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200 mila euro e la Puglia è al centro della festa del Libro a Torino…ma chi legge?

Per la Regione Puglia il libro non teme concorrenza e quindi può anche valere un investimento da capogiro nonostante rete e computer. E così, per inviare il solito carrozzone di impiegati, funzionari ed ‘editor’ regionali, l’ente di Emiliano investe 200mila euro in attuazione del “Programma delle attività culturali triennio 2016/2018” approvata con Delibera di Giunta n.1998/2015, praticamente triplica gli investimenti dell’accoppiata Vendola Godelli e rinnova la presenza della Puglia alla Fiera del Libro di Torino. Gli attuali amministratori, Emiliano e Capone in testa, decidono di aprire le danze di lettura ed eventi collaterali per la partecipazione ‘speciale’, da ospite d’onore dell’Ente al Salone Internazionale del libro di Torino 2016 senza se e senza ma, alla faccia di crisi e ritardi negli investimenti sociali: per loro libri e cultura hanno la precedenza. L’Assessore all’Industria Turistica e Culturale, Avv. Loredana Capone non sta più nella pelle dalla gioia per le manifestazioni nazionali e internazionali specializzate in Piemonte. Ma dietro la presenza della nostra regione all’evento con uno stand da 200 mq e passa, c’è naturalmente il lavoro di Paolo Verri, rinominato commissario di Puglia Promozione per decreto da Michele Emiliano  in persona. E non fa niente se Verri, a quanto dicono i soliti bene informati, non ha ancora accettato ufficialmente l’incarico e non ha nemmeno sottoscritto alcun contratto per iscritto. E quindi non si sa a quanto ammonti il suo compenso, tanto meno durata e dettagli vari. In attesa di precisazioni e soprattutto della redazione definitiva del Piano degli interventi nel capoluogo piemontese, che sarà predisposto a chiusura dell’istruttoria delle numerose istanze di finanziamento per l’anno 2016 pervenute ai sensi citato Programma, vediamo di restare alle voci documentate: con la deliberazione di giunta n. 4672016 si è proposta la partecipazione della Regione al Salone Internazionale del Libro, che si terrà a Torino da oggi e cioè dal 12 al 16 maggio. Tutto in gran fretta, dunque, con un’organizzazione da ultimo momento, nonostante ormai da diversi anni la Puglia partecipa alla manifestazione e che per questa edizione 2016 sia pervenuto all’ente regionale l’invito, da parte della Fondazione per il Libro, la Musica e la Cultura di Torino, organizzatrice dell’iniziativa, di partecipare quale Regione Ospite d’Onore. L’adesione all’iniziativa consente di avere un proprio spazio espositivo, per la promozione dell’editoria pugliese presente addirittura con una trentina di piccoli editori pugliesi, in continuità con la partecipazione alle scorse edizioni. Insomma, una vetrina di richiamo internazionale che “….permette di presentare l’intero patrimonio regionale, materiale e immateriale, nell’ambito del tema conduttore scelto dal Salone per l’edizione 2016 che è “Visioni”, si legge nelle delibere e determine regionali. La spesa della Regione (salvo imprevisti, varie ed eventuali) ammonta a 200mila euro tondi tra servizi di allestimento, comprensiva  di   progettazione   grafica   e  adattamenti   grafici,   per  realizzazione   di   attività   di  animazione fuori Salone. (50mila euro); Servizio   PR   e  attività   di   ufficio  stampa in loco per la diffusione del  programma   degli   eventi,   con  eventuale   coinvolgimento   di   media  partner. (8.000); Produzione e spedizione di gadget (20.000) Evento   a   tema   in   location   da  individuare in città. (50.000,00) Realizzazione grafica, produzione e  stampa   di   prodotti   editoriali  personalizzati con il brand Puglia. (10.000); Campagne di comunicazione outdoor in  città (60.000) Spese organizzative e per trasferte del personale (2.000,00) Totale stimato, ripetiamo: 200.000,00 euro. E allora, si possono investire 200mila euro per campagne di comunicazione, eventi e gadget senza pensare magari a rinfocolare investimenti per il turismo quest’anno, in una stagione 2016 che si prospetta disastrosa ad esempio per Tunisia ed Egitto, nostre temibili e tradizionali concorrenti sul fronte turistico? Certo, la Puglia avrà un ‘megastand’ nel Padiglione 3, che raccoglie le più prestigiose presenze istituzionali, con uno spazio espositivo ideato per far entrare il visitatore in un percorso fiabesco, permettendogli di soffermarsi a leggere, a curiosare tra le librerie degli editori pugliesi, ad acquistare, a vivere le diverse esperienze audiovisive in un’atmosfera ricca di emozioni, come ha già spiegato l’assessore Capone, ma 200 mila euro sono davvero troppi, considerato che l’accoppiata Vendola/Godelli gli anni scorsi non hanno mai superato i 35740 mila euro. Quest’anno saranno una novantina gli appuntamenti in programma nello spazio dello stand, tre gli appuntamenti inseriti nel programma del Salone, fra cui trainante quello sui testi di Aldo Moro, di cui quest’anno ricorre il centenario della nascita in Puglia. “E’ per noi – commenta l’assessore Loredana Capone – un onore, ma anche un riconoscimento essere presenti al Salone come ‘regione ospite’. In questo momento la Puglia offre alcune eccellenze della narrazione italiana con autori come Marcello Introna, Nicola La Gioia (Premio Strega), Gianrico Carofiglio (…arieccolo) con il suo ultimo best seller, grandi case editrici come la Laterza ma anche piccole e medie case editrici che mostrano tutta la loro effervescenza. E poi la grande cultura popolare, dalla Taranta (poteva mancare?) ai Negramaro fino a Checco Zalone (…ma no?). Una produzione letteraria e culturale che mescola quantità e qualità e incontra tutti gli strati di pubblico del Salone del libro, che non è solo intellettuale né solo popolare”. Peccato che il popolo pugliese, quello vero che paga le tasse, lavora e a stento arriva al 25 del mese e un libro non lo compra dai tempi delle medie, dalla Regione sta ancora aspettando i fondi per il contributo alloggiativo….

 

Francesco De Martino

 


Pubblicato il 12 Maggio 2016

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