Cronaca

A Santo Spirito il Comune “regala” una nuova area pubblica che pagheranno i privati

L’Amministrazione comunale barese qualche giorno fa ha inaugurato ufficialmente a Santo Spirito l’inizio dei lavori di un cantiere privato al termine dei quali, però, il Comune verrà in possesso di un’importante area di via Udine da destinare asede del mercato settimanale di merci varie del mercoledì, che ora – come è noto – si svolge sul lungomare della ex frazione, mentre al di fuori di detto utilizzo sarà a disposizione dei cittadini come area di parcheggio.Quindi, si tratteràdi un nuovo spazio pubblico realizzato – come precisato nella nota con cui il Comune ha dato notizia – per ospitare fino a 90 posti auto e 70 stalli per le attività mercatali.Realizzazione, questa, che sta avvenendo nell’ambito di un ‘accordo di programma’ approvato lo scorso anno dal Consiglio comunale, quindi in variante al Prg, e che vedrà realizzati, oltre alla nuova area pubblica, anche edifici residenziali e spazi commerciali privati. Nell’accordo stipulato tra il Comune e l’impresa realizzatrice di dette opere è prevista anche la riqualificati della stessa via Udine e del giardino pubblico “don Cosimo Stellacci”, ubicato a pochi metri di distanza dall’area in questione e che si estende fino all’incrocio di detta strada con via Napoli. L’operazione – secondo quanto si sostiene dall’Amministrazione barese – dovrebbe servire a decongestionare la presenza di automobili sul lungomare Cristoforo Colombo di Santo Spirito che, a sua volta, a breve dovrebbe essere anch’esso oggetto di una importante attività di riqualificazione con una forte impronta pedonale, per la quale – a detta sempre della stessa Amministrazione – sono in fase di completamento le progettazioni. Infatti, il sindaco di Bari, Antonio Decaro, intervenuto personalmente, insieme al presidente del V Municipio, Vincenzo Brandi, alla cantierizzazione delle opere, ha dichiarato: “Si tratta di un’operazione che porterà al quartiere e alla vita dei residenti un evidente beneficio, sia nella quotidianità degli stessi cittadini sia in chiave di valorizzazione di uno dei tratti di lungomare più suggestivi di Bari”. “Realizzare – ha spiegato inoltre Decaro – nella parte immediatamente retrostante alla linea di costa un’area pubblica che possa servire alla sosta e possa finalmente dare una sede degna al mercato settimanale, significa avere un lungomare funzionale al turismo e alla vita del quartiere e delle attività economiche”. “L’azienda – ha ulteriormente precisato in fine il Primo cittadino barese – si è impegnata a realizzare, nell’ambito dell’accordo di programma approvato, prima lo spazio pubblico e successivamente le residenze, così da provare, già da quest’estate, a rendere funzionale questo spazio con il trasferimento del mercato e l’attivazione del parcheggio, e da procedere con la riqualificazione del lungomare come da programma”. In realtà, a Santo Spirito la situazione della viabilità e dei parcheggi nella zona di lungomare immediatamente a ridosso dell’area interessata dal citato accordo di programma è tutt’altro che soddisfacente secondo molti residenti ed operatori commerciali, che contestualmente hanno lamentato un congestionamento di traffico su via Napoli e forti cali di presenze giornaliere per le rispettive attività commerciali da quando, la scorsa estate, il Comune ha introdotto uno stravolgimento nella viabilità, con l’istituzione di un diverso assetto di parcheggio proprio sul tratto di lungomare antistante il porto della ex frazione, oltre al senso unico di marcia e ad altri cambiamenti di non poco conto nella viabilità interna della zona. Per cui, alcuni dei non soddisfatti dall’attuale assetto di viabilità e parcheggio hanno esclamato, “le opere di interesse pubblico che il Comune sta predisponendo a Santo Spirito, in via Udine, altro non sono che un ‘contentino’ che l’Amministrazione barese si appresta a dare a residenti, operatori commerciali e potenziali villeggianti della zona, per tentare di rimediare al ‘disastro’ urbano realizzato la scorsa estate!” In effetti, con l’istituzione del senso unico di marcia sul tratto di lungomare antistante il porto la situazione interna alla parte centrale e storica di Santo Spirito è peggiorata notevolmente, soprattutto su via Napoli e la stessa via Udine, che nelle ore di punta o nei giorni di maggior afflusso sulla costa locale diventano delle vere e proprio cappe di smog da gas di scarico automobilistico. Ma – secondo gli stessi malpancisti – la situazione potrebbe essere destinata a peggiorare ulteriormente qualora il Comune dovesse mettere in atto il progetto di totale pedonalizzazione della zona antistante al porto. Però, obiezioni e lamentele a parte, ciò che rileva in merito a gli interventi pubblici di via Udine, che l’Amministrazione barese ha recentemente propagandato per la ex frazione, un tempo – come è noto – apprezzata ed ambita “marina di Bitonto” e dal 1928 in poi semplice periferia barese, è che le predette vantate riqualificazioni dell’amministrazione Decaro per il Comune di Bari sono a “costo zero”, perché a farsi carico di tutti i costi sono i privati che, con l’accordo di programma, hanno ottenuto l’edificabilità di un’area per nuovi alloggi residenziali che in precedenza, in base al Prg vigente, non sarebbe stato possibile realizzare. In altri termini, il Comune di Bari non ci sta mettendo un Euro per la nuova area mercatale ed a parcheggio, né per il restyling del giardino comunale intitolato a “don Cosimo Stellacci”. Infatti, secondo quanto risulterebbe dall’accordo di programma approvato, sarà la stessa impresa costruttrice delle mini villette private a farsi carico di tutti i costi per gli interventi pubblici propagandati dal sindaco Decaro, poiché alla stessa è stato concesso di realizzare la parte di edificabilità privata senza pagare oneri urbanistici comunale, poiché questi ultimi sarebbero compensati dai costi degli interventi pubblici ivi previsti. In sostanza, quindi, ha ironizzato un cittadino del luogo: “Una volta tanto che l’Amministrazione barese interviene a Santo Spirito, facendosi ‘bella’ per appena qualche migliaio di nuovi metri quadrati, ma senza spendere un Euro in più di quanto avrebbe incamerato, se avesse incassato gli oneri urbanistici”. E dire, inoltre, che detti “oneri” sono pure frutto di stravolgimento del Prg! Che dire di più? Chi ha “senno” per intendere, intenda. Di certo, in tanti altri casi, gli oneri urbanistici milionari incassati dal Comune di Bari per le nuove costruzioni private realizzate nel V Municipio non vengono neppure utilizzati per lo stesso territorio. Ma questa è tutta un’altra storia. Una “storia” verosimilmente molto scomoda e di cui a Palazzo di Città da sempre, come è noto a molti, non vogliono verosimilmente sentir parlare.

Giuseppe Palella


Pubblicato il 26 Marzo 2021

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