Cronaca

‘Accampamento in Corso Italia’: i cittadini protestano, le autorità tacciono

Bari, quartiere Libertà: diventa sempre più insopportabile la convivenza quotidiana dei residenti con i senzatetto che da anni stazionano in Corso Italia (precisamente sotto i porticati delle Ferrovie Appulo Lucane) nell’area antistante alla sede dell’associazione <<Area 51>> con gravi, anzi gravissimi problemi di ordine pubblico. Problemi, peraltro, che si trascinano da anni senza che le autorità cittadine abbiano trovato una soluzione per ristabilire -come si dice – la pacifica convivenza, pur avendo provato più volte Polizia Locale e associazioni umanitarie a sloggiare i senza fissa dimora che bivaccano per tutta la giornata sotto quei porticati occupati da brande, sacche e cartoni alla bell’e meglio. Una zona praticamente ‘off limits’ alla luce del sole. Ma adesso Luigi Cipriani, segretario del movimento politico “Riprendiamoci il Futuro”, ha deciso di fare sul serio. E nei giorni scorsi ha riunito per l’ennesima volta i residenti inviperiti e fatto partire un esposto/petizione alla volta di Prefettura, Questura e Comune di Bari. Cercando, senza stare a girarci troppo attorno, di evidenziare la gravità della situazione e, cioè, chiedendo alle autorità di governo e responsabili dell’ordine pubblico di prendere nella dovuta considerazione la sua <<lettera-denuncia>>. “”Corso Italia, giorno dopo giorno, diventa sempre più invivibile a causa di continui episodi di inciviltà e degrado sociale da parte di un nutrito numero di senza fissa dimora che da anni, quotidianamente, stazionano sotto i portici delle FAL. A seguito di diversi incresciosi episodi, molte famiglie, sempre più esasperate da questa invivibilità -si legge parola per parola nella missiva dell’ex consigliere comunale barese – stanno pensando finanche di trasferirsi in altri quartieri””. La causa di tale invivibilità e degrado, giova ribadirlo, risiede nella presenza nei pressi della nota associazione ‘Area 51’ (che garantisce colazione, pranzo e cena) di senzatetto che di fatto hanno stabilito il proprio…domicilio. E così quel tratto di quartiere ha finito per trasformarsi in una specie di ‘Bed&Breakfast’ a cielo aperto dove quotidianamente residenti e ignari passanti sono costretti ad assistere ad atti osceni di ogni tipo. Come per esempio a bisogni fisiologici all’aperto, gente che d’estate dorme nuda per terra, distesa su materassi e cartoni. Senza parlare di quelli che consumano alcool e altro, provocando fin troppo spesso aggressioni e zuffe. Ma i cittadini residenti lamentano pure di aver subito atti di ritorsione e minacce, con danni alle autovetture in sosta, sempre da quelle parti. Conclusione? “”Alla luce di quanto sopra descritto lo scrivente, unitamente ai residenti, chiede un incontro congiunto al fine di individuare eventuali soluzioni che possano evitare il protrarsi di tale incresciosa situazione, in quanto potrebbe favorire pericolose manifestazioni di ordine pubblico tra cittadini residenti e senzatetto””, ha messo ancora nero su bianco Gino Cipriani nella sua lunga e puntigliosa missiva che dalla fine della settimana scorsa è già sulla scrivania del Prefetto e del Questore di Bari. Ai quali, oltre a chiedere l’apertura d’un ‘urgente’ tavolo di confronto e per far capire che la gente del Libertà è al colmo dell’esasperazione, ha inviato una petizione popolare sottoscritta da decine di residenti con tanto di foto da cui si evince quello stato di degrado che deve essere assolutamente estirpato da Corso Italia. Una volta per tutte.

Francesco De Martino


Pubblicato il 21 Dicembre 2021

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