Cronaca

17 milioni di euro per il recupero e la valorizzazione dei nostri tesori

Da una decina di giorni è stata raccolta da diversi comuni pugliesi l’opportunità offerta dalla Regione Puglia di finanziare, con somme consistenti, il recupero e la valorizzazione di beni culturali architettonici e artistici. Progetti nuovi o in attesa per approfittare di finanziamenti dopo il bando pubblicato e diffuso il 6 agosto scorso dal Servizio regionale Beni Culturali. Dunque, la Regione mette a disposizione di enti pubblici territoriali (comuni, province e città metropolitana) circa 17 milioni di euro per interventi il cui costo non superi un milione di euro. Le domande di finanziamento potevano essere presentate dal 1° e fino al 15 settembre. Nell’avviso si spiegava che la Regione esaminerà i progetti pervenuti in ordine cronologico, quindi era molto importante predisporre rapidamente e puntualmente tutta la documentazione (a partire dal progetto in versione almeno definitiva e da un piano di gestione economico-finanziario di durata almeno quindicennale) ed essere pronti, il 1° settembre, inoltrandola via posta elettronica certificata. E infatti i più veloci sono stati alcuni piccoli comuni che hanno inviato la documentazione via pec dopo uno o due secondi dallo scoccare della mezzanotte, mentre Comune e Città Metropolitana di Bari hanno ritardato non di molto. I tempi adesso sono strettissimi, visto che il bando scade il prossimo 15 settembre, ma l’opportunità è troppo importante per mancarla, come hanno affermato a turno i vari sindaci e assessori, facendo prestare massima attenzione per assicurare il massimo supporto dagli uffici del settore “lavori pubblici” nella predisposizione delle loro candidature. Ma entriamo nei dettaglia. La Regione Puglia ha avviato l’attuazione delle Scheda n. 45 “Restauro e valorizzazione di beni architettonici ed artistici” dell’Accordo di Programma Quadro rafforzato “Beni ed Attività Culturali”, stipulato tra la Regione Puglia e il Ministero per i Beni e le Attività culturali. La finalità degli interventi previsti dalla Scheda è di qualificare, attraverso il potenziamento della valorizzazione e fruizione dei beni su cui si interviene, il contesto territoriale di appartenenza. Inoltre, i progetti saranno selezionati in base alla loro capacità di stimolare l’occupazione e l’economia locale, attivare le filiere produttive associate alla fruizione culturale e promuovere la valorizzazione integrata del patrimonio territoriale. L’attuazione della Scheda n. 45 è basata su un Avviso pubblico per il finanziamento di interventi di recupero, restauro e valorizzazione di beni culturali architettonici e di beni artistici ad essi strettamente integrati, aventi rilevante interesse storico-culturale. Non sono ammessi alla procedura i beni che siano stati oggetto di finanziamento nell’ambito di altre linee del medesimo APQ “Beni ed Attività Culturali”. L’Avviso è rivolto ad Enti pubblici locali territoriali: Comuni singoli o associati, Province e Città metropolitane della Regione Puglia. Le risorse finanziarie disponibili sono pari a circa 16,970 milioni di euro. L’Ente esaminerà i progetti pervenuti in ordine cronologico e ne dichiarerà l’ammissibilità o meno, sulla base di alcuni criteri-base, a cominciare dalla proprietà o, in mancanza, disponibilità del bene oggetto dell’intervento attestata da un contratto registrato di durata non inferiore a quindici anni e stipulato in data antecedente il 05/08/2015, ma anche possesso di un livello di progettazione almeno definitiva in caso di lavori e dell’unico livello di progettazione in caso di servizi e forniture e destinazione del bene alla fruizione culturale pubblica. Per i progetti esaminati in ordine cronologico e dichiarati ammissibili, la Regione Puglia richiederà il completamento della documentazione e procederà alla elaborazione di un elenco delle istanze valutate finanziabili, determinando l’importo complessivo delle agevolazioni concedibili in favore di ogni singola istanza, ordinandole in base alla data ed ora di arrivo. Le principali tipologie di spese ammissibili sono relative all’esecuzione dei lavori, degli impianti e delle forniture; al potenziamento ed al miglioramento dei servizi di fruizione, di accoglienza, per la didattica e di conservazione del patrimonio, compresi gli eventuali restauri delle opere da esporre; ad attrezzature, impianti e beni strumentali finalizzati all’adeguamento degli standard di sicurezza e della fruibilità da parte dei soggetti disabili. L’intera procedura si concluderà entro il 31 dicembre 2015 con l’assunzione degli impegni giuridicamente rilevanti da parte dei beneficiari delle operazioni, pena la revoca dei finanziamenti eventualmente assegnati. (adl)


Pubblicato il 12 Settembre 2015

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