Cultura e Spettacoli

27 gennaio, un giorno non a caso

Perché il Giorno della Memoria, questa ricorrenza internazionale pensata per commemorare le vittime dell’Olocausto, si celebra proprio il 27 gennaio? In questo giorno di settantotto anni fa le truppe dell’Armata Rossa entravano facevano ingresso ad Auschwitz liberando i sopravvissuti di quel Campo e mettendo simbolicamente fine alla Shoah (sei mesi prima i sovietici avevano liberato i campi di Belzec, Sobibor e Treblinka). Così stabilì l’Assemblea generale delle Nazioni Unite il 1º novembre 2005. Il nostro paese aveva formalmente istituito la giornata commemorativa nello stesso giorno alcuni anni prima della corrispondente risoluzione dell’ONU allo scopo di ricordare con le vittime dell’Olocausto, quelle delle leggi razziali, tutti coloro che misero a rischio la propria vita per proteggere i perseguitati ebrei, nonché tutti i deportati militari e politici italiani nella Germania nazista. Prima che tali celebrazioni venissero fissate in Italia per il 27 gennaio, erano state avanzate due opzioni alternative: il 16 ottobre e il 5 maggio. La prima data coincide con quella del rastrellamento del ghetto di Roma (il 16 ottobre 1943 oltre mille cittadini italiani di religione ebraica furono catturati e deportati dall’Italia ad Auschwitz): questa ricorrenza avrebbe permesso di sottolineare le responsabilità anche italiane nello sterminio. Il 5 maggio, anniversario della liberazione di Mauthausen, era stato proposto dall’Associazione nazionale ex deportati politici nei campi nazisti per sottolineare la centralità della storia dell’antifascismo e delle deportazioni politiche in Italia. Infine, anche in ragione della portata evocativa che Auschwitz – oramai simbolo universale della tragedia ebraica durante la seconda guerra mondiale – si optò per il 27 gennaio. Ed eccoci a questa Giornata tanto avversata dai negazionisti. Numerose le iniziative in proposito in tutto il mondo e in Italia. In Puglia si segnalano più eventi: A Trani, al Palazzo della Arti Beltrami, è possibile visitare “L’Arte della Memoria. Mai più. Fiamme e Fuoco”, un’esposizione bi-personale degli artisti Arkadiusz Sędek e Antonio Russo Galante a cura di Isabella Di Liddo, docente dell’Università degli Studi di Bari e critica d’arte; l’esposizione, resterà visibile sino a martedì 28 febbraio. Oggi a Bari, il teatro Piccinni apre le porte alle 11:00 a La memoria è un campo di battaglia, evento a cura di Francesco Asselta che raccoglie testimonianze di artisti, giornalisti, intellettuali, storici e filosofi. All’Auditorium Nino Rota, in memoria di Olga Shytsko, verranno eseguite musiche di Salomone Rossi e Benedetto Marcello (ingresso libero sino ad esaurimento posti). Dopodomani, domenica 29 gennaio, alle 18:00, al Nuovo Abeliano sarà in cartellone “Amici”, uno spettacolo di Luca Pizzurro che adatta per il teatro ‘L’amico ritrovato’, un romanzo di Fred Uhlman. Ambientata a Stoccarda nel 1932, la storia si incentra sulla profonda amicizia fra due adolescenti: Hans un ragazzo ebreo e Konradin, un coetaneo di stirpe ariana. Il ruolo di Hans e Konradin sono interpretati rispettivamente da Gabriele Pizzurro e Pietro Sparvoli. Completa il cast Antonella Liso. Degno di nota il contributo del compianto Arnoldo Foà, la cui voce fuori campo appartiene ad un anziano che racconta di una giovinezza andata perduta fra gli scempi dell’Olocausto.

 

Italo Interesse

 

 

 

 


Pubblicato il 27 Gennaio 2023

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