Cultura e Spettacoli

La Torre della somiglianza

A Brindisi lo chiamano semplicemente ‘il monumento’. Da 84 anni svetta a 68 metri d’altezza nel punto in cui il porto interno della città pugliese si biforca nei due seni di Levante e di Ponente. Inaugurato il 4 novembre del 1933, quindicesimo anniversario della Vittoria, il Monumento al Marinaio d’Italia commemora i circa seimila marinai italiani sacrificatisi durante la Grande Guerra ; oltre ai nomi di questi caduti, sulle pareti del monumento sono riportati anche quelli dei 33.900 marinai morti durante il secondo conflitto mondiale. Come è noto, questo immenso monumento in cemento armato rivestito in carparo riproduce un timone ; l’opera reca la firma dell’architetto Luigi Brunati e dello scultore Amerigo Bartoli. A lungo è stato ritenuta una cosa unica al mondo. In realtà a Laboe, vicino Kiel, nello Schleswig-Holstein in Germania, si leva un monumento, persino più imponente (85 m. s.l.d.m.), che gli somiglia alquanto, benché abbia più slancio e inferiore luminosità. Il Memoriale Navale, inaugurato nel 1936, celebra i marinai della Kaiserliche Marine morti durante la Grande Guerra e, dopo il 1945, quelli della Kriegsmarine caduti durante il secondo conflitto mondiale. Nel 1954 il Memoriale Navale è stato definitivamente dedicato a tutti i marinai di ogni nazionalità periti durante le due guerre mondiali. Non si dica però ai tedeschi che hanno copiato il nostro monumento. Gustav August Munzer, l’architetto che disegnò questa torre, il quale non poteva ignorare l’esistenza del Monumento al Marinaio d’Italia, dichiarò a suo tempo che essa non fu pensata per rappresentare qualcosa di specifico ma solo per “ispirare sensazioni positive in chi la guarda”. Nella sua linea la Torre di Laboe è frequentemente associata alla chiglis di una nave vichinga o alla torre di un sommergibile. E proprio un sommergibile tirato in secco, l’U-995, ultimo esemplare rimasto di U-Boot tipo VII, giace ai piedi del monumento ; funge da nave-museo. A visitarlo ogni anno sono in media 350mila persone. Un numero impressionante che il monumento brindisino non può vantare malgrado l’ingresso libero e le numerose attrattive, a cominciare dal panorama mozzafiato di cui si può godere dalla sua sommità. Interessante anche la cripta-sacrario a forma di scafo e con archi a forma di ogiva che si apre alla base del monumento. Inoltre, sul piazzale superiore del monumento sono collocati cimeli-bottino appartenenti a unità austro-ungariche : le ancore della navi Tegetthoff e Viribus Unitis e due cannoni da sommergibile. – Nell’immagine, un’inquadratura della Torre di Laboe.

Italo Interesse

 


Pubblicato il 12 Settembre 2017

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