Cronaca

Addio container: i dipendenti del Policlinico tornano nei propri uffici

Da qualche giorno ha perfino riaperto i battenti il vecchio portone centrale del Policlinico Consorziale di Piazza Giulio Cesare, per quasi sei mesi chiuso all’accesso dei pedoni che entravano solo dai varchi laterali e secondari situati tra Viale Orazio Flacco e Viale Ennio. E mentre proseguono i lavori di ristrutturazione un po’ dappertutto del secondo nosocomio del Sud, sono finalmente terminati almeno quelli che riguardavano la palazzina che ospita la Direzione Generale dell’Azienda sanitaria, rimessa a nuovo dopo che manager e dipendenti hanno occupato la fila di container messi a loro disposizione negli ultimi sei mesi. Container che da un paio di settimane stanno cominciando a liberare di scrivanie, poltroncine girevoli  e armadi usati dal personale tecnico e amministrativo dello stesso Policlinico per dare modo all’impresa incaricata di effettuare i lavori di riqualificazione. Una trasloco, quello attuato alla fine dello scorso anno finito come si ricorderà nel mirino dei magistrati contabili per accertare, come emergeva dalla denuncia dell’ex consigliere comunale e dipendente dello stesso Policlinico Gino Cipriani, se ci sono state irregolarità nelle deliberazioni adottate dalla Direzione Generale del Policlinico di Bari per deliberare quei lavori. Punto di partenza degli esposti presentati a febbraio di quest’anno, la delibera N. 1449 del 4 dicembre 2012, con la quale l’Azienda Policlinico diretta da Vitangelo Dattoli aveva inteso, a seguito di ristrutturazioni della palazzina degli uffici Amministrativi, trasferire il personale già operante presso gli stessi all’interno di Box in materiale ferroso posizionati all’aperto, nell’area antistante la palazzina che ospita attualmente i citati uffici. <>, si leggeva nell’esposto di Cipriani. Il quale, oltre a precisare che la decisione adottata dal ‘general manager’ Vitangelo Dattoli era stata adottata unilateralmente e cioè senza aver ascoltato le Organizzazioni Sindacali accreditate all’interno dell’Azienda, aveva mostrato le perplessità maggiori sui tempi per concludere quei lavori in quanto, anche se l’azienda doveva concluderli entro giugno, s’è reso necessario prorogare l’affitto dei ‘container’. Gli stessi dove sono stati allocati temporaneamente i dipendenti che prima lavoravano nel padiglione posto all’ingresso di piazza Giulio Cesare. Insomma, il dubbio è che l’importo dell’appalto per l’affitto dei box sia stato limitato a soli quattro mesi, pur essendo stato certo che i lavori sarebbero durati più a lungo, probabilmente per non innalzare la soglia necessaria a celebrare gare e licitazioni. Ma adesso che tutti i dipendenti tirano un bel sospiro di sollievo, per essere tornati o stare per tornare nei propri uffici, tirati a lucido con infissi e suppellettili ultramoderni, c’è davvero poca voglia di far di conto e capire se ci sono stati o meno sperperi o spese superflue….

 

Francesco De Martino 


Pubblicato il 16 Ottobre 2013

Articoli Correlati

Pulsante per tornare all'inizio