Cultura e Spettacoli

Admira e Bosko: fatale e tenera posa

Ogni testo teatrale prevede in prima pagina la lista dei personaggi. La lista che riguarda Romeo e Giulietta contempla all’ultimo posto i cittadini di Verona. Che quest’opera venga portata sul grande schermo o a teatro, ci si dimentica che alle spalle dei due innamorati si colloca e si muove una comunità. Di essa invece si ricorda Davide Bombana nel suo ‘Romeo e Giulietta, che la Compagnia  Junior Balletto di ToscanA ha messo in scena la settimana scorsa al Nuovo Abeliano in occasione di DanzABari. Quella pensata da Bombana è una massa compatta come un gregge e omologata: uomini e donne vestono tutti un severo e buio completo giacca/pantaloni. Una massa che, pur restando sullo sfondo, si fa sentire, parteggia, salvo nei momenti topici voltare le spalle ai protagonisti. Un gesto, quest’ultimo, che segnala la più infingarda presa di posizione : Io non c’ero e se c’ero non ho visto, non ho sentito…. Su questo sfondo omertoso si snoda la nota vicenda che Bombana racconta con calore, ma senza sfarzo : i colori sono spenti e la sensualità (tranne che nella bellissima scena dell’amplesso) appare appiattita. Evidente l’intento di rinunziare  ad ogni prevedibile seduzione per mettere in evidenza l’assenza di collocazione storica e geografica della più nota e sfortunata storia d’amore. Ciò viene particolarmente sottolineato attraverso un esplicito richiamo al dramma di Admira Ismic e Bosko Brkic, i due giovani innamorati di Sarajevo (lei musulmana, lui serbo) che un cecchino freddò sul ponte di Vrbana mentre cercavano di fuggivano dall’inferno di quella città martoriata dalla guerra civile. I due poveri corpi, irrigiditi nell’ultimo abbraccio, rimasero così per otto giorni, tempo necessario perché i contendenti, raggiunta una tregua, ne consentissero la rimozione (e il lavoro di Bombana si apre e si chiude con lui e lei accasciati nella stessa fatale, eppure ancora tenerissima posa assunta da Admira e Bosko). Nel complesso, un allestimento pregno di passione e di rigore che mette in luce un ammirevole corpo di ballo, tenuto anche conto della giovanissima età degli interpreti. – Prossimo appuntamento DAB, giovedì 23 febbraio con ‘Progetto Fuga’, una coreografia di Fabrizio Delle Grazie che vede in scena la compagnia AltraDanza (Claudia Gesmundo, Marica Resta, Giulietta Sorino, Daniela Stea e Vera Stichi). Dalle note di regia : “Progetto Fuga nasce dall’intento di esprimere in chiave tragicomica e non giudicante  gli estremismi emotivi che nelle fasi di vita più  difficili pervadono ognuno di noi con sfumature ogni volta uniche e paradossali e che ci trasformano in esseri a volte ridicoli, altre volte ingestibili … esplosioni d’animo che accadono proprio in virtù del bisogno di fuga, non tanto intesa come personale esigenza di fuggire da qualcosa ma come sensazione forte e necessaria che qualcosa fugga da noi”.

Italo Interesse

 


Pubblicato il 7 Febbraio 2017

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