Cultura e Spettacoli

“Abbiamo tutti bisogno dello sguardo dolce di Cristo e della sua speranza”

“Abbiamo tutti bisogno dello sguardo dolce di Cristo e della sua speranza”: Monsignor Lugi Mansi, vescovo di Andria, condensa in questo modo il senso della Pasqua che andiamo a celebrare dopo il Triduo. Lo abbiamo intervistato.

Eccellenza Mansi, che cosa è la Pasqua?

“E’ la celebrazione del mistero della passione, morte e resurrezione di Cristo che sulla croce dona la sua vita per noi, per buoni e cattivi. Con la Pasqua inizia la sua vicenda da risorto, con una dimensione diversa da quella precedente”.

Però leggiamo dai racconti del Vangelo che appare ai discepoli…

“Lo fa in alcune occasioni per aiutarli a capire la nuova dimensione, visto che anche a loro questo era complicato e difficile. La Pasqua è il mistero della vita nuova”.

In che senso?

“Con la Pasqua passiamo dalla schiavitù del peccato, o meglio dalla decadenza del peccato, alla vita nuova. E’ una grande opportunità che ci viene offerta e sta solo a noi afferrarla. La Pasqua ci dice con chiarezza che la morte non ha l’ultima parola, ma che alla fine vince sempre la vita. Indubbiamente questa è una realtà difficile da comprendere, però va accettata se ci diciamo credenti”.

In che senso?

“Se non ci crediamo, dovremmo vivere da disperati, nella condizione di chi pensa che con la morte finisca tutto. Invece no: dopo la nostra parentesi sulla terra, comincia una nuova dimensione molto più radiosa. Le cose di questo mondo ci portano alcune volte a dubitare o allo scoraggiamento. Lo vediamo ultimamente con questa guerra. Davanti a lutti e distruzioni spesso si porta a credere che Dio sia assente o distratto. Non è affatto così. Se riteniamo che tutto cessi qui, cadiamo in uno dei peccati più gravi: la disperazione”.

Che augurio per la Pasqua si sente di rivolgere ai lettori?

“Di serenità prima di tutto. Poi che tutti, davvero tutti, possano incrociare lo sguardo amoroso e dolce di Gesù che sulla croce è morto per noi, ma che è risorto per portarci il dono della vita senza fine. Gesù ci dice: coraggio, andiamo avanti nonostante tutto, io ho vinto il mondo. Bisogna sforzarsi di credere, anche se non è semplice”.

Bruno Volpe


Pubblicato il 16 Aprile 2022

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