A Bari è protesta vs ‘green pass’. Ma i ragazzini gridano: “…andate a vaccinarvi!”
Non erano nemmeno un centinaio i baresi contrari a vaccini e certificati verdi che sabato pomeriggio si sono dati appuntamento in piazza del Ferrarese, al lato del muretto che costeggia via Venezia. Parole pesantissime e irripetibili contro tutti, in particolare contro magistratura e governo, ma anche contro una ‘sedicente giornalista’ che magari aveva solo chiesto alla prima signora che ha parlato in cosa consistevano le ragioni della protesta. E giù le solite minacce di querele e contumelie e improperi contro tutti e nessuno, come detto. E come sempre accade in casi come questo, quando chi fa il tribuno dimentica quelle regole di pacatezza e misura che si accompagnano alle libertà richiamate dai presunti ‘Torquemada’ inopportunamente. E forse anche al giovane docente universitario che ha parlato subito dopo l’arrabbiatissima signora (l’unico che secondo un altro col microfono in mano avrebbe avuto il coraggio di esprimersi per iscritto nei confronti del Magnifico Rettore contro il green pass e tutto ciò che ne consegue) ci mancava poco tirasse in ballo i complotti giudaico/massonici. Ecco, anche a questo professore universitario sarebbe stato senza dubbio interessante chiedere che libertà c’è quando si sparla di tutto su cospirazioni e complotti, ma senza alcun contraddittorio. Applausi per tutti, alla fine, da chi anche a Bari è ostile alle vaccinazioni e alle scelte del governo, ma non è esagerato parlare ogni volta di disegni nascosti per il controllo della popolazione? Vabbene la regia occulta dei gruppi farmaceutici, Big Pharma in primis, ma cosa c’entra la rabbia della gente onesta che lavora con le urla di chi se la prendeva l’altro ieri sera con la ‘fogna’ della magistratura davanti ai rappresentanti dello Stato? Il problema è che anche a Bari chi ha parlato al microfono sabato scorso ha tirato in ballo esotiche tesi complottiste, quelle che danno tanta importanza a chi le profferisce e che si sono conquistate una certa fama nell’opposizione ai vaccini per il Covid-19, finendo nel calderone del cosiddetto «negazionismo» di cui ha parlato perfino Papa Francesco -se non andiamo errati – sull’esistenza del virus e sulle manovre che lo avrebbero generato. Parlare del governo, di Draghi e del green pass è giusto, certamente, ma perché non spiegare una volta per tutte cosa c’è dentro i vaccini che iniettano a milioni di italiani col ricatto della sospensione da lavoro e stipendio? Il ministro Orlando ha ragione quando dice che la maggior parte della gente che ancora non s’è vaccinata non l’ha fatto per ragioni ideologiche, ma solo perché non sa da cosa è composta Astrazeneca o Moderna. E allora? Gli argomenti utilizzati contro la vaccinazione anti-Covid, se non i vaccini tout-court, riecheggiano quelli che hanno alimentato l’avversione ai farmaci: dai dubbi sulla efficacia e la validazione «scientifica» dei vaccini alla convinzione che la «verità» sugli effetti negativi venga nascosta o soppressa dall’establishment medico e politico, per arrivare al macro-filone degli interessi economici coltivati sotterraneamente da alcune industrie. In questo caso i sospetti non possono che virare sui cosiddetti Big Pharma, i colossi della farmaceutica, accusati di aver favorito la pandemia per lucrare sulla produzione di vaccini e, in futuro, di altri farmaci a larga diffusione. Ed anche se alla manifestazione dell’assemblea delle libertà di sabato sera a piazza del Ferrarese c’è stato chi ha gridato ‘non siamo cavie’ anche in faccia ai poliziotti e carabinieri che ascoltavano assai poco interessati, più forte di tutto si sono sentiti quei ragazzini che passeggiando su via Venezia in quel momento hanno urlato tutti assieme e a squarciagola: “…ma andate a vaccinarvi!” Che avessero infine, a conti fatti, ragione loro?
Francesco De Martino
Pubblicato il 21 Settembre 2021