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A Bari maggior sicurezza con 140 agenti e 200 telecamere di sorveglianza

Tappa barese del ministro dell’Interno Matteo Piantedosi

Tappa barese del ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, che ieri mattina in Prefettura ha presieduto la riunione del Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica in città. Il titolare del Viminale nel suo intervento ha annunciato un rafforzamento nel capoluogo degli organici di Polizia, Carabinieri, Guardia di Finanza e Vigili del Fuoco che proseguirà negli anni a venire “perché il governo, grazie a una voce specifica in legge di bilancio e con il decreto assunzioni, ritiene una priorità l’incremento delle forze dell’ordine e dei vigili del fuoco”. Con riferimento a Bari, Piantedosi ha aggiunto: “Questa sede, poi, per la sua importanza beneficia anche di aggregazioni contingenti, i reparti di prevenzione crimine, forze che mettiamo a disposizione dei territori in maniera mobile per operazioni speciali, abbiamo le forze dei battaglioni mobili quando ci sono particolari esigenze di ordine pubblico. L’attenzione destinata nei primi quattro mesi dell’anno a Bari è stata quella di aver garantito nei reparti di prevenzione crimine della Polizia di Stato 441 equipaggi per un totale 1.323 unità in più solo a Bari, nei battaglioni mobili sono state impiegate nei quattro mesi 6.420 unità di personale”. Il ministro ha anche precisato che a Bari entro la fine del 2023, dovrebbero arrivare 140 nuovi agenti in più rispetto alle attuali piante organiche, di cui una ottantina di unità in forza alla Polizia di Stato, una quarantina nell’organico dei Carabinieri e venti per la Guardia di Finanza. Invece, per quanto riguarda la situazione di alcune aree cittadine, Piantedosi ha spiegato che “Bari è una città importante e un’area metropolitana di grande importanza, dove ci sono fenomeni che meritano attenzione”. “Abbiamo fatto una analisi molto accurata” – ha sottolineato il ministro, chiarendo che trattasi di “fenomeni complessi, analoghi a quelli delle altre aree metropolitane del Paese”, evidenziando che la zona della stazione sembra essere il luogo dove tendono a verificarsi maggiormente questi fenomeni. Piantedosi ha parlato anche di “piena sintonia con le altre istituzioni e il sindaco” e che “c’è una vocazione del ministero dell’Interno a sostenere gli sforzi che fanno i sindaci per quella parte di concorso nelle funzioni che sono statali, sui temi della sicurezza e che vedono i sindaci schierati sui temi della sicurezza urbana, in termini di sostegno finanziario alle progettualità complementari, come la videosorveglianza”. Sul fenomeno insidioso delle spaccate, il titolare del Dicastero romano di via Nazionale ha affermato che è molto importante evidenziare che i responsabili sono stati tutti assicurati alla giustizia., per poi concludere dicendo che “ciò che non riusciamo a prevenire, riusciamo ad assicurarlo alla giustizia”. A margine della seduta del Comitato per l’ordine e la sicurezza, tenutosi alla presenza del ministro Piantedosi, il Primo cittadino barese, Antonio Decaro, ha specificato: “Abbiamo sottoposto al ministro soprattutto due temi, legati alla criminalità organizzata e all’ordine pubblico”, per poi aggiungere: “La situazione nella città vecchia è preoccupante, lo spaccio di droga è aumentato probabilmente perché, di recente, sono stati scarcerati alcuni esponenti di rilevo della criminalità organizzata. Ma non lasceremo che Bari torni agli anni ’90, la società è cambiata e certe dinamiche non torneranno”. “Quanto alle spaccate – ha continuato Decaro – i responsabili non sono legati alla criminalità organizzata, si tratta di gente che vive ai margini della società e che finisce inevitabilmente per essere assicurata alla giustizia. Sulle baby gang il tema è ampio, in città ci saranno nuovi presidi delle Forze dell’ordine nelle zone più ‘calde’, da piazza Umberto alla stazione, fino a parco Rossani. Ora in città ci sono circa 600 telecamere, entro l’anno ne arriveranno altre 200”. Mentre in riferimento è ad alcune recenti dichiarazioni del viceministro barese alla Giustizia, Francesco Paolo Sisto, che ha chiesto l’utilizzo notturno di agenti della Polizia locale a presidio delle strade cittadine, il sindaco ha replicato evidenziando che “l’ordine pubblico e il contrasto alla criminalità organizzata non sono competenza del sindaco e della Polizia locale. Il Comune mette a disposizione gli agenti su richiesta del questore, ma la realtà non è come nei film americani. Io non sono il sindaco di New York ed il comandante della Polizia locale non è Serpico”. In fine, il Primo cittadino barese ha reso noto che da Presidente dell’Anci è a conoscenza che molti sindaci chiedono un cambiamento sull’ordinamento della Polizia locale, motivo per cui – ha annunciato Decaro – “siamo a lavoro per una riforma a livello nazionale”. Per poi concludere rilevando che “chi ha un ruolo istituzionale deve rispettarlo, e compito delle istituzioni è fare squadra e lavorare insieme”.

Giuseppe Palella


Pubblicato il 20 Maggio 2023

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