Cronaca

A Palese anche uno spartitraffico diventa di competenza politica

Nella comunità del V Municipio di decentramento amministrativo di Bari, ovvero quello che comprende le ex frazioni a nord del capoluogo, anche un semplice spartitraffico può diventare una problematica da segnalare su Facebook e sui cui discutere “a ruota libera”, piuttosto che di temi fondamentali per detto territorio e che sono l’origine vera dei diversi problemi di cui molti cittadini spesso si lamentano sui social, al fine di dichiarare il proprio malcontento per i disservizi, il degrado e lo stato di abbandono che a Palese e Santo Spirito sono ormai – come talvolta gli stessi riconoscono pubblicamente anche sui social – “parte integrante e sostanziale dell’habitat urbano”. Ed è sulle problematiche spicciole che la classe politica locale tenta di mostrare il proprio impegno, mettendosi in evidenza con segnalazioni che sono più da semplici cittadini che da pubblici amministratori. Infatti, per problematiche impegnative ed un po’ più complesse di uno spartitraffico, realizzato senza qualche preventivo  accorgimento, o della sostituzione di qualche panchina rotta e lampione spento, quali sono – ad esempio  – le emissioni nocive incontrollate che si riversano sull’abitato dalle svariate decine di aerei in decollo od atterraggio all’aeroporto “Karol Woytila” di Palese, o le conseguenze negative determinate dallo stravolgimento alla viabilità del lungomare ed interna di Santo Spirito, il silenzio di chi nelle sedi istituzionali dovrebbe farsi paladino del cosiddetto “bene comune” è assordante. Per non parlare poi mutismo che a Palese e Santo Spirito vige da parte della classe politica locale (rappresentanti comunali e municipali) sulla “madre” di tutte le problematiche, che è l’effettiva irrilevanza del Municipio di decentramento ai fini gestionali del territorio e, conseguentemente, alla mancanza di autodeterminazione amministrativa per una comunità che conta ormai oltre 30mila abitanti e che, se fosse Comune a se, sarebbe l’ottava realtà comunale della “Città metropolitana” barese.  Ma i politici di Palese e Santo Spirito, preferendo l’apparire all’impegno concreto su questioni decisivi per il territorio, ecco che non appena compare sui social una lamentela per qualche problematica spicciola, la cui risoluzione in un’Amministrazione realmente efficiente dovrebbe essere un fatto meramente “tecnico”, a Palese e Santo Spirito invece diventa paradossalmente “politico”. Ed in tal modo anche uno spartitraffico di circa quaranta metri, recentemente realizzato a Palese in corrispondenza di una nuova stazione di servizio carburanti a via Nazionale ed a ridosso di un incrocio, può diventare oggetto di polemica e, quindi, di protesta e susseguenti chiarimenti politici su Facebook. Ma vediamo il fatto specifico. La scorsa settimana su qualche pagina locale di Fecebook, a seguito della comparsa di uno spartitraffico sul tratto di via Nazionale prospicente la nuova stazione carburanti, alcuni automobilisti hanno lamentato difficoltà di manovra in entrata ed uscita dalla citata area di servizio. Una problematica, questa, che dovrebbe interessare soprattutto gli organi di Polizia Locale, visto che questi ultimi hanno le competenze tecniche per intervenire al riguardo ed il Comune, tra l’altro è l’istituzione che ha preteso l’opera per autorizzare in quel luogo la stazione carburanti Ed invece no. A Palese ad occuparsi di quella che apparentemente sarebbe un’anomalia stradale sono stati i politici. Ovvero il presidente del locale Municipio, Vincenzo Brandi, ed il consigliere comunale di opposizione Michele Picaro di fratelli d’Italia. Quest’ultimo con un’interrogazione urgente, ritenendo pericoloso detto spartitraffico, ha addirittura richiesto la rimozione immediata. “Ma con quale competenza?” si è chiesto qualche cittadino di buon senso (e, forse, anche con qualche cognizione tecnica in materia!), dopo aver appreso dell’iniziativa. Il presidente del Municipio, invece, si è preoccupato di assicurare che il Comune non aveva speso nulla per l’opera a chi sul social ha accusato l’Amministrazione di spreco per quel cordolo, che – secondo le lamentele – crea problemi al traffico rispetto alla situazione preesistente. Peccato, però, che nessuno di questi rappresentanti politici intervenuti sulla vicenda, anziché intervenire su Facebook e forse in maniera anche sproposita, non sia invece rivolto prima agli Uffici comunali competenti per chiedere il perché di quello spartitraffico e come mai il principale inconveniente lamentato dai cittadini, ossia una carreggiata troppo stretta in direzione sud, non fosse stato rilevato sia in sede di progetto che di autorizzazione all’apertura dell’area di servizio. Però, è ormai noto che nella realtà del V Municipio barese c’è molta confusione non solo tra i cittadini che intervengo sui socia a lamentarsi, ma anche tra i politici che talvolta non hanno bene a mente quali sono le proprie reali competenze e, soprattutto, qual è il loro effettivo ruolo di rappresentanza politica.

 

Giuseppe Palella


Pubblicato il 13 Ottobre 2021

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