Cronaca

A tener banco nel centrodestra pugliese sono ancora solo le polemiche

A tenere banco nel centrodestra nazionale, ma soprattutto pugliese sono le polemiche interne a Forza Italia, tra il fondatore del partito, Silvio Berlusconi, e l’eurodeputato azzurro di Maglie (Le), Raffaele Fitto. Infatti, dopo l’improvviso ed inatteso commissariamento della segreteria pugliese di Fi la polemica si è inasprita ulteriormente fra l’ex cavaliere di Arcore ed la sua ex protesi politica pugliese al punto da far pensare ad una quasi imminente scissione interna a Fi, qualora i rapporti tra ‘fittiani’ e ‘berlusconiani’ dovessero inasprirsi. Non a caso l’ex governatore pugliese Fitto, intervenendo ad una trasmissione televisiva su ‘La 7’ ha messo le mani avanti dichiarando:  “Se Berlusconi pensa di risolvere il dissenso interno con l’espulsione di qualcuno, compie un gravissimo errore”. E, sempre con riferimento al massimo esponente del partito Azzurro, inoltre ha rilevato: “Ha fatto un errore enorme di gestione sulle riforme nel rapporto con Renzi e ha fatto un errore con la Lega. Sta compiendo un terzo errore sulle alleanze per le Regionali. Noi non andiamo via dal nostro partito. Forza Italia ha bisogno di un suo modello organizzativo. Nessuno può essere minacciato di essere cacciato dal partito.” Tralasciando poi i rilievi mossi da Fitto sulla gestione della linea nazionale del partito, con riferimento alla recente vicenda del commissariamento pugliese di Fi, l’ex ministro berlusconiano agli Affari regionali, sempre su ‘La 7’, ha detto: “Io porto stima e affetto nei confronti di Berlusconi, ma dal punto di vista politico voglio dissentire in modo plateale: in alcune regioni Forza Italia ha preso numeri imbarazzanti e Berlusconi commissaria la Puglia” aggiungendo: “Dopo un anno di indecisioni e di errori, cosa facciamo? Ce la pigliamo con chi si permette di metter questo quadro in discussione. La composizione della coalizione va fatta sui contenuti. Io non mi candido a nulla, vorrei ottenere solo il criterio della partecipazione. Per Forza Italia rivendico un sistema democratico”. Invece, dichiarazioni più pacate e toni meno accesi nella polemica giungono dal vice presidente del consiglio regionale, Nino Marmo, che in una nota, pur rilevando le criticità in cui è incorsa Fi negli ultimi tempi, alla fine conclude: “Abbiamo la possibilità concreta di vincere le prossime elezioni e di farlo con un candidato che può battere Emiliano, ma molto dipenderà dal consenso di Forza Italia. Per questo spero che la dura contrapposizione nata al nostro interno sia ricomposta e si trovino i tempi e i modi idonei per far si che le varie anime presenti nel partito possano, ognuna con le proprie specificità, dare un contributo positivo e costruttivo per il futuro”. “Per fare questo – afferma Marmo – c’è bisogno di una tregua, di rasserenare gli animi, di deporre le armi e puntare solo alla coesione, perché abbiamo un candidato presidente da sostenere e dobbiamo affrontare tutti uniti la vera battaglia che riguarda non noi, ma i cittadini pugliesi”. E termina: “È una questione di responsabilità”. Anche il capogruppo di Ncd nell’Aula di via Capruzzi, Domi Lanzillotta, commenta la diatriba interna a Fi con un invito a serrare le fila nel centrodestra pugliese in nome di una battaglia ideale ben più alta e di un obiettivo da non mancare, riconoscendo a Fitto un indiscutibile peso di consensi e ruolo per l’intero centrodestra, da non sottovalutare, né disperdete. Infatti, Lanzillotta auspica una coalizione del centrodestra larga il più possibile in Puglia ed avverte: “Senza il contributo e l’esperienza di tutta la classe dirigente, da Area Popolare a Forza Italia, da Fratelli d’Italia al Movimento Schittulli, e senza l’apporto prezioso di quel mondo pugliese che si riconosce nell’azione guida dell’europarlamentare Raffaele Fitto, sarebbe impensabile infatti  costruire e rappresentare oggi una valida alternativa alla sinistra dei nuovi Toti&Tata della politica locale, il duo Vendola-Emiliano, perché nessuno avrebbe e ha i poteri taumaturgici per supplire al peso e al numero delle assenze in campo, in una sfida dalla posta in palio altissima”. Ed in fine rileva: “Tutta questa  classe dirigente ha allora, in questo momento, il compito di concentrare la propria attenzione verso la  Puglia, il futuro della Puglia che, dopo dieci anni di esperienze fallimentari, deve  tornare a essere protagonista nello scenario socio-economico italiano ed europeo. Stringendosi intorno al nostro candidato presidente Francesco Schittulli, da tutti – anche se in tempi diversi, ma in piena autonomia di scelta e decisione – riconosciuto e indicato come il migliore, per affrontare al meglio la sfida che abbiamo il dovere di vincere. Con una squadra più ampia che mai”. Un appello, quello di Lanzillotta, che allo stato dei fatti sembra difficile da concretizzare, considerato che ad indebolire il fronte nell’area di centrodestra c’è la novità di uno sbarco della Lega di Umberto Bossi al Sud con il simbolo “Noi per Salvini” alle prossime regionali. Ed il commissario incaricato per tale sbarco, il senatore leghista Raffaele Vulpi, vice presidente del movimento politico ‘Noi per Salvini’, ha già annunciato: “Quel che è certo è che in Puglia e in Campania ci sono al momento situazioni politiche tutt’altro che chiare che non facilitano percorsi comuni”. Ed ha, poi, aggiunto: “In particolare in Puglia, in vista delle prossime amministrative, non possiamo che prendere atto dell’implosione di Forza Italia e ogni giorno che passa è sempre più evidente che non ci sono le condizioni per alcun accordo. Per queste ragioni siamo orientati a correre da soli con un nostro candidato presidente alle prossime regionali”. Novità, questa, che va decisamente in senso opposto a quello auspicato da Lanzillotta e che comunque potrebbe riservare qualche sorpresa alle prossime regionali pugliesi, qualora effettivamente il movimento di Salvini riuscisse a presentare proprie liste ed un suo candidato presidente in tutte e sei le province pugliesi. Sorpresa che, insieme all’incognita del Movimento 5 Stelle, potrebbe non riguardare però esclusivamente il centrodestra.

 

Giuseppe Palella

 

  


Pubblicato il 21 Febbraio 2015

Articoli Correlati

Pulsante per tornare all'inizio