Aeroporto di Bari: con la nuova azienda, peggiorano le condizioni dei ‘vigilantes’
E’ da più di un anno che si trascina la protesta dei ‘vigilantes’ all’aeroporto di Bari, con la solita, maledetta storia di stipendi pagati in ritardo, turni di lavoro massacranti, mancato versamento dei contributi. A marzo 2018 sventolavano le bandiere dei sindacati al ‘Karol Wojtyla: “L’azienda che gestisce gli aeroporti civili in Puglia non rispetta il termine di pagamento delle retribuzioni – spiegava Marco Dell’Anna, segretario dell’Unione Italiana Lavoratori Turismo Commercio e Servizi – non versando per tempo le quote al fondo di assistenza sanitaria integrativa, ma anche spostando senza preavviso il personale sui servizi esterni all’aeroporto in misura superiore ai limiti previsti dal contratto integrativo territoriale”. Insomma, tanti i problemi denunciati dai rappresentanti dei lavoratori all’aeroporto del capoluogo, sia per quanto riguarda la gestione dei turni prolungati oltre l’orario di lavoro che di rispetto del riposo tra la fine di un turno e l’inizio del successivo. Parliamo di lavoratori che svolgono mansioni e servizi assai delicati, costretti per motivi di servizio a mantenere un altissimo livello di attenzione in tutte le procedure di cui si occupano. Ma nonostante tutto, da un anno a questa parte, la vertenza non sembra abbia avuto sbocchi positivi, tanto che per tutelare il personale di vigilanza e sicurezza dei passeggeri al servizio di Aeroporti di Puglia – latori in alcuni casi costretto a turni massacranti anche di dodici ore continuative e la sicurezza dei passeggeri- si sono mossi i consiglieri regionali di Minoranza. Infatti sono stati i consiglieri del Movimento 5 Stelle Antonella Laricchia e Gianluca Bozzetti a porre le nuove basi per il rispetto nel prossimo contratto d’appalto e delle clausole di salvaguardia atte a garantire “”migliori condizioni lavorative”. In ballo il contratto collettivo nazionale della vigilanza privata, scaduto nel 2015, con la nuova disciplina degli orari di lavoro, adesso al tavolo della vertenza con la richiesta di convocazione in audizione in VI Commissione di Securpol e Inail, dopo le audizioni a via Gentile delle sigle sindacali, del Security Manager di Aeroporti di Puglia, Giuseppe Costadura e del direttore generale Marco Catamerò, sempre sulle problematiche dei lavoratori della vigilanza. I sindacati, in diverse occasioni, hanno dichiarato lo stato di agitazione e il blocco delle prestazioni di lavoro straordinario per tutto il personale operante presso la Securpol , impresa che svolge i servizi di controlli di sicurezza per Aeroporti di Puglia. “Abbiamo appreso – hanno spiegato ieri i consiglieri di Minoranza – dai rappresentanti di AdP, che negli ultimi cinque anni si sono svolte due ispezioni da parte dell’Ispettorato del Lavoro che, pare, non abbia rilevato alcunché. Tuttavia non possiamo accontentarci, visto che i lavoratori ci hanno segnalato un peggioramento della condizione lavorativa soprattutto dopo la recente acquisizione della Securpol da parte della Cosmopol: dall’eccessivo uso dello strumento del lavoro straordinario, all’incuria relativa alla distribuzione delle divise, fino a negare gran parte di quanto sancito dal Contratto Collettivo per quanto riguarda godimento di ferie e permessi non fruiti”. Aeroporti di Puglia pare abbia manifestato interesse rispetto alle esigenze dei lavoratori, pur sottolineando che essendo Adp stazione appaltante, non esistono elementi per intervenire se non quelli del controllo della corretta applicazione delle norme contrattuali. “Continueremo a seguire la vicenda – concludono Laricchia e Bozzetti – facendoci portatori delle istanze dei lavoratori. Nel prossimo contratto le cose dovranno cambiare”.
Francesco De Martino
Pubblicato il 22 Giugno 2019