Cronaca

A Poggiofranco un polisportivo a Palese no

Essere trattati da parenti poveri da parte del Comune di Bari è ormai una certezza inconfutabile per i Palesini e tali e tanti sono gli esempi che non è difficile dimostrarlo. Oggi, stante le lamentele di parecchi cittadini dell’ex-perla di Bari(Palese) esamineremo la questione del lascito Garofalo sotto diversi aspetti e non limitata alla sola questione della imminente ,così pare, riqualificazione della zona antistante la stazione ferroviaria di Palese. L’occasione è fornita dalla recente notizia che a Poggiofranco, sarà realizzato un nuovo impianto sportivo comunale  .Dalle cronache registriamo che la struttura, sarà realizzata grazie a una convenzione tra il Comune di Bari e l’Olimpic Center, una società barese. L’amministrazione, proprietaria del suolo, ha concesso in diritto di superficie l’area alla società sportiva che, a sua volta, si è impegnata a progettare, costruire e gestire il complesso a proprie spese. Saranno realizzati tre campi di calcio a 7 all’aperto – due campi di calcio a 5 all’aperto – tre palestre per attività ginniche, di fitness e cardiofitness- un campo polivalente (tennis e pallavolo)- due capi da bocce – un’area skate- una pista podistica- un’area gioco per bambini – un anfiteatro – una piazza ecc . L’investimento previsto per l’esecuzione dei lavori, che termineranno entro il mese di agosto 2012, è di circa 4 milioni di euro. spese. Al termine della concessione tutto il complesso sportivo rientrerà nella proprietà comunale.Il Sindaco in occasione della presentazione del progetto ha dichiarato:<< "Oggi portiamo a casa un risultato importante” realizzato grazie anche al supporto dei privati” senza i quali, data la mancanza di fondi per gli enti locali, non avremmo potuto offrire uno spazio del genere ai residenti di Poggiofranco e all'intera città.>>.Stante tutto ciò, è opportuno fare alcune considerazioni sul tema. Innanzitutto è acclarato che tutto ciò che è possibile in qualsiasi quartiere di Bari diventa  difficile realizzarlo nei quartieri di Santo Spirito  e soprattutto a Palese. Mettendo da parte la numerosa serie di accordi di programma fatti per altri quartieri con Ditte o società private da parte del Comune di Bari,m esaminiamo la questione del polisportivo di Poggiofranco che offre degli spunti interessanti di discussione e riflessioni .Non molti mesi fa ,per  esempio, una  struttura similare ma meno ricca di campi e campetti da gioco, unitamente alla realizzazione di una piazza degna di tale nome fu l’oggetto principale di un “Project Financing” lanciato dal Comune per la loro realizzazione. Nel bando ,come nel caso del progetto di Poggiofranco, era prevista una concessione con diritto di superficie alla società od alle società interessate per tanti anni e poi al termine il complesso sportivo sarebbe rientrato nella proprietà comunale. I suoli erano di proprietà esclusiva del Comune ,il campo sportivo di Palese per la piazza ed i suoli del lascito Garofalo in zona ex-canile in via Brengola. Il bando andò deserto e ,nonostante le promesse dell’Assessore Lacarra, non è stato più ripresentato. Perchè ,si chiedono molti cittadini, ciò che è stato possibile fare a Poggiofranco non lo è stato per Palese? Cosa ha spinto ed incentivato la Olimpic Center ad investire 4 milioni di Euro in quella zona e non a Palese? Perché la Olimpic Center od altra impresa non vuole investire nel nostro territorio? Eppure affermano i cittadini  investire nei suoli donati da Garofalo al Comune potrebbe essere un affare, ci sono altri suoli anche a S.Spirito ed anche un suolo edificatorio con lottizzazione approvata, e questo-affermano questi cittadini- potrebbe  esser un motivo allettante per la stessa Olimpic Center od altra impresa privata per investire nel territorio di Palese e S.Spirito più che in altri quartieri di Bari. Per questo i cittadini attendono risposte e comunicati ufficiali da parte dell’istituzione circoscrizionale, dal Comune di Bari  e soprattutto dei rappresentanti comunali della Prima Circsocrizione Bisceglie e Maiorano.
 
Gaetano Macina
 
 
 
 
 
 


Pubblicato il 22 Luglio 2011

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