Cronaca

Accattoni sempre più molesti anche all’interno delle chiese

Ieri mattina, intorno alle 11. Siamo in compagnia di alcuni amici residenti in provincia, e uno di loro ci chiede di poter visitare la chiesa di San Ferdinando, luogo di culto ubicato nelle centralissima via Sparano attualmente in fase di restyling. All’interno della chiesa sono presenti pochi fedeli, e la nostra piccola comitiva non fa neppure in tempo ad entrare che viene subito avvicinata da una anziana accattona , presenza fissa da tempo sui gradini del sagrato. La donna con fare petulante chiede soldi ai nostri amici, e dopo tante e fastidiose insistenze, dopo aver ottenuto qualche spicciolo,prende di mira i pochi fedeli raccolti in preghiera, disturbandoli. Episodi del genere non sono infrequenti all’interno delle chiese baresi , tanto che tempo fa raccogliemmo lo sfogo di una coppia di coniugi che sempre all’interno di San Ferdinando era stata avvicinata da un giovane questuante che li infastidì oltre misura pretendendo qualche moneta. Le vicende raccontate pongono in primis alcuni interrogativi circa la liceità del comportamento di queste persone che con il loro atteggiamento vanno ben oltre la molestia, dimostrando pure ben poco rispetto per il luogo di culto e per gli stessi fedeli assorti nelle loro preghiere. Ci sarebbe da chiedersi  anche  se simili comportamenti, irritanti e fastidiosi, sono  tollerati nei templi delle altre confessioni religiose, come ad esempio all’interno delle  moschee, luoghi nei quali esiste e si pretende il massimo rispetto per la fede islamica e per il momento della preghiera. Non vi è dubbio che i nostri parroci dovrebbero avere maggiore intransigenza e minore permissività  nei confronti di coloro  i quali si introducono in chiesa per questuare disturbando la preghiera, invitando e magari pure educando costoro ad avere più sensibilità e considerazione per il luogo nel quale entrano. Non dovrebbe, infatti, essere permesso chiedere l’elemosina all’interno delle chiese, molestando i fedeli in preghiera. E’ pur vero che la nostra religione cattolica predica  l’accoglienza, la tolleranza e la solidarietà, ma che tutto abbia un limite nel rispetto della sacralità del luogo! Al fenomeno dell’accattonaggio cittadino (ed a quello minorile in particolare) il nostro giornale ha dedicato numerosi articoli, rimasti  del tutto inascoltati vista la totale indifferenza mostrata delle istituzioni locali  che, è giusto ribadirlo anche in questa occasione, non hanno mai mosso letteralmente un dito per arginare il problema in questione,alla cui base, spesso, vi è l’impunita commissione di reati particolarmente gravi ai danni di minori. Purtroppo, anche la Curia locale non ha fatto sentire la sua autorevole voce nel condannare lo sfruttamento dei minori impiegati da vere e proprie organizzazioni criminali  nell’accattonaggio in pieno  centro cittadino. Non vi è angolo di strada, uscita di supermercato o di altro esercizio commerciale che non sia presidiato dal questuante di turno , o da ragazzi in età scolare, o peggio ancora da giovani donne in compagnia di infanti o di lattanti esposti alle intemperie, e tenuti praticamente in ostaggio al fine di muovere a pietà. Per finire, appunto, anche all’interno dei luoghi di culto, dove, come nel caso di cui sopra, l’accattone entra incurante ed infastidisce il fedele in preghiera. Si ha la netta impressione che il fenomeno in questione non lo si voglia per nulla debellare.

 

Piero Ferrarese


Pubblicato il 25 Gennaio 2017

Articoli Correlati

Pulsante per tornare all'inizio