Cronaca

Accattonaggio in città, non finiremo mai di indignarci

Anche alla vergogna dell’accattonaggio per strada, nel corso degli anni, abbiano dedicato innumerevoli articoli, senza purtroppo riuscire a risolvere nulla. Siamo alle solite: mendicanti di etnia Rom continuano, come accade da tempo, a presidiare le uscite delle chiese, usando i bambini per elemosinare, o facendo la questua in modo molesto ed invadente avendo in braccio infanti. Lo spettacolo è a dir poco mortificante, e indigna vedere bambini di pochissimi anni adagiati per terra ed esposti alle intemperie,spesso appena in grado di camminare pure costretti dai loro accompagnatori ad avvicinarsi alle persone chiedendo degli spiccioli. Non c’è purtroppo chiesa, sia nel quartiere murattiano che negli altri rioni ,che non abbia all’uscita il suo questuante stanziale. L’ultimo episodio di totale squallore ed illegalità, a cui si è assistito personalmente, lo abbiamo registrato lo scorso sabato intorno alle 20 all’uscita della chiesa di Santa Croce in via Crisanzio, zona università. Un giovane rom, età stimabile sui 25 anni, era letteralmente sdraiato al centro delle scale del luogo di culto ed a voce alta, a mo’ di querulo lamento, chiedeva soldi alle persone che entravano od uscivano da Santa Croce. Accanto a lui, a rendere il quadro ignobile, un bambino di pochi anni, adagiato al suolo insieme al suo accompagnatore, che tendeva anche lui la mano in cerca di monete. A pochi metri dal sagrato, una ragazza, forse neppure nemmeno maggiorenne, in compagnia di un’altra bambina costringeva quest’ultima ad avvicinarsi ai fedeli appena usciti dalla chiesa per chiedere l’elemosina. La più classica domanda da porsi, una volta sbollita la concentrazione satura di indignazione, è solo una: ma perchè non interviene mai nessuno? Perché dopo le tante denunce, nel corso degli anni, da parte della stampa locale, anche su questa emergenza ( come per la prostituzione) non si muove mai nulla? Chi è il responsabile di tanta inerzia ed inettitudine? Perché in altre città più civili della nostra vigili urbani e forze dell’ordine intervengono efficacemente per debellare una simile vergogna? Perché questi bambini non devono avere diritto ad una vita normale di studio e di giochi spensierati?Ed infine, perché la Curia locale, dall’alto della sua autorevolezza morale, non condanna (fino ad ora si è solo registrato un ecumenico silenzio) questo bieco sfruttamento di minori , e delle donne costrette a vendere il loro corpo, mettendo così le istituzioni locali finalmente di fronte alle proprie responsabilità? Perché la magistratura locale non comincia ad individuare possibili responsabilità in ambito politico amministrativo? Perché qualche responsabile di tanta inerzia, che permette il perpetuarsi di simili illegalità ,ci dovrebbe pur essere… o no? E’ giusto ricordare a tal proposito che l’accattonaggio con i bambini è un reato gravissimo punibile fino ad otto anni di carcere. Se poi qualche demagogo di turno dovesse insistere nell’affermare che la questua molesta con minori a seguito va accettata in quanto facente parte della tanto decantata “cultura Rom” ,ci sarebbe da augurarsi che nel dna di queste persone non debbano rientrare mai crimini per noi considerati odiosi, in quanto, per assurdo, sempre il solito demagogo paradossalmente potrebbe arrivare a giustificarli. Sicuri che nonostante l’ennesima denuncia di stampa la situazione rimarrà allo status quo ante, ci conforta sapere che il sindaco Antonio Decaro, alcuni giorni fa, è stato ricevuto ufficialmente in qualità di presidente dell’Anci in Vaticano da Papa Francesco. A seguito di questo incontro, e dopo che Decaro avrà letto accuratamente, come giusta ispirazione, l’esortazione papale dell’Amoris Laetitia, ci si augura che lo Spirito Santo illumini il primo cittadino barese .

 

Piero Ferrarese

 

 


Pubblicato il 3 Ottobre 2017

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