A Triggiano i vertici provinciali di Fdi e Fi delegittimano D’Alessio per favorire chi?
Il sospetto di molti elettori locali di centrodestra è che ancora una volta c'è chi da Bari nella coalizione vorrebbe far giocare anche in questa realtà una partita "a perdere"
Quanto accaduto a Triggiano nel centrodestra, con la candidatura a sindaco da oltre un mese di Onofrio D’Alessio e lunedì scorso repentinamente sconfessata dai vertici provinciali e regionali di “Fratelli d’Italia” e “Forza Italia”, è sicuramente destinato a far discutere per quelli che saranno gli esiti elettorali della competizione nell’unico Comune della provincia di Bari che andrà al voto a fine maggio. Ma la vicenda è ancora più significativa a rendere l’idea del “deserto” dirigenziale che esiste nella nostra regione e, in particolare, in terra di Bari nei maggiori partiti del centrodestra pugliese. Una classe dirigente che, nella migliore delle ipotesi, non è sicuramente all’altezza del ruolo che svolge o, diversamente, trattasi di esponenti che volontariamente si rendono funzionali a chi da oltre vent’anni governa, dal fronte opposto, la Regione Puglia e la Città di Bari. Un fiancheggiamento occulto che potrebbe nascondere benefici personali a chi lo attua, ma che sicuramente danneggia la coalizione di centrodestra a livello locale, tant’è che da vent’anni consecutivamente il centrodestra in Puglia stranamente perde tutte le più importanti partite elettorali locali. E ciò probabilmente accadrà anche a Triggiano per le prossime amministrative, considerato che i vertici provinciali di Fdi e Fi, a dieci giorni dalla presentazione delle liste, con un comunicato hanno misconosciuto il candidato sindaco della loro stessa coalizione, ossia D’Alessio, che era in campo ufficialmente da oltre un mese e che era già uscito con le sigle dei partiti che lo sostenevano (vedi – foto allegata al presente servizio). “Onofro D’Alessio non è il candidato sindaco di Fdi e Fi” è questo il mantra con cui i vertici provinciali baresi del partito di Meloni e di quello fondato da Silvio Berlusconi hanno lapidariamente delegittimato la candidatura a Primo cittadino di Triggiano del giornalista D’Alessio. Motivo ufficiale? Il fatto che venerdì scorso il fondatore della disciolta civica “Sud al Centro”, il triggianese Sandro Cataldo, su cui – come è noto – pende la richiesta di rinvio a giudizio della Procura per corruzione elettorale e voto di scambio, aveva annunciato di volersi candidare a consigliere a sostegno di D’Alesso, con l’assenso – a quanto si dice – sia di quest’ultimo che dei rappresentanti triggianesi di tutte le forze politiche del centrodestra locale. Però, in tutto questo c’è qualcosa che sicuramente non quadra. Infatti, si chiedono alcuni tra gli addetti ai lavori della politica barese, “come mai i vertici provinciali di Fdi e Fi anziché chiedere a rispettivi referenti triggianesi, oltre che al candidato sindaco D’Alessio, di non accettare nelle proprie fila la candidatura di Cataldo, hanno invece improvvisamente delegittimato D’Alessio, senza che per altro avessero in alternativa un nome da proporre per la guida della loro coalizione?” E se non c’era un altro nome da proporre, vuol dire che i vertici provinciali di detti partiti avevano condiviso da tempo la candidatura a sindaco di D’Alesio. E conferma ne è il fatto che quest’ultimo aveva già proceduto ad ufficializzare la propria candidatura anche con i simboli di Fdi e Fi, senza che da Bari fosse stato smentito prima. Ma, a parte tale ovvia considerazione, se così non fosse, non sarebbe di certo meno grave il fatto che, a dieci giorni dalla scadenza di presentazione delle liste, i vertici provinciali dei due principali parti del centrodestra non si fossero ancora preoccupati di individuare il nome da candidare a sindaco di Triggiano per la coalizione. Infatti, in tutta questa vicenda c’è qualcosa che sicuramente non quadra agli occhi dell’elettorato locale di centrodestra, che anche a Triggiano non riesce da tempo più a vincere una competizione elettorale locale con una mera formazione di centrodestra. Il sospetto per molti di questi elettori è che anche in questa vicenda delle comunali triggianesi i vertici provinciali dei due maggiori partiti del centrodestra stiano giocando ancora una volta una partita “a perdere” per la loro stessa coalizione. Cui prodest?
Giuseppe Palella
Pubblicato il 16 Aprile 2025