Cronaca

900 famiglie baresi su 5mila potranno usufruire della social card

Circa 900 famiglie su 5mila potranno usufruire della social card, ovvero della carta acquisti che il Comune di Bari, insieme al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, ha predisposto in favore delle famiglie indigenti, al fine di contrastare il disagio economico e lavorativo delle famiglie baresi con minori, che necessitano di un sostegno economico. Lo annuncia lo stesso Dicastero del lavoro spiegando che la sperimentazione coinvolgerà le 12 città più grandi del Paese (Bari, Bologna, Catania, Firenze, Genova, Milano, Napoli, Palermo, Roma, Torino, Venezia, Verona) durerà un anno e impegnerà un ammontare complessivo di risorse pari a 50 milioni di euro, di cui 3milioni destinati alla città di Bari. Il beneficio sarà modulato sulla base della numerosità del nucleo familiare e sarà notevolmente superiore a quello previsto dalla social card ordinaria, che continuerà ad operare accanto al programma sperimentale, per arrivare fino a circa 400 euro mensili per le famiglie con 5 o più componenti. Il servizio sarà disponibile a partire dall’8 luglio, giorno in cui sarà pubblicato il bando e la domanda dovrà essere consegnata entro e non oltre il 7 agosto. La graduatoria sarà poi pubblicata entro il 30 settembre, ma per tutelare il diritto alla privacy, non saranno pubblicati i nomi di coloro che avanzeranno la domanda, al contrario sarà pubblicato un codice identificativo che sarà rilasciato all’atto della richiesta. Sulla social card sarà versato un contributo mensile che, in base alle esigenze della famiglia in questione, potrà essere compreso tra i 231 e i 400 euro e potrà essere utilizzata non solo per far fronte all’acquisto di beni alimentari e al pagamento di utenze energetiche, ma anche per altre spese come l’affitto o legate ai minori del nucleo familiare. Inoltre, ci sarà anche la sperimentazione di un modello integrato di presa in carico e cura delle famiglie stesse, per mezzo di una rete assistenziale diffusa sull’intero territorio barese. “Inizialmente, la social card era una prebenda istituzionale, come città di Bari siamo riusciti  modificare il percorso della social card, inserendola in un contesto di attività istituzionali legate al tema della povertà e del disagio infantile – ha sostenuto Ludovico Abbaticchio, assessore al Welfare – Nel 2010 la povertà relativa assoluta si attestava intorno al 12%, quest’anno purtroppo è salita al 15%, dunque avremo un elevato aumento nel numero delle richieste, ma potremo rispondere positivamente solo ad una minima parte. Alla luce di questa situazione, rivolgiamo al Governo e alla Regione un appello, affinchè contribuiscano economicamente nell’attività di contrasto alla povertà”. Le famiglie prese in carico non saranno solo supportate dal punto di vista economico, ma saranno anche accompagnate dal sistema dei servizi presente in tutta la città, mediante gli sportelli del Segretariato Sociale e della rete dei Centri di ascolto per le famiglie e dei Centri aperti polivalenti per minori. Mediante colloqui d’orientamento le istituzioni cercheranno di conoscere la professionalizzazione delle persone richiedenti la social card, così da indirizzarle verso il settore lavorativo più consono. Potranno inoltrare la domanda per richiedere la social card i cittadini italiani o comunitari e coloro che hanno la residenza a Bari da almeno un anno; dovranno possedere un reddito inferiore o uguale a 3mila euro, con un patrimonio mobiliare inferiore agli 8mila euro; non dovranno possedere autoveicoli immatricolati nei 12 mesi precedenti alla richiesta, con una cilindrata superiore a 1.300 cc. Infine, all’interno del nucleo familiare richiedente dovrà esserci almeno un componente di età inferiore ai 18 anni. “La domanda potrà anche essere inoltrata da famiglie monogenitoriali, sia maschili che femminili. Si stima che nella nostra città – ha poi proseguito l’assessore Abbaticchio – vi sia il 12% di famiglie monogenitoriali maschili, una percentuale destinata ad aumentare”. Dal punto di vista prettamente lavorativo invece, i richiedenti non dovranno rivestire alcuna occupazione lavorativa, così come i componenti in età attiva facenti parte del nucleo familiare. Le domande dovranno essere consegnate presso gli sportelli del Segretariato Sociale, presenti presso l’ufficio immigrazione e presso ogni Circoscrizione del Comune di Bari.

 

Nicole Cascione


Pubblicato il 5 Luglio 2013

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