A Francavilla per vincere senza fronzoli, Cornacchini non può più sbagliare
In sei giorni il Bari può ribaltare l’inizio al di sotto delle aspettative oppure sarà rivoluzione, a partire dal cambio in panchina. Cornacchini, sa bene che la sua panchina scricchiola, ma lui sembra comunque ed è sacrosanto che sia così resta fiducioso di aver lo spogliatoio in pugno e che la squadra sta rispondendo. Di sicuro al tecnico va dato atto, della risposta coraggiosa ad un buon primo tempo di marca calabrese ed oltre al pari fortunoso agguantato dal Bari, i biancorossi sono riusciti nel far giocare male la Reggina che nelle prime tre giornate aveva impressionato positivamente. Merito delle individualità? Non soltanto, perché quando nella ripresa con gli innesti di giocatori più tecnici ma anche di gamba, i pugliesi hanno mostrato di poter osare di più, anche senza mai incidere negli ultimi metri e mettere nelle condizioni ideali il cecchino Antenucci, che insieme ad Awua, a differenza degli altri attaccanti non resta fermo ed è tornato ad aiutare specie a centrocampo. Un Bari che dovrà giocare in quel di Francavilla senza fronzoli contro una squadra, quella brindisina, alla ricerca ancora della prima vittoria e che ha raccolto molto meno sin qui dei punti che vanta in classifica conseguiti nelle quattro giornate di campionato.Il Bari che domenica dovrà provare a sbancare il campo sintetico della Virtus Francavilla non dovrà cercare alibi di alcun tipo, dovrà isolarsi dalle critiche e pressioni della piazza e rispondere vincendo. Non serve annientare o annichilire l’avversaria, perché alla fine non è assolutamente detto che vincerà il campionato la squadra che attua il calcio champagne, piuttosto occorre che costruisca le occasioni propizie per portarsi in vantaggio ed archiviare la partita che non è assolutamente scontata. LA Virtus Francavilla da quattro anni nel campionato professionistico da quasi subito ha sempre centrato i playoff e giocato sempre, senza alcun timore reverenziale, a prescindere se giocasse contro Catanzaro e Reggina, peraltro affrontate nelle prime 4 partite ed adesso che toccherà al Bari. A loro mancherà l’ex Bovo per squalifica, ma non ci sarà neanche Baclet, tuttavia, gli avversari ci terranno a non sfigurare dinnanzi al proprio pubblico per una sfida che nella storia non era mai avvenuta, nonostante tanti ex da ambi i fronti, ed il grande assente per il Bari sarà Michael Folorunsho, uno che a Francavilla si è fatto sentire ed ha vissuto due stagioni intense realizzando ben sette gol regalando fisicità e qualità alla squadra brindisina. Adesso, che mister Cornacchini sta ripiegando su un altro modulo rispetto a quello sul quale ha lavorato per tutta l’estate, l’ex centrocampista della Virtus Francavilla sarebbe calzato a pennello. Al bari serve sì equilibrio, ma non deve tramutarsi in staticità, o far non giocare gli avversari, i biancorossi devono provare ad avere il pallino del gioco o per lo meno, anche essendo brutti da vedere, ad essere pragmatici come invece lo erano, con i dovuti distinguo e differenze abissali tecniche, nello scorso campionato quando riuscivano a vincere in casa ed in trasferta. Invece., la sensazione in questa stagione, sino a che non si troverà la chiave giusta, che questa squadra giochi meglio o sia più cinica in trasferta mentre in casa avverta troppa pressione o soffra di quel braccino corto del tennista come si dice in gergo. E’ tempo di far suonare la sveglia, perché nei prossimi sei sette giorni massimo la squadra barese dovrà affrontare rispettivamente, Virtus Francavilla, Monopoli mercoledì sera in casa e poi Picerno in trasferta alle 20.45 di domenica sera. I numeri a volte sono solo indicativi, ma la maggior parte delle volte spiegano esattamente il calcio, uno sport fantastico caratterizzato pur sempre dalla sua imprevedibilità perché i valori sulla carta si possono ribaltare, con il cuore e la determinazione.
Marco Iusco
Pubblicato il 20 Settembre 2019