Cronaca

Accade al Policlinico: “Ma se ho prenotato, perché mi rimandate indietro?”

A raccontare tutto è Luigi Cipriani, Segretario generale della GIL- Sanità, al quale, come dice lui stesso, è pervenuta da parte della Sig.ra  P.  M. nata il 1938, una denuncia sul trattamento riservato, appunto, a un’utente del Policlinico di Bari. Nel dettaglio: il giorno 3 luglio alle ore 07,30 circa la signora M si è presentata presso il C.U.P. del Policlinico di Bari per prenotare una Ecografia della Tiroide; preso il numero di arrivo, la stessa ha atteso il proprio turno, per presentarsi al suo turno davanti allo sportello dell’operatore 046P. Il quale, nel prenotare l’esame, asseriva che dalla videata vi evinceva la possibilità di poter eseguire l’ecografia nel pomeriggio (ore 15,00) della stessa giornata, in quanto era pervenuta una disdetta riguardante l’esame che la signora M. aveva richiesto.

Alle ore 15,00, nonostante la temperatura torrida, si è presentata puntualmente presso l’ambulatorio della Med. Int “MURRI” (V° piano Pad. Chini), La Sig.ra M. giunta a destinazione chiedeva, ad  una infermiera, a chi poteva rivolgersi  per essere chiamata per l’espletamento dell’esame; e la stessa occhialuta infermiera e probabilmente, da quanto dedotto dalla signora M., addetta all’ambulatorio in questione, che in maniera alquanto scorbutica, invitava la sig.ra M. ad andarsene poichè dall’elenco in loro possesso non risultava il suo nominativo. La paziente cercava, a fatica, di far capire che la sua prenotazione era da ritenersi valida, poiché come recita la L.R. (abbattimento liste di attesa), poiché come sostituzione per una disponibilità a seguito di disdetta. La stessa infermiera, alla presenza di testimoni, asseriva che se ne doveva andare in quanto non c’era alcun medico, “consigliando” la sig.ra Maria di ritornare al CUP per riprenotare l’ecografia. A questo punto, considerata la presa di posizione dell’infermiera, non rimaneva altro che ritornarsene, sotto un sole cocente, a casa senza che abbia potuto eseguire l’esame regolarmente prenotato. Cipriani è furibondo e, in qualità di Dirigente Sindacale, ha preso carta e penna per scrivere all’assessore pugliese alla salute e al direttore generale del Policlinico per capire come sia possibile disconoscere una regolare prenotazione che doveva essere eseguita il giorno 3 giugno alle ore 15,00. E perché l’infermiera asseriva che non vi era alcun medico? Forse si poteva risolvere il tutto facendo una prestazione a pagamento (Intramoenia)? Ed ora, considerata la gravità dei fatti, Cipriani e la signora Maria vogliono accertare “…i motivi di tale intollerabile comportamento; lo scrivente invita le SS.VV. in indirizzo ad intraprendere tutte le necessarie azioni e ad adire le sedi opportune affinché sia resa giustizia per essere stata negata una prestazione regolarmente prenotata”. Al cittadino che regolarmente si è recato presso il reparto dopo regolare prenotazione allo sportello del CUP, va in ogni caso erogata la prestazione in tempi brevi. In caso di assenza del medico, come asserito dall’infermiera alla paziente, perché non è stato informato il CUP in modo da evitare di assegnare prestazioni non erogabili? Tutte domande ancora senza risposta….

 

Francesco De Martino


Pubblicato il 12 Luglio 2013

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