Cultura e Spettacoli

A Bosco Cerasa il tartufo di Biccari

Estesa per più di 600 ha, l’area naturalistica ‘Lago Pescara – Monte Cornacchia - Bosco Cerasa’ è stata di recente riconosciuta come Sito di Interesse Comunitario

Nel territorio di Biccari si allarga la ben attrezzata Area Naturalista ‘ Lago Pescara –Monte Cornacchia – Bosco Cerasa’. Estesa per più di seicento ettari, tale area – di recente riconosciuta come Sito di Interesse Comunitario – è nota come quella dei record regionali : La cima maggiore (quota 1151), il lago più elevato (902 m. s.l.m.) e il bosco col maggior numero di specie esotiche. Dalla cima del Cornacchia, facilmente raggiungibile seguendo una strada carreggiabile, il panorama è mozzafiato : nelle giornate limpide si possono scorgere il Gargano, il Tavoliere, l’Irpinia, il Matese e la Maiella ; lungo le falde settentrionali della montagna sgorgano le sorgenti del torrente Vulgano. Venendo al Pescara, parliamo di un bacino lacustre naturale esteso circa quattro ettari e profondo al massimo sei. Ad alimentare il Pescara sono sorgenti sottolacustri e ruscelli che si formano a seguito delle precipitazioni e allo scioglimento dei ghiacci. Oltre che il più elevato, il Pescara è pure il più grande lago naturale d’acqua dolce della nostra regione (i giganteschi Locone e Occhito altro non sono che invasi, mentre l’acqua del Lesina e del Varano è salmastra). Particolarmente ricca si presenta la vegetazione igrofila, che in primavera produce affioramenti vegetali capaci di coprire due terzi dello specchio d’acqua. Quanto al Cerasa, la cui estensione raggiunge i 94 ettari, nel piano di rimboschimento che lo ha riguardato hanno trovato accoglienza numerose specie arboree estranee al nostro habitat, come il pino nero, l’abete greco e il cedro atlantico. L’integrazione, pensata per rinforzare attraverso la biodiversità la resistenza del manto boschivo alle malattie vegetali, sta dando risultati eccellenti ; è facile trovarvi orchidee come l’Orchis purpurea e colonie di un rarissimo Giglio selvatico che si distingue per la vistosa fioritura arancione. Nel  sottosuolo del Cerasa, poi, è facile rinvenire ricco il ‘Tuber aestivum’, detto comunemente ‘scorzone’, una discreta varietà di tartufo che matura da giugno a novembre,  di forma tondeggiante e del diametro massimo di 10-12 cm., che trova collocazione sul mercato quando vi è scarsità di tartufi pregiati. Ultima ricchezza di quest’area naturalistica è l’origano che fiorisce su monte Sidone. Questa vetta, che si leva a poca distanza da Biccari, rientra con i suoi 1062 metri tra le più alte cime  dei Monti Dauni. Lassù, per la particolare composizione del terreno, nonché per l’esposizione ai venti e al sole, quest’erba aromatica raggiunge un aroma che non ha eguali. Soprattutto la varietà ‘rosa’ è molto ricercata dai cultori dell’acqua-sale, un piatto ‘povero’ della cucina del meridione, molto apprezzato per la sua praticità dai pescatori, i pastori e i contadini di una volta, consistente in pane biscottato bagnato e condito con sale, olio, pomodoro e origano, appunto.

Italo Interesse


Pubblicato il 3 Ottobre 2023

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