A Catanzaro serve un cambio di rotta per restare in scia dei playoff
Numeri da incubo: il reparto avanzato ha segnato 15 gol, gli stessi del capocannoniere Iemmello dei calabresi
Il Bari targato Moreno Longo costruito dai direttori sportivi Magalini e DI Cesare (suo vice) affronterà domenica prossima il Catanzaro quinta forza del campionato e che vanta il capocannoniere con 15 reti, le stesse messe a referto dal reparto avanzato biancorosso ma soprattutto con il morale sotto i tacchi dopo la batosta inaspettata di Carrara. Probabilmente la mancanza di rinforzi adeguati a gennaio nel reparto d’attacco, il solo Bonfanti non sta facendo assolutamente la differenza, l’aver lasciato gli stessi uomini in difesa vendendo Matino (seppur non avesse collezionato un minuto) e aver ingaggiato il solo Maggiore non ha sortito l’effetto sperato. Ne tanto meno alibi “Stiamo migliorando” a sette giornate dal termine lasciano il tempo che trovano. La verità è che, se domenica il Bari perdesse a Catanzaro, contro una squadra più attrezzata e da mettere anche in preventivo, certificherebbe una crisi che comprometterebbe seriamente la lotta playoff visto che già oggi il Cesena di Mignani ha due punti in più rispetto alla squadra di Longo e il Palermo, l’avversaria del posticipo della prossima settimana, l’11 aprile, non è assolutamente inferiore al Catanzaro.
I NUMERI DELLA CRISI – Il Bari attraversa uno dei suoi peggiori periodi da inizio campionato, con l’attacco mai decollato. I numeri parlano chiaro d’altronde: 15 gol all’attivo su 33 partite totali e soli 7 assist, una media da 1,06 gol a gara. LA squadra ha raccolto poi 40 punti globali in 31 partite sinora disputate per una media di 1,29 punti, e da inizio 2025 (questo dato preoccupa maggiormente9 ha totalizzato soltanto 13 punti su altrettante gare. Con tale rendimento la proiezione finale del Bari sarebbe a quota 46 punti, forse uno o due di più ma un punteggio che la vedrebbe proiettata nella parte destra della classifica poco sopra la zona playout, salva per il secondo anno consecutivo ma con un chiaro fallimento dell’obiettivo sbandierato dal presidente Luigi De Laurentiis a luglio scorso e ribadito dal tecnico Longo, venerdì scorso a 2 giorni dalla sfida poi persa contro la Carrarese.
POLVERI BAGNATE – L’attacco in tutto ciò non sta aiutando in nessun modo e non sta dando i frutti sperati. Facendo una panoramica generale. Novakovich ha siglato 3 gol e 2 assist in 29 partite. Nicola Bellomo, sempre tra i pi attivi ma inserito nella batteria d’attacco da Longo ha segnato un solo gol in 15 presenze, lo stesso Bonfanti una rete in 9 presenze con l’aggravante che sta giocando titolare da quando è arrivato. Il miglior cannoniere dei galletti è Lasagna lanciato a quota 5 reti e 1 assist in 27 partite, il suo lavoro in fase di ripiegamento è prezioso ma anche lui è in questo momento della stagione stanco e poco incisivo negli ultimi metri. L’uruguaiano Falletti è la grande delusione, è arrivato quest’estate come l’uomo copertina adesso è l’ultima pagina dell’attacco: inconcludente e a tratti irritante perché non punge e non porta alcun tipo di aiuto, si pera disperatamente in un colpo di orgoglio rispetto ad un gol realizzato e 3 assist in 27 partite. Favilli, l’unico centravanti puro non gioca da un po’ ed ha segnato 3 gol in 16 presenze e un assist, mentre Pereiro poco giudicabile ha segnato un solo gol, e domenica scorsa che è stato chiamato in causa qual cosina di buona l’aveva anche prodotta ma è finito anche sul banco degli imputati per aver perso quella palla che è valsa il contropiede dei toscani che hanno finalizzato il momentaneo pari con Torregrossa. Dunque, un impatto talmente negativo sta risentendo sull’intera squadra che pur avendo un potenziale superiore si ritrova a navigare a vista e con tante incertezze oltre ad una tifoseria in contestazione e che si è indispettita ulteriormente dalle dichiarazioni post-gara di Longo sui fischi “da oltre un mese”, un’uscita purtroppo che in questo dato momento sarebbe stata preferibile evitare perché è in primis la squadra che deve fare qualcosa di più e trasformare il malcontento in applausi di chi paga il biglietto e si sobbarca i chilometri. In caso di mancato risultato positivo a Catanzaro, quella di venerdì prossimo al San Nicola contro il Palermo diverrebbe l’ultima spiaggia per restare agganciati al treno playoff, dopodiché sarebbe preferibile dichiarare apertamente il fallimento dell’obiettivo stagionale e mettere le basi per la prossima stagione. Il rischio di ritrovarsi di qui alla fine a lottare per evitare i playout ed essere scavalcati da squadra più motivate come Modena, Carrarese, Frosinone e Brescia, leggermente attardare rispetto ai baresi, è altissimo. Ai posteri l’ardua sentenza ma soprattutto smentire sul rettangolo verde i numeri sopra elencati. (Ph. Tess Lapedota).
T. Lapedota
Pubblicato il 2 Aprile 2025