Cronaca

Addio anche al caro, vecchio Cinema Ambasciatori…

Addio anche a Te, caro vecchio Cinema Ambasciatori o Adriatico di via Zanardelli, come se lo ricorda chi, più anziano, ci andava a vedere i film western con John Wayne o con la regia del mitico Sergio Leone. E poi le mille risate con le parodie di Franco e Ciccio. Eggià, anche l’Ambasciatori come l’Armenise qualche mese fa, sono venuti giù (i proprietari del resto sono gli stessi) per lasciare il posto a residenze più o meno di lusso: coi biglietti del celluloide non si fanno più tanti soldi, si sa. E così si allunga in Città l’elenco funereo dei cinematografi che sono spariti, lasciando molto più sole e tristi le generazioni a venire. Oggi resistono solo i cinema che sono diventati multisala a Bari, in tutto tre comprese quelle di Mungivacca e San Paolo alle estreme periferie nord e sud, oppure quelle che hanno sovvenzionamenti dalla Regione Puglia, molto più piccoli e, se preferite, alternativi. Ricordate quanti erano invece negli anni belli al Libertà, uno dei quartieri più ricchi di cinema in Città? C’era il mitico Jolly dove ci andavano gli universitari perché il biglietto costava appena cinquecento lire e si stava l’uno sull’altro, all’interno di un cortile letto in via Sagarriga Visconti. Poi l’arena Giardino che mantiene tutt’oggi inalterato soltanto il rudere dello schermo, appoggiato a un muro (almeno fino a poco tempo fa…) e il Supercinema, quello delle visioni successive dove il biglietto era un po’ più caro. Ma giusto un po’. Tuttavia l’ex Mecca dei cinema a Bari erano i rioni Murat, S. Pasquale e Madonnella con tanti cambiamenti in questi ultimi vent’anni e più anni, tra sale bingo e supermercati. C’erano l’Oriente, il Petruzzelli, il Margherita, questi ultimi sia teatro che sala cinematografica come anche il Kursaal passato alla Regione Puglia che dovrebbe farci la “Casa delle musiche”. Ma non si sa ancora quando. Poi c’era il lussuoso cinema Orfeo, tra i più costosi, appunto, di Bari col Nuovo Palazzo di c.so Sonnino che ha cessato l’attività cinematografica per lasciare spazio, almeno, a quella teatrale. Ma non bisogna scordare il cinema Odeon di via Re David, sprangato oramai da così tanti anni che pare i proprietari abbiano rinunciato a venderlo, lasciandolo marcire nel triste elenco dei tanti ruderi cittadini. In periferia, a San Girolamo, resiste il piccolo Abc, l’Esedra vicino alla Chiesa di San Giuseppe –sempre in Corso Sonnino – e lo Splendor, dalle parti di via Buccari a Carrassi: quando arriverà la loro ora, magari lasciando ai baresi solo e soltanto la consolazione di sognare a occhi aperti dinanzi a uno schermo, dentro un piccolo Cinema Paradiso….?

 

Francesco De Martino


Pubblicato il 3 Ottobre 2017

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