A Palese la Multiservizi si è dimenticata degli alvaretti della zona 167
Per le due ex frazioni a nord di Bari le disparità di trattamento con altre zone della città sono innumerevoli
Alberelli che spuntano dagli alvaretti dei marciapiedi e circondati da erbacce spontanee rigogliosissime che nascondo non solo il tronco, ma in taluni casi addirittura la chioma, poiché l’erba che li circonda è più alta del fusto. Alberi piantati qualche anno fa, però poi lasciati senza alcuna manutenzione e quindi abbandonati, visto che non sono stati neppure rimossi i paletti in legno di sostegno, che sono stati inseriti all’interno dell’alvaretto insieme all’alberello, quando è stato piantato. E’ questo lo “spettacolo” che si presenta agli occhi di chi transita in via Leonardo Del Turco, o nello spiazzo antistante il plesso scolastico “Marco Polo” della zona 167 di Palese. Ovvero in una zona urbana della ex frazione, quotidianamente è interessata sia dal passaggio sul marciapiede di pedoni occasionali che da residenti in transito, per recarsi in uno dei tanti complessi immobiliari ivi presenti, oltre che da genitori ed alunni che si recano ai due plessi scolastici lì ubicati. Ed a nulla sono finora servite le proteste e le lamentele di tanti cittadini locali che da tempo hanno segnalato, anche attraverso i social, ai rappresentanti municipali e comunali del posto l’indecoroso “spettacolo” di abbandono e degrado in cui versa l’arredo verde urbano in questa zona di Palese, ma anche in altre vie dell’intero V Municipio di decentramento barese. Infatti qualcuno, commentando su Facebook la foto degli alberelli stradali immersi nelle erbacce, ha scritto. “…e niente da fare, secondo chi ci amministra è normale che in questo territorio si debba vivere così!” In realtà, secondo quanto riferito da uno dei cittadini che ha segnalato al Comune la situazione innanzi descritta, ad occuparsi della rimozione delle erbacce presenti all’interno degli alvaretti ed alla manutenzione degli alberi è la Multiservizi, ossia la partecipata comunale che a Bari gestisce “in house” diversi servizi, compreso quello di manutenzione del verde pubblico urbano. Un servizio, quest’ultimo, che però nel Municipio periferico barese di Palese e Santo Spirito evidentemente lascia molto desiderare, considerato lo stato di abbandono in cui versa il verde pubblico locale a meno di un mese dall’inizio dell’estate. Infatti, è sempre lo stesso cittadino locale ha rilevare che nelle zone centrali della città la Multiservizi ha provveduto per tempo alla manutenzione del verde cittadino e, in particolare, degli alvaretti stradali. Mentre a Palese e Santo Spirito siamo a fine maggio e la pulizia di questi non è ancora iniziata. E poco importa, evidentemente, se l’erba alta che sta intorno agli alberi delle strade urbane di Palese e Santo Spirito in alcuni casi è già secca, perché – ha ironizzato, in un altro post su Facebook, lo stesso cittadino che si è lamentato delle condizioni in cui versa detto territorio – “… mamme non disperate!! Tra un mese terminano sia l’asilo che la scuola, e quindi il problema non vi toccherà più!”. “Inoltre, – si legge ancora nello stesso post – a giugno (ndr – le erbacce) cominceranno a seccare… e a luglio basterà un cerino per risolvere il problema!” Quindi, ha ironicamente concluso il solerte utente di Facebook (e, forse, anche rassegnato al degrado!) scrivendo: “… per la nostra salute e per il decoro del nostro territorio non contano niente gli amministratori, ma decide la Multiservizi, che interviene quando vuole”. Ed è paradossale che, a Palese, proprio in uno dei complessi residenziali di via Del Turco abita un componente palesino (ndr – Massimo Maiorano) del cda della partecipata comunale a cui è affidata la manutenzione del verde e che stranamente non si sia ancora accorto dei cespuglietti di erbacce da rimuovere, che fanno da contorno agli alberi stradali esistenti proprio sotto casa sua. Ma nel V Municipio barese, forse, non è solo il locale amministratore della Multiservizi a non essersi ancora accorto del degrado urbano e dell’abbandono in cui versa il territorio urbano delle due ex frazioni baresi, che prima del 1928 appartenevano rispettivamente a Modugno e Bitonto. Infatti, – rilevano molti cittadini locali – a non accorgersi dei tanti disservizi comunali e delle tantissime situazioni di abbandono in cui versano le realtà di Palese e Santo Spirito sono anche gli amministratori del locale “Municipio 5”, che pur si riuniscono quotidianamente, per sedute di commissioni o consiglio, ma che in realtà produco evidentemente assai poco, o nulla, per il bene collettivo. Un analogo rilievo da parte di tanti palesini e santospiritesi riguarda anche i locali rappresentati comunali (ndr – Michelangelo Cavone del Pd e Michele Picaro di Fdi), che in quasi dieci anni di presenza a Bari, nell’aula “Dalfino”, probabilmente non si sono ancora accorti delle evidenti disparità di trattamento che il Comune di Bari e le sue partecipate per i servizi (Amtab, Amiu e Multiservizi) riservano a residenti di Palese e Santo Spirito rispetto a quelli del centro cittadino, o di altre (e forse più considerate!) aree urbane del capoluogo. Ed intanto che i politici locali nicchiano su quella che è ormai la reale e più importante esigenza di una comunità di oltre 30mila abitanti, qual è per l’appunto l’Autonomia comunale di Palese e Santo Spirito, come suole dirsi “campa cavallo …che qui l’erba cresce!”. Tanto indennità e gettoni, da Bari, ai politici di Palese e Santo Spirito corrono comunque a “go-go”, mentre con una propria autonomia comunale è vero che – come hanno esclamato sempre in un post su Facebook – “potremo addirittura decidere… di eliminare lo schifo dagli alvaretti dei marciapiedi quando lo riteniamo più opportuno!”, però – come è noto – gli indennizzi dei politici locali sarebbero di gran lunga ridotti. Altro che…bene comune!
Giuseppe Palella
Pubblicato il 25 Maggio 2023