Cultura e Spettacoli

A notte le storie sepolte

Con un guizzo rabbioso – il loro ultimo album, ‘Attraverso’ –  i CFF e il Nomade Venerabile s’infransero contro il muro dell’Impossibile ; è frustrante l’improduttività della denuncia esplicita. Indomiti, i superstiti (Vanni Laguardia, Annamaria Stasi e Anna Surico) si sono rialzati con l’idea di raccontare ancora lo stesso magone, questa volta col ritorno a sonorità più raccolte. Ribattezzati più semplicemente CFF e dopo avere fatto le prove generali con un ep – ‘Al cuore’ – , Laguardia, Stasi e Surico si rilanciano con ‘Canti notturni’, un’incisione edita due settimane fa da Maxsound Records. Nove canzoni che portano in maggiore evidenza il ruolo vocale (la solita ispirata Annamaria Stasi) a vantaggio di un’espressione intima del languore di esistere. ‘Un paese innocente’, il brano d’apertura, prende già alle prime note, subito mettendo in chiaro la cifra struggente del disco. Cifra confermata dal successivo e lacerato ‘Quando viene marzo’, che si avvale anche di una ritmica efficace. Sulla stessa cifra emotiva si pone il nostalgico ‘Stelle nere’, prima che il carezzevole ‘Forse’ lasci intravvedere squarci di azzurro (il brano è dedicato a Livia Mezzapesa, giornalista tarantina sempre in prima fila durante i più aspri scontri sociali e prematuramente scomparsa). L’odore della speranza sembra allora risvegliare il fuoco che dorme sotto la cenere e la rabbia monta in un rigurgito tagliente (‘In assenza di gravità’), che trova eco in ‘Come fiori’ dove si racconta l’epopea di Johann Trollman detto Rukelie, il pungile sintie che nel campo di sterminio pagò l’ardire d’avere umiliato sul ring pugili ariani ; qui l’ansia della denuncia leva qualcosa alla musica, lasciandole solo momenti di trascinante epica post-psichedelica. Il rigurgito di fiamma prosegue con ‘Un solo minuto di vita’, affilato remix del brano d’apertura, prima di spegnersi nel colore dolente di ‘Canto notturno’. Col drammatico ‘Il mio inverno’, bonus track tratto dal precedente ‘Al cuore’, si chiude un disco di buona fattura e di difficile assegnazione, andandogli stretto sia il genere elettroacustico che il rock d’autore. Si fa prima a parlare di musica dei CFF, che a questo punto della loro maturità artistica possono anche fare scuola. – Musiche : CFF, arrangiamenti : Max Carola, testi : Vanni La Guardia (tracce 2,4,6) e Anna Surico (trace 1,5,8). Anna Maria Stasi (voce, tastiera, percussioni, scenografie), Anna Surico (chitarre, pedali, sequenze), Vanni La Guardia (basso, percussioni, cori). Collaborazioni musicali : Francesco ‘De Veggent’ Fiorente, Salvatore Piccione, Mimo Frioli, Gualberto Giandomenico, Nicola Liuzzi.

Italo Interesse


Pubblicato il 27 Ottobre 2015

Articoli Correlati

Pulsante per tornare all'inizio