Cronaca

Aeroporti di Puglia: “Perché la Regione non ha informato gli altri soci?”

<<E’ inaccettabile che il destino di Aeroporti di Puglia – la più importante infrastruttura pugliese della mobilità- sia deciso dalla Regione Puglia in beata solitudine! Il Comune di Bari è socio dell’aeroporto e deve condividere le scelte strategiche sugli sviluppi futuri. Dopo troppe indiscrezioni giornalistiche (mai smentite), abbiamo deciso di presentare una risoluzione urgente, per dire no alla trasformazione del modello gestionale (cda); per dire no a incarichi assegnati a soggetti in chiaro conflitto di interessi (Onesti, presidente Trenitalia); per dire no ad alleanze con imprese concorrenti e competitors (Aeroporti di Napoli). E per scuotere il Sindaco Decaro, spesso assente e silente sui temi decisivi per la crescita e lo sviluppo di Bari nonchè dell’intera area metropolitana barese>>, attaccavano a testa bassa i due consiglieri comunali e metropolitani Giuseppe Carrieri e Fabio Romito. I quali, proprio l’inverno dell’anno scorso, non ci stavano alla modifica del modello di ‘governance’ di Aeroporti di Puglia e dei suoi assetti azionari, posseduti per il 99,9 per cento dalla Regione Puglia, ma nelle residua percentuale da Comune e Città Metropolitana di Bari. Ed è proprio agli altri componenti che i due consiglieri di Minoranza si appellavano, non essendo i loro organi politici e amministrativi informati dalla società guidata prima dall’ing. Di Paola e poi dall’ing Acierno. Come mai è accaduto tutto ciò, si chiedevano Romito e Carrieri, visto e considerato che Aeroporti di Puglia è una società partecipata del Comune e, seppure in minima parte, dalla Città Metropolitana che, in ogni caso, gestisce un’infrastruttura di trasporto strategica per lo sviluppo e la mobilità dalla Città di Bari? Insomma, prima ancora di registrare la mancata ricognizione delle società partecipate comunali, tra cui la stessa società di gestione aeroportuale, già si rivelava <oltremodo scorretto, istituzionalmente>, come scrivevano i due politici baresi il mancato coinvolgimento e la mancata informativa delle <rilevanti modifiche societarie>, elaborate autonomamente dal socio di maggioranza. E cioè dalla Regione Puglia), ritenuta la modifica che poi però non è stata approvata, dell’organo d’amministrazione della società (da amministratore unico a consiglio di amministrazione) potenzialmente lesiva dell’efficienza decisionale di Aeroporti di Puglia (diluendone le tempistiche). Sul banco degli accusati in ogni caso saliva ugualmente il presidente Aeroporti di Puglia di Tiziano Onesti (laziale, professore universitario, commercialista, sindaco di Ford Italia, componente cda Editoriale Espresso, presidente Trenitalia, eccetera) con una nomina assolutamente inopportuna in relazione ai “plurimi e gravosi incarichi già ricoperti e soprattutto potenzialmente in conflitto di interessi con Aeroporti di Puglia, essendo Trenitalia società esercente trasporto pubblico di merci e persone sull’intero territorio pugliese e quindi azienda chiaramente concorrente di ADP”. Ecco perché il Sindaco di Bari per tutelare gli interessi dei cittadini pugliesi dovrebbe partecipare “personalmente” alle assemblee AdP, guadagnando il tempo perduto sul fronte della ricognizione straordinaria delle società comunali, fissata per legge con delibera di consiglio da approvare entro il 30 settembre di ogni anno. E nel caso, ci sarebbe da considerare l’esercizio del diritto di prelazione del Comune di Bari nel caso di cessione –in qualunque modo e forma- di quote azionarie della Regione Puglia, o viceversa.

 

Antonio De Luigi


Pubblicato il 27 Settembre 2017

Articoli Correlati

Pulsante per tornare all'inizio