristiche tra Camera di Commercio, Unione industriali, Banche locali, Confagricoltura, Comune di Bari e propongono che il partner industriale sia individuato nella Fiera di Verona, ente veramente solido e affidabile, o in uno dei soggetti che gestisce una delle migliori Fiere europee come la Fiera di Francoforte. Propongono inoltre che la Fiera del Levante si specializzi e diventi leader in Italia nell’organizzazione di fiere collegate alla green e diventi incubatore di start-up attive nel settore dell’eco-sostenibilità.

Chiedono, infine e ancora una volta, che il Sindaco interrompa le procedure in essere per la concessione della gestione di talune aree fieristiche alla costituenda società tra Camera di Commercio di Bari e Fiera di Bologna e preannunziano che, in caso contrario, ogni e qualsiasi atto di concessione a terzi della gestione sessantennale delle fiere di Bari sottoscritto dall’attuale illegittimo Commissario sarà impugnato in tribunale. Si impegnano a far tutto quanto in loro potere per salvare la Fiera del Levante.

 

Marina Basile


Pubblicato il 8 Settembre 2017

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