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Il Bari di Mignani eguaglia il record di Conte

La squadra ancora in corsa per la promozione diretta

Sessanta punti, conquistati, di cui trentaquattro in trasferta, con il migliore attacco sia complessivo che in trasferta e la seconda migliore difesa in gare esterne. Un Bari da record che ha eguagliato quello di Antonio Conte con dieci vittorie in trasferte, con la miglioria che è stato straordinariamente costante, in cui è caduto soltanto tre volte dove la storie di quelle sconfitte (Frosinone, Terni e Palermo) racconta che forse il pari sarebbe stato il risultato più giusto. Tuttavia, è anche vero che la classifica è veritiera e se qualcuno da qualche parte, sui social, in tv vicine ad altre squadre fa allusioni anche squallide ad “aiutini” e favori arbitrali che sta ricevendo il Bari, lascia il tempo che trova perché la squadra di Mignani si sta facendo valere sul campo con il materiale umano a disposizione e dimostrando di essere un gruppo coeso. Il tecnico in primis Mignani su tutti sta dimostrando di essere un ottimo gestore dell’organico, una sorta di Commissario Tecnico che tiene sulla corda tutti e nell’ultima formazione causa forfait di Folorunsho (per un fastidio al ginocchio, non si sa se lo stesso che gli ha dato problemi, ndr) ha schierato Morachioli dal primo minuto, rilanciato Bellomo in mediana accanto a Maita play e davanti Esposito per Antenucci. Il risultato? Morachioli, migliore in campo autore del primo assist pennellato per Esposito, e nel secondo caso il giocatore del Pisa ha commesso un fallo plateale, nonostante le polemiche che sono scaturite per un tocco dell’arbitro influente ai fini dell’azione di attacco dei biancorossi. Ma il dato ancora più esaltante è che sia dall’inizio che con le sostituzioni, Mignani è stato determinante perché inserendo Mirco Antenucci, quasi all’extra-time, si è preso la responsabilità di calciare il peso di un rigore che arrivava da Pisa a Bari, con i 900 supporters dell’Arena Garibaldi che hanno trattenuto il fiato e i tifosi da casa, ma lui il numero sette biancorosso, più forte di tutti, cecchino come sempre ha piazzato la palla nel sette consegnando i tre punti ai suoi compagni, ancora in corsa per la promozione diretta, anche se Genoa e Frosinone sono lanciatissime ma il terzo posto è sempre più sicuro. Molto dirette le parole di un altro giocatore che ha meritato un plauso, il barese Nicola Bellomo, visto con indifferenza da qualche addetto ai lavori ma anche in questo caso dovranno farsene una ragione perché il giocatore barese ha dimostrato di essere uno di quelli indispensabili per lo scacchiere di Mignani. Bellomo ai microfoni di RadioBari nel post-gara ha detto: “Prima l’obiettivo era la salvezza, Ora puntiamo in alto. Cerchiamo il secondo posto anche se è difficile. Se non sarà il secondo posto cercheremo di consolidare il terzo”.. Provato dalla gara Mignani ha lasciato spazio al suo secondo fidato mister Simone Vergassola che sempre a RadioBari ha detto: “Felicissimi per il record che abbiamo eguagliato però siamo ancora pi contenti per il risultato contro una signora squadra come il Pisa. Abbiamo mantenuto la calma per ribaltarla”. Sui gol che sono giunti nei minuti finali: “Fisicamente stiamo bene ed il ringraziamento va allo staff ed ai professori che ci seguono. Le partite durano quasi 100 minuti oggi giorno., Bisogna stare bene anche mentalmente e sempre concentrati. Sul rigore Mircoè stato freddo ed ha grande personalità”. Sulla scelta di lanciare dal primo minuto Gregorio Morachioli: “Gregorio era alla prima da titolare. Non sapevamo quanto potesse essere determinante. E’ stato bravo e si è fatto trovare pronto, così come Esposito e Bellomo. Anche i ragazzi subentrati: Botta, Ricci, Zuzek hanno fatto molto bene”. La prossima sfida sarà contro un Cittadella che ha perso con il Genoa e con una classifica traballante: “Sarà una partita complessa, li danno tutti per sconfitti ma non è così e giocano insieme da anni. Ora, ricarichiamoci e poi lavoreremo bene tutta la settimana”. Ultima chiosa su quanto sta facendo il Bari e l’allenatore in prima, Mignani. Vergassola ha concluso così: “E’ molto complicato giocare dopo, conoscendo i risultati. È molto difficile arrivare lì in alto, però noi dobbiamo fare il massimo e giocarcela a Genova. Se ad inizio anno ci avessero detto di essere terzi a questo punto dell’anno tutti avremmo firmato e controfirmato. Ma vogliamo fare sempre meglio. Il mister Mignani? Per lui oggi è stata tosta, vicino casa sua. Conosce bene D’Angelo di cui è stato compagno di squadra (a Castel di Sangro, ndr). Non era facile, sapendo che il Genoa aveva già vinto però il mister è stato lucido come sempre”. Un plauso va fatto anche al secondo di Mignani, mister Vergassola e tutto il suo staff, un ottimo lavoro di squadra con una squadra che sta facendo sognare una città intera con la speranza che possa proseguire al culmine l’11 giugno, data di ritorno della finale playoff, o chissà anche prima. (Ph. Tess Lapedota).

Marco Iusco


Pubblicato il 24 Aprile 2023

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