Cronaca

Agenzia Irrigui e Forestali: davvero troppo esose quelle verifiche sanitarie

Continua l’analisi-analitica delle spese dell’Agenzia Regionale Irrigui e Forestali per capire, stavolta, quanto costa assolvere alla vigilanza sanitaria. Abbiamo già appurato in passato, spulciando le determinazioni dirigenziali degli ultimi mesi, che gli incarichi si danno in base alla collocazione geografia e requisito privilegiato, non ci vuol molto a capirlo, è essere salentini. Senza nulla togliere alla professionalità di chi, prima di essere consulente e specialista per conto dell’Arif, svolge la sua attività di direttore responsabile presso l’ospedale Galateo in Santa Cesaria Terme, regolarmente iscritto all’albo dei medici del lavoro, ha già prestato questo servizio per altri comuni del Salento, quest’anno il professionista dovrebbe aver accettato solo l’incarico dall’ARIF. Perché? Lo deduciamo dal fatto che la fattura n.3 del 5/10/2012 così come la 1 del 4/6/2012 sono state emesse a carico dell’ARIF e presumiamo anche la n. 2, che dovrebbe essere stata emessa a fronte di un rimborso spese chilometrico. Quello che incuriosisce parecchio sono gli importi dell’affidamento: non è possibile pagare il triplo di quella che è la tariffa offerta dalle altre organizzazioni che offrono lo stesso servizio, peraltro il numero dei dipendenti dell’agenzia è tale che non può un singolo professionista assolvere all’incarico prova ne sia che a distanza di quasi un anno dall’incarico dovrebbero essere stati visitati solo 956 lavoratori, meno di un quarto della forza lavoro dell’agenzia (lo deduciamo dalle competenze fatturate ad oggi pari ad 81.260,00 euro, importo esattamente divisibile per 85,00 euro, cioè quanto paghiamo al medico per ogni visita) di fatto sicuramente non è stato sottoposto a visita medica tutto il personale impiegatizio. Anche se non conosciamo esattamente il numero dei dipendenti ARIF dal momento che per scelta sul libro unico del lavoro non sono stati mai riportati i lavoratori in forza dell’Agenzia diretta dall’ex consigliere regionale Giuseppe Maria Taurino, assunti tramite agenzia di lavoro interinale, anch’essi soggetti a visita medica, preoccupa il rischio di questo passo di sforare dall’importo previsto per questo capitolo di spesa, pari a 130mila euro. Purtroppo non sappiamo quanto ci sono costate le due aiutanti del medico assunte a tempo determinato (vi rammentiamo l’ostetrica) in oltre siamo rimasti stupiti dalla determina 288 del 05/09/2012 con cui si liquidano al dottor Montuori 868,00 euro a titolo di rimborso chilometrico riferito a sette percorrenze, questo ci dice che gli altri viaggi compiuti dal medico per svolgere l’incarico sono stati effettuati con i mezzi messi a disposizione dell’agenzia (pertanto a carico dei contribuenti pugliesi) purtroppo anche questo costo non lo possiamo quantificare. Sappiamo inoltre che i controlli diagnostici sono stati prestati presso il policlinico di Bari, anche di questi si dovrebbe far carico il povero contribuente pugliese? Non s’è capito ancora bene, anche se la determinazione con cui si è affidato l’incarico al dr. Montuori, spiega chiaramente “visite mediche, analisi, controllo medico fiscale”. Di tutte le segnalazioni di sprechi denunciate nel corso dell’anno appena trascorso da questo giornale, riguardanti diverse agenzie regionali ed in particolare l’ARIF, bisognerebbe pretendere una risposta direttamente al governatore Vendola, come hanno già tentato di fare in passato diversi consiglieri di Minoranza. Una tra tutte le richieste ignorate, l’elenco di tutti i lavoratori assunti a mezzo agenzia di lavoro interinale, e l’elenco dei lavoratori ex SMA stabilizzati e da stabilizzare. Solo in questo modo potranno essere eliminati tutti i dubbi circa l’inserimento dei figli dei funzionari, e degli amici. <>, si sfoga un imprenditore che prima lavorava con l’ARIF ed ora è stato tagliato fuori –guarda caso- da un’azienda leccese che avrebbe vinto l’appalto senza possedere i requisiti imposti dal relativo bando. <>, ironizza, ma non troppo, chi è stufo di leggere sui giornali che un’agenzia regionale impegnata nella lotta a incendi e tutela dell’ambiente –almeno sulla carta…- spende quattrini pubblici per foraggiare qualche mercatino di libri nel Salento o la sagra del carciofo, a Brindisi…

Francesco De Martino


Pubblicato il 8 Febbraio 2013

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