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“A Bari per giocarcela a viso aperto, contro una delle migliori del campionato”

Dopo le prime quattro giornate, la Virtus Francavilla non aveva ancora centrato la prima vittoria e non era ancora tornata a giocare nel proprio stadio “Giovanni Paolo II”, ristrutturato e messo a nuovo, in occasione proprio della sfida contro i Galletti. Poi la sfida di andata, la quinta giornata di campionato, che ci ha visti opposti alla squadra brindisina sappiamo tutti come è finita, con una squadra la Virtus Francavilla che nel primo tempo ha rintuzzato gli attacchi sterili dei biancorossi e che nella ripresa, dopo essere passata in vantaggio ha legittimato la vittoria sfiorando un passivo che sarebbe potuto ben più pesante per i biancorossi. Una sconfitta che costò l’esonero del tecnico Giovanni Cornacchini, giunto in tarda serata. Mente la squadra allenata da Bruno Trocini, di lì in poi ha acquisito coraggio e tra casa e gare in trasferta ha realizzato di risultati utili altre sette vittorie (compresa quella con il Bari) e sei pareggi, ben 27 punti dei trenta conquistati sin qui. Nelle ultime quattro giornate hanno spazzato via la Paganese domenica e la Reggina capolista, al ‘Granillo’ per 1-2 ed ottenuto anche due pareggi importanti. Noi, grazie alla disponibilità dell’Ufficio Stampa della Virtus Francavilla, abbiamo intervistato il direttore sportivo, Mariano Fernandez, scopritore di Giovanni Di Lorenzo del Napoli ma anche molto amico del suo connazionale e centravanti della Juventus, Gonzalo Higuain. Con il direttore abbiamo fatto una lunga chiacchierata non solo sulla prossima partita che ci vedrà opposti, ma parlando anche di calciomercato, su Folorunsho che ha avuto sino alla scorsa stagione e su tanto altro.

Direttore, rispetto alla gara di andata i biancorossi hanno cambiato gestione tecnica, e coincidenza o meno, sono imbattuti proprio dal 22 settembre scorso, quando a Francavilla persero uno a zero contro di voi. Che tipo di gara dobbiamo aspettarci e se verrete al ‘San Nicola’ con un atteggiamento aggressivo, sin dal primo minuto?

“Si, in effetti ricordo all’andata fu una gara molta combattuta e tirata, una vittoria comunque che ritengo meritata e sudata sul campo, dedicata tutta i nostri tifosi ed al nostro presidente che compie tanti sacrifici per il club. La squadra, da allora, posso dire che è cresciuta tantissimo dal punto di vista del gioco, ma non si è mai snaturata perché affrontiamo una squadra più blasonata o meno. Giochiamo tutte le gare a viso aperto e lo faremo anche a Bari! Ci abbiamo provato a farlo anche contro la Reggina, avendo la meglio nella ripresa portando a casa tre punti preziosi. Lo stesso faremo a Bari. Ci crediamo e dobbiamo farlo sempre; vietato abbassare la guardia contro una squadra che ha trovato la sua quadratura ed identità con mister Vivarini, il quale forse a mio modesto avviso, è anche la più forte del girone”.  

La squadra di mister Bruno Trocini gioca con un 3-5-2 con i due quinti, Sparandeo e Albertini molto offensivi e devastanti. Il Bari dal canto suo, a Reggio è andato in difficoltà spesse volte sulle fasce, a causa di Sounas e Rolando davvero imprendibili. Punterete, molto, anche voi alla sovrapposizione e verticalizzazioni, per affondare il colpo vincente?

Ogni gara ha la sua storia e quella di Reggio, ovviamente, era una partita dove entrambi le squadre non volevano perdere ed hanno fatto a sportellate per lo più a centrocampo, ma alla fine il pari penso sia stato il risultato più giusto. Quanto alla tattica con la quale giocheremo quella spetta esclusivamente al tecnico, vi posso dire però che non usiamo solo il 3-5-2, ma abbiamo adoperato anche altri moduli dal primo minuto o a gara in corso. Abbiamo un gruppo determinato e voglioso che segue il tecnico alla lettera. Di sicuro non siamo una squadra che mette il pullman da centrocampo, ma ci piace giocare la palla e fare possesso. Ovvio che contro il Bari non sarà semplice, ma sono sicuro che uscirà una bella gara e sarà un’emozione per tutti venire al San Nicola. 

Il Bari e la Virtus Francavilla, ad oggi, sono le uniche due squadre ad aver fermato la capolista Reggina al ‘Granillo’, oltre ad essere voi l’unica ad aver fermato i Galletti in trasferta. Invece, contro Ternana e Monopoli avete perso con due risultati sulla carta, netti. Quale squadra, del gruppo di testa, vi ha impressionato maggiormente?

“Partiamo dal Bari: quello sfidato all’andata sicuramente era un’altra squadra, mentre domenica sarà un’altra storia, contro una squadra ben organizzata e rafforzatasi ulteriormente con il calciomercato, da parte nostra però vi garantisco che verremo a giocarcela senza alcun timore reverenziale. Con la Reggina già all’andata meritavamo di vincere ma poi pareggiarono, a ritorno, due giornate fa siamo riusciti ad avere la meglio nella ripresa, in una partita combattuta dove alla fine ha vinto chi ci ha creduto maggiormente. Sulla Ternana posso dire che hanno finalizzatori e sono spietati, la partita si è conclusa con un risultato netto per loro, ma penso sia bugiardo di quello che abbiamo espresso in campo. Mentre contro il Monopoli, ci è girato tutto storto e non abbiamo sicuramente disputato la migliore partita, ma dagli errori bisogna trarre una lezione per non ricaderci”.

La classifica per rendimento in gare esterne vi proietta al settimo posto con quattordici punti, mentre in casa siete quattordicesimi, nonostante avete realizzato sedici punti, due di più. Come si spiega questo fenomeno, è soltanto una casualità e quanto fa fede questo dato che si evince, guardando le statistiche.

“La nostra classifica evidenzia alcuni dati che fanno riflettere: abbiamo realizzato lo stesso numero di vittorie e di altrettante sconfitte, lo stesso numero di reti realizzate in casa ed in trasferta ed altri dati che fanno capire che c’è molto equilibrio. Aggiungo che in una trasferta siamo stati capaci anche di realizzare sei gol, a fronte di un gioco molto offensivo che vuole fare sempre un gol più dell’avversaria. Non credo alla casualità, siamo lì ad un punto da qualcosa di importante, ma il campionato è lungo. Tuttavia, i numeri contano fino a un certo punto perché i conti e bilanci si fanno a fine stagione, per come la vedo io, anche da giocatore la pensavo così. Di sicuro, forse in trasferta siamo un po’ più sciolti, ma ripeto è relativo. La squadra anzi, penso abbia raccolto anche meno di quanto ha fatto, a volte a causa di nostri errori, altre volte perché penalizzati da decisioni arbitrali discutibili. In ogni caso non cerchiamo alibi sia chiaro, siamo una quadra molto giovane e che vuole migliorarsi e mantenere certi standard. Sappiamo che possiamo fare meglio e ci proveremo fino alla fine, a migliorarci! “

Le chiedo una battuta, direttore, su Michael Folorunsho che conosci bene per averlo avuto a Francavilla. Il ragazzo ha collezionato poche presenze e non è mai stato incisivo, nonostante la società punti su di lui e si parla di un gran bene della scorsa stagione e del suo passato. Come se lo spiega questo cambiamento e se vuole lanciare un messaggio per Folorunsho?

“Intanto mi fa immenso piacere poterlo salutare nuovamente domenica. E’ un ragazzo molto bravo, disponibile ed educato. Nello specifico non posso conoscere le dinamiche perché sta giocando poco, però sappiamo tutti che ha patito un infortunio grave al ginocchio e per uno con quella stazza e fisicità è più difficile riprendersi. Però, posso affermare che è un giocatore di ampia prospettiva, se ha creduto in lui la Lazio in passato e la società attuale, sono sicuro che dimostrerà il suo valore, ne sono convinto. Forza Michael!”

Il vostro calciomercato. Venerdì chiude i ‘battenti’ per tutti il calciomercato, un mese in cui spesso le teste dei giocatori, in generale, inevitabilmente sono altrove. Dobbiamo aspettarci qualche altro ‘colpo’ che potrebbe scendere in campo già domenica al San Nicola?

“Abbiamo preso giocatori di categoria, da Antonino Gallo, difensore che poco più di quindici giorni fa era in panchina a Lecce-Inter, è un classe 2000 con un bel curriculum e tanta grinta. A centrocampo è arrivato Manuele Castorani, con noi già da quattro partite ed infine Joseph Ekuban, una punta centrale ghanese, un classe 2000, con grande forza e dinamicità rappresenta un altro profilo idoneo per il nostro tecnico e le sue idee di gioco. In più sono arrivati anche altri tre giocatori di grande prospettiva. A centrocampo annoveriamo comunque bei giocatori, da Risolo (ex Catanzaro, ndr), autore di uno dei due gol contro la Reggina e potrei continuare la lista. Inoltre, stiamo cercando di recuperare in vista di domenica Alain Baclet e Francesco Pambianchi, due ragazzi di esperienza che fanno la differenza”..

Chiudiamo questa chiacchierata con un pensiero sul grande campione Kobe Bryant, venuto a mancare tragicamente domenica, insieme alla sua amata figlia ed altri passeggeri a bordo dell’elicottero. Il tuo pensiero, da sudamericano, su una stella della Nba che sino a 13 anni ha vissuto insieme a suo padre in Italia, deliziandoci già del suo talento, passando da Rieti, Reggio Calabria, Pistoia e Reggio Emilia.

“Quando apprendi certe notizie ti lasciano senza parola. Oltre a lui, la figlia che amava alla follia, ed altre vittime. Ti rendi conto di quanto sia precaria la vita. Kobe è stato un campione a cui si sono ispirati tanti atleti professionisti ed atleti. Avevo visto il suo cortometraggio, intitolato ‘Dear Basketball’ e mi aveva emozionato la sua lettera di addio al basket. Provo grande dispiacere per lui, i suoi cari e le altre vittime”.       

A tale profonda tristezza va ad aggiungersi una mancata di stile da parte della Lega Calcio perché durante la partita di Coppa Italia, andata in scena martedì sera tra Milan e Torino, l’arbitro non ha consentito ai giocatori delle rispettive squadre di ossequiare la memoria di Kobe Bryant, noto per la sua fede rossonera ma prima tutto un grandissimo sportivo. Una perdita di stile. Tuttavia, si ringrazia l’Ufficio Stampa della Virtus Francavilla ed in particolare il direttore sportivo, Mariano Fernandez.

Marco Iusco


Pubblicato il 30 Gennaio 2020

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