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Adisu, top-secret i provvedimenti sul personale

Altro che trasparenza: quando si tratta di provvedimenti riguardanti assunzioni, incarichi e promozioni di cui beneficiano funzionari, dirigenti e dipendenti, il silenzio regna sovrano, nella Puglia migliore di Nichi Vendola, Nicola Fratoianni e Alba Sasso. Ma andiamo subito ai fatti. Alcuni giorni fa l’Unione Generale del Lavoro/Autonomie pugliese ha presentato un lungo e dettagliato ricorso in via gerarchica alla Presidenza del Consiglio Regionale (ai sensi della Legge Regionale sulla Trasparenza) contro il ‘silenzio-rigetto’ opposto dalla dirigenza dell’Agenzia per gli Studi Universitari della Puglia (Adisu) sull’accesso agli atti riguardanti importanti determinazioni. Gli atti che qualcuno all’Adisu vorrebbe tenere secretati riguardano atti, provvedimenti e decisioni assunte su concorsi, utilizzo di personale, assunzioni, attribuzioni di progressioni economiche, ma anche autorizzazioni al lavoro straordinario, revoca di incarichi dirigenziali, assunzioni di nuovi dirigenti, costituzione di nuovi uffici e, non poteva mancare, stabilizzazioni di personale precario. “”Tutti atti che riguardano la fase iniziale delle attività dell’Adisu Puglia, caratterizzata da eventi che fanno ancora discutere: una controversa contrattazione decentrata 2010, che ha distribuito al personale collocato nelle fasce più basse meno della metà della produttività percepita negli anni precedenti; gravi sperequazioni ai danni della maggior parte dei dipendenti; l’assoluta mancanza di trasparenza negli atti amministrativi””, chiarisce a denti stretti il segretario Ugl, Pasquale Angelillo, deciso ad andare fino in fondo. E infatti pochi giorni fa, precisamente il 4 maggio, accogliendo il ricorso presentato dall’Ugl, la Presidenza del Consiglio Regionale ha ordinato all’Adisu di mostrare i documenti richiesti. Ma dagli uffici Adisu di via Fortunato, almeno fino a oggi, nessuno ha ottemperato a quanto disposto dal Presidente del Consiglio Onofrio Introna, a capo del supremo organo di garanzia della Regione Puglia. Mettendo in atto, per non usare termini ancora più pesanti, una vera e propria insubordinazione istituzionale, come hanno chiarito gli stessi sindacati. Che censurano senza complimenti l’operato di un’agenzia regionale pugliese che, evidentemente, ha davvero parecchie cose da nascondere. “”La visione di questa dirigenza Adisu, palesemente miope e contraria ai lavoratori, l’accesso agli atti impedito sistematicamente, l’assenza di risposte, i diritti negati ai lavoratori, la noncuranza delle richieste dei dipendenti costituiscono un atteggiamento irrispettoso e irriguardoso sul piano dei rapporti sindacali, che alimenta dubbi e preoccupazioni””, si legge nell’ultimo comunicato Ugl. E allora, perché i vertici dell’Agenzia che dovrebbe tutelare il Diritto Universitario allo Studio non intende assolutamente tirar fuori dagli armadi gli atti richiesti? Per quale motivo si oppongono anche all’Ufficio di Presidenza del Consiglio Regionale dichiarando, a parole, di essere disponibili a mostrare solo gli atti amministrativi definiti tali dall’interpretazione che essi stessi danno, piegando la giurisprudenza alla convenienza del momento? Sta di fatto che a distanza di alcuni mesi e successivamente al dispositivo dell’Ufficio di Presidenza del Consiglio Regionale del 4 maggio scorso, ad oggi, dei documenti non si vede neanche l’ombra, neppure di quelli per i quali non si oppone il segreto. “Non rimane che auspicare, da parte del governatore Nichi Vendola, la revoca immediata degli incarichi a suo tempo conferiti al presidente del consiglio di amministrazione dell’A.DI.S.U. Puglia, avvocato Ettore Sbarra, e al direttore generale dell’Agenzia, dott. Crescenzo Marino, coautori di un comportamento deplorevole e sconsiderato e che potremmo qualificare di inusitata insubordinazione verso il più importante Organo regionale di garanzia istituzionale”, dichiara il dott. Pasquale Angelillo, commissario regionale Ugl. E per far capire che fanno sul serio, il sindacato avverte che domani mattina,  dalle dieci a mezzogiorno, davanti alla sede centrale A.DI.S.U. di Via G. Fortunato, a Bari, si svolgerà un’assemblea dei dipendenti, provenienti anche dalle sedi periferiche, articolata in un ‘sit-in’ allo scopo di discutere le questioni afferenti il personale.
 
Francesco De Martino
 
 
 
 
 
 
 
 


Pubblicato il 18 Maggio 2011

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