Cronaca

“Aeroporti di Puglia” potrebbe in parte o in toto diventare privata

La società per azioni “Aeroporti di Puglia”, partecipata quasi interamente della Regione con una quota di oltre il 90% del suo capitale, potrebbe passare in mani private se il governatore Emiliano decidesse di mettere sul mercato la maggioranza del pacchetto azionario in capo all’Ente proprietario. Infatti, l’ipotizzata privatizzazione di AdP è stata al centro di alcune audizioni che si sono svolte in mattinata (ndr – ieri per chi legge) nella II Commissione consigliare permanente della Regione Puglia, ovvero quella agli “Affari generali”, presieduta dal consigliere  di maggioranza Cosimo Borraccino di “Noi a Sinistra per la Puglia”. La decisione di ascoltare i vertici di AdP in merito alle future scelte gestionali era stata avanzata dal presidente Borraccino e pienamente condivisa da tutti gli altri componenti della Commissione che, in virtù della paventata privatizzazione dell’Azienda aeroportuale, ritengono necessario un preventivo confronto con la parte politica che attualmente ha responsabilità per l’Ente pubblico proprietario e, quindi, con l’intero Consiglio regionale. In apertura dei lavori, a titolo personale, il presidente Borraccino ha precisato che in questa fase è necessario capire le intenzioni della  Regione (che è la maggiore azionista) e se ci possano essere margini di espansione  per i voli civili nell’aeroporto di Grottaglie e nel “Gino Lisa” di Foggia. A fare chiarezza sul processo avviato è intervenuto il Capo di gabinetto del Presidente della Giunta regionale, Claudio Stefanazzi, che ha dichiarato la massima disponibilità del governo regionale ad aggiornare il Consiglio  sulle possibili ipotesi da adottare, per arrivare in seguito ad una condivisa decisione sul futuro di AdP. E questo dopo aver valutato attentamente le varie offerte che provengono dal mercato, alla luce della necessità di ripartire con la consapevolezza di completare l’opera di valorizzazione del capitale sociale dell’ente, garantendo anche le condizioni affinché gli indici di crescita finora raggiunti possano continuare anche nel momento in cui le risorse autonome regionali non siano più sufficienti allo scopo. Invece, per quello che attiene il futuro degli aeroporti di Grottaglie e Foggia, Stefanazzi ha chiarito che le infrastrutture non sono mai state escluse dal Piano di sviluppo aeroportuale pugliese e che si stanno definendo le disponibilità finanziarie che possano consentire a qualche operatore del trasporto aereo di approcciarsi alla rete pugliese logistica e dei servizi nel campo dei voli.  Il presidente del Cda di AdP, Tiziano Onesti, a sua volta ha parlato di “missione” importante della società, ribadendo la volontà di confrontarsi e mediare con la politica, nella consapevolezza che l’ultima parola sul futuro della partecipata spetta alla proprietà, ossa alla Regione Puglia. “Oggi – ha precisato Onesti – siamo nella fase della valutazione di tutte le opzioni esistenti sul mercato, siamo impresa e abbiamo tutti vincoli di bilancio, dobbiamo rispettare i nostri equilibri economici e finanziari nel rispetto delle regole che devono essere date da un legislatore sia europeo sia nazionale”. Infatti, ha proseguito il neo vertice di AdP, “A noi tocca fare le cose che servono a questa azienda nel rispetto della crescita sociale e non solo dei numeri”. In merito ad alcune istanze di chiarimento sul futuro degli aeroporti di Grottaglie e Foggia, sollevate nel corso del dibattito dai consiglieri Gatta (Forza Italia), De Leonardis (Alternativa Popolare), Liviano (Emiliano sindaco di Puglia)), Mazzarano (Partito democratico), Galante e Bozzetti (Movimento 5 Stelle) e dallo stesso presidente Borraccino, Onesti ha chiarito che la possibilità di rendere pienamente operative tali infrastrutture dipende soprattutto dalle compagnie aree che investono sulla base della commercializzazione del prodotto. In particolare, per quanto riguarda l’allungamento della pista dell’aeroporto di Foggia, ha informato i componenti della Commissione che è stata aggiudicata la gara, però manca ancora la quota di cofinanziamento vincolato alla soglia minima del 25%; mentre per l’aeroporto di Grottaglie il futuro sembra essere condizionato dalle scelte del Governo nazionale che intende verosimilmente destinarlo essenzialmente a servizio delle attività industriali presenti in loco (ndr – stabilimento Alenia, ecc.). Per la cronaca, riferiamo pure che alle audizioni in II Commissione hanno partecipato anche il direttore generale di Adp, Marco Franchini, la consigliera di amministrazione tarantina di Adp, Beatrice Lucarella, ed direttore amministrativo Patrizio Summa.  A margine delle audizioni dei vertici di AdP, il capogruppo del Pd alla Regione, Michele Mazzarano, dopo aver affermato che il sistema aeroportuale pugliese ha fatto passi da gigante nell’ultimo decennio, ha rilevato che “è bene tenere aperta una ricerca senza soluzioni preordinate e senza pregiudizi”, perché quando  si parla di AdP, e non solo, si dovrebbe anche “provare ad uscire dalla sindrome di una sorta di sensazionalismo legato al rapporto tra pubblico e privato, secondo cui si ritiene efficiente e sano ciò che è esclusivamente legato al controllo pubblico” in quanto ciò – sempre secondo Mazzarano – “è un retaggio ideologico” che non  appartiene a chi governa oggi la Puglia.  Dichiarazione, quest’ultima, non gradita dai rappresentanti del M5s che, a loro volta, con una nota hanno controbattuto a Mazzarano affermando: “Stupisce che il capogruppo del Pd definisca un retaggio ideologico l’efficienza del pubblico, giustificando in questo modo la privatizzazione di AdP”. Infatti, hanno proseguito i penta stellati, “a differenza della sinistra noi pensiamo che per la crescita della Puglia sia molto più utile lo sviluppo delle vocazioni territoriali, che poi attirerebbero le varie compagnie aeree”. Però, hanno sottolineato Marco Galante e Gianluca Bozzetti del M5s, “se il motivo della privatizzazione è il mercato siamo ancora più preoccupati per il destino degli aeroporti di Foggia e Grottaglie, che evidentemente non si sono sviluppati proprio perché il mercato non l’ha richiesto”. Per poi concludere: “ Riteniamo che le decisioni su AdP debbano essere prese per garantire collegamenti sempre più comodi e strategici per i pugliesi e i turisti e non certo in base alle logiche di mercato”. Quindi, secondo i rappresentanti pugliese del M5s, è chiara la volontà del Pd di andare verso la vendita di AdP anche se da decidere “in toto o sotto forma di messa in partecipazione”. Una decisione, questa, che i penta stellati pugliesi non riescono a comprendere, visti i numeri della società in costante crescita e, soprattutto perché si vuol vendere una delle poche società partecipate che funziona. Un interrogativo, quest’ultimo, a cui i contribuenti pugliesi si augurano che gli attuali vertici del governo regionale diano una plausibile risposta, non solo di natura politica ma anche economica, qualora tale scelta dovesse essere messa concretamente in atto.

 

Giuseppe Palella


Pubblicato il 25 Maggio 2017

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