Cronaca

A un punto morto la trattativa: 2mila ‘vigilantes’ incrociano le braccia

Vigilanza privata e servizi fiduciari annessi in sciopero a livello nazionale tra oggi e domani: in Puglia saranno circa duemila i lavoratori interessati, con una delegazione che occuperà un presidio in piazza Prefettura, proprio di fronte  Palazzo del Governo. A proclamare le due giornate di sciopero le Segreterie Nazionali Filcams-Cgil, Fisascat-Cisl e Uiltucs-Uil a sostegno della vertenza per il rinnovo del Contratto Nazionale di Lavoro scaduto da oltre quarantadue mesi. E così, a tre anni e mezzo dalla scadenza del CCNL della vigilanza privata e servizi fiduciari, le associazioni delle imprese hanno gettato la maschera, accusano i rappresentanti dei lavoratori, visto e la parte datoriale ha chiesto di sottoscrivere un contratto nettamente peggiorativo con riduzione del trattamento di malattia e periodo di comporto anche per l’infortunio, flessibilità selvaggia gestita unilateralmente dalle imprese, ma anche riduzione del riposo giornaliero e del riposo settimanale, nella media dei 14 giorni e possibilità di spostarlo oltre il 14° giorno. Infine gli aumenti salariali al tavolo della trattativa sono stati definiti insignificanti. <<Non è accettabile proseguire un confronto con proposte provocatorie>>, dichiara senza mezzi termini Antonio Miccoli, Segretario Provinciale della Filcams CGIL di Bari ed è per questo che l’1 e il 2 agosto si sciopera per chiedere un contratto adeguato senza peggiorare le condizioni dei lavoratori del settore, noi tutti chiediamo più sicurezza, maggior rispetto dei lavoratori in appalto, e soprattutto maggior dignità per un lavoro spesso invisibile. Ma Miccoli ha pure evidenziato l’irricevibilità delle proposte della controparte, in particolare quelle inerenti l’organizzazione del lavoro e il mercato del lavoro che espongono i lavoratori ad ogni genere di rischio. Inoltre, in un settore che praticamente vive solo di commesse in appalto, le associazioni chiedono anche di non riconoscere le normali garanzie a favore della continuità occupazionale e il mantenimento dei diritti acquisiti nel passaggio da un’azienda a un’altra, riconducendo alla più completa precarietà lavoratori che compiono identiche mansioni pur cambiando continuamente ditta di appartenenza, spesso in appalti pubblici. Un settore già compromesso da un’organizzazione del lavoro selvaggia, turni spesso fino a 13 ore al giorno, ore di lavoro straordinario che superano l’ordinario e mancanza di riposi idonei al recupero psicofisico, basso salario e forte assenza di tutele per la sicurezza, forti criticità per il parco auto e dei mezzi blindati con dispositivi obsoleti e insicuri forniti dalle società del settore. Tutto ciò non solo è intollerabile, commenta Antonio Miccoli, ma sono del tutto evidenti ancora una volta i limiti delle imprese del settore, per le quali la gara al massimo ribasso sui costi si trasforma in una gara al massimo ribasso anche sui diritti dei lavoratori e sui servizi offerti all’utenza pubblica e privata riducendo qualità e competitività positiva nel settore. Da Nord a Sud, afferma Barbara Neglia, Segretaria Generale Filcams-CGIL Puglia, “la mobilitazione delle guardie giurate e degli operatori dei servizi fiduciari per lo sciopero nazionale nelle giornate di giovedì 1 e venerdì 2 agosto sarà imponente, è necessario scioperare per il diritto al rinnovo del CCNL, scaduto da 42 mesi, per chiedere condizioni normative e salariali dignitose”. La risposta della parte datoriale, continua Neglia, “è una gara al ribasso sul costo del lavoro, poche certezze sulla continuità occupazionale e la richiesta di introduzione di forme di precariato insopportabili, peggiorando le condizioni dei lavoratori del settore”. Come detto all’inizio, è stato previsto stamane, giovedì 1 agosto, dalle 9:30 alle 13:30 un presidio presso la sede della Prefettura di Bari per sottoporre all’attenzione del Prefetto le ragioni dello sciopero e l’urgenza della chiusura della vertenza che riguarda in tutta Italia circa 70mila lavoratori di cui almeno 2mila della provincia di Bari impiegati quotidianamente in diverse mansioni molto delicate a servizio di istituzioni, aziende e cittadini. Nell’ambito delle iniziative atte a sostenere questa difficile vertenza è stata avviata dalle tre Organizzazioni Sindacali una campagna di raccolta firme tra tutti i lavoratori per inviare al Ministero dell’Interno e al Ministero del Lavoro due distinte lettere per sollecitare la loro attenzione sui principali problemi che affliggono il settore. All’aeroporto di Bari-Palese i vigilantes incroceranno le braccia tra più d’un mese, il 6 settembre.

 

Antonio De Luigi

 

 


Pubblicato il 1 Agosto 2019

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