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Nella palude le questioni del personale, fra assunzioni, incarichi e odore di elezioni

Ancora tutto fermo in Regione Puglia sulle questioni del personale, a parte la denuncia del consigliere forzista Damascelli sull’avviso pubblicato dall’Ente in pieno ferragosto per assumere un’altra settantina di precari tecnici e amministrativi allo scopo di dare una mano agli enti comunali sull’applicazione del reddito di dignità. Tutto senza che negli uffici preposti del Personale fosse venuto in mente di ‘cooptare’ attraverso contratti a termine i vincitori/idonei del concorso RIPAM, in lista d’attesa da circa tre anni tra ordini del giorno approvati in aula e mai applicati, dichiarazioni d’intenti e tanti, ma tanti rumori. Un’operazione, quella del prelievo di personale dalle graduatorie esistenti, che avrebbe consentito al Presidente Emiliano di fare bella figura anche dal punto di vista sociale, prima ancora che gestionale in un Ente assolutamente impaludato – come detto – sulle questioni del personale. Anche se, in ossequio alle più antiche abitudini politico-regionali, con l’inizio di settembre e in concomitanza col rito della Fiera del Levante, riprendono tradizionalmente a galleggiare ‘polpette’ avvelenate lasciate abbrustolire negli uffici deserti col sole di agosto. Quali siano le problematiche, per chi non è propriamente ferrato nella materia delle ultime evoluzioni a tema, basterebbe tornare agli articoli scritti e ripetuti sulle colonne del ‘Quotidiano di Bari’ addirittura negli ultimi due anni, improvvisamente ripresi da qualche altro inserto locale di recente, con particolare riferimento ad Alte Professionalità e Posizioni Organizzative. E cioè quegli incarichi pletorici distribuiti all’interno dell’Ente tra i funzionari Categoria ‘D’ quasi sempre coi criteri dell’”intuitu personae” o della semplice contiguità. Perfino i sindacati (Cgil-CislFp-Uilfpl-Direr) su questi e parecchi altri problemi dei dipendenti ha pensato bene di rinfrescare la memoria per iscritto (c’è una nota di tre pagine fitte fitte) ad Emiliano e al Capo di Gabinetto – nonchè Segretario Generale – Venneri circa, appunto, la disastrosa situazione e di assoluto immobilismo, a cominciare dalla revisione del Modello M.A.I.A. Per capire, ad esempio, cosa sta facendo l’Istituto di Ricerche e Statistica di piazza Garibaldi dopo l’affidamento ben retribuito allo stesso I.P.R.E.S., da parte dell’Ente, ben nove mesi fa. Senza dimenticare, però, il taglio/razionalizzazione fissato al 20 per cento per quanto concerne le strutture dirigenziali, con la riscrittura delle relative competenze e ulteriore rotazione nell’affidamento degli incarichi della dirigenza e contestuale diminuzione e rotazione degli incarichi annessi. Facile dubitare che la risoluzione dei problemi –o perlomeno di parte di essi…- che bloccano la macchina amministrativa dell’Ente da quando è giunto l’ex magistrato coi suoi collaboratori si esaurisca prima delle elezioni fissate a marzo/aprile 2018, pur con tutte le riunioni e tavoli già scattati a partire da ieri con la insostituibile presenza dell’ex prefetto barese, nonché assessore alle Risorse Umane, vicepresidente e responsabile della Protezione Civile Antonio Nunziante. Sempre più evanescente in campo, nonostante il popò di incarichi sul groppone.

 

Francesco De Martino

 

 

 


Pubblicato il 5 Settembre 2017

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