Cronaca

Agostino Sibillo: l’ideatore del Cloud Computing System e di Spychatter al Marco Polo

Una giornata davvero straordinaria all’IISS “Marco Polo” di Bari durante la quale gli alunni delle quinte classi hanno avuto modo di interagire con Agostino Sibillo.

A lui si deve l’invenzione del “Cloud Computing System”, cioè il sistema rivoluzionario che permette di archiviare dati su un server remoto attraverso un qualsiasi device. Questo sistema è utilizzato da servizi come Google Drive, Amazon Cloud, e DropBox. Di recente ha lanciato negli USA, una nuova app con la quale si riesce a “blindare” la riservatezza delle comunicazioni internet: “Spychatter”.

La Dirigente Scolastica, Prof.ssa Rosa Scarcia, è stata lieta di presentare questo eccellente ricercatore agli alunni delle quinte classi presenti nell’Auditorium dell’istituto, sottolineando il grande valore di quest’uomo che ha fatto dell’innovazione la sua forza in Italia e in tutto il mondo. Egli rappresenta pertanto un ottimo esempio per gli studenti che hanno potuto dialogare con lui di economia dell’innovazione e sicurezza informatica e che hanno potuto trarre spunti per nuovi percorsi di orientamento al futuro.

La Preside ha voluto sottolineare ai ragazzi la necessità di “proteggere” i dati che ogni giorno essi immettono nella Rete, dati che nel momento stesso in cui vengono divulgati sono già alla mercé di tutti.

“Nessuno si rende conto della continua violazione della privacy a cui siamo ormai assoggettati. Ogni volta che utilizziamo la Rete, tutte le volte che accediamo ai vari social, siamo spiati e perdiamo la nostra riservatezza. Ben vengano innovazioni come Spychatter, che nascono con l’intento di proteggere la nostra privacy”.

La Prof.ssa Francesca Longo, moderatrice dell’incontro, ha introdotto Agostino Sibillo chiedendogli di spiegare agli alunni il motivo per cui ha cominciato ad occuparsi di sicurezza dei dati.

L’inventore di Spychatter ha dichiarato: “È il mio sogno più grande, il sogno di veder Internet non più come un giocattolo che in pochi grandi colossi usano per arricchirsi alle spalle della gente, ma un luogo dove tutti noi possiamo essere sicuri. La sicurezza deriva dalla riservatezza. Riservatezza dei dati personali, delle email, delle conversazioni e degli allegati alle nostre email. Oggi abbiamo un sistema informatico basato sul Cloud Computing System che purtroppo non è stato usato nel modo in cui lo avevo progettato e brevettato anni fa. Oggi ogni allegato email, ogni singola ricerca che la gente effettua nei browsers ed ogni messaggio sono oggetto di attenzione e spionaggio a fini pubblicitari (e non solo) da parte dei grandi colossi informatici. Quando inventai e diedi in licenza il Cloud a queste grandi compagnie, ottenni ‘verbalmente’ il loro impegno a proteggere la privacy delle conversazioni e dei contenuti di ogni utente. Purtroppo le cose non andarono così come promesso. Con Spychatter andremo a ribaltare questo sistema perverso. Il cloud con noi è impenetrabile ed inattaccabile- ha dichiarato Sibillo”.

Agostino Sibillo ha in seguito spiegato agli alunni che il futuro dell’informatica deve essere rappresentato dai quantum computer (computer quantistici) che utilizzano i principi della fisica quantistica, consistente nella replica in natura di tutto ciò che noi facciamo ogni giorno. Tali computer hanno dei qubit grandi quanto un virus che hanno una potenza inimmaginabile.

“Voi di sicuro vi starete chiedendo perché non si investe nella produzione di un computer quantistico. Come ha già detto la vostra Preside mentre voi inserite i vostri dati, c’è già qualcuno che vi spia. Le informazioni sono prese e vendute a chi è interessato. C’è qualcuno che fa una montagna di soldi su di voi e su tutto ciò che voi condividete su Internet. Internet è oggi un agglomerato di monopoli che non fanno bene al progresso dell’informatica e della scienza. Pertanto non si creano questi computer perché questi monopoli non vogliono perdere il loro potere. Nessuno accederebbe più ai servizi cloud online e si creerebbe una nuova era all’interno del settore informatico. Un’era che nessuno vuole. Da parte mia sto cercando di scardinare questo sistema creando un qualcosa che possa permetterci di salvaguardare i nostri dati. Ho deciso di dire basta. Ho desiderato creare un sistema in cui le nostre informazioni divengano subito sabbia e si disperdano non diventando più fruibili. Voglio chiudere il cloud attraverso un algoritmo che scomponga le cose – ha dichiarato Sibillo”.

È poi toccato agli alunni rivolgere delle domande a questo grande scienziato.

–                 Quale è stata la scintilla che l’ha condotta verso l’informatica nonostante lei avesse già una laurea in Giurisprudenza?

Noi italiani abbiamo la capacità di essere critici e di pensare. Ho conseguito una Laurea che prevedeva solo l’applicazione delle leggi e delle norme già preesistenti. Quando sono andato negli Usa ho iniziato a pensare, mi sono posto delle domande che gli americani non si sono mai posti. Ho deciso di cambiare e di cominciare e ho avuto voglia di fare qualcosa di diverso da ciò che esisteva già. Ho cominciato creando i cloud, per far trasmigrare i dati da una parte all’altra.

–                 Con l’aumento dei nuovi metodi di archiviazione la memoria umana è stata sostituita da quella elettronica. Lei pensa che questo possa irrimediabilmente distruggere il nostro cervello?

Tutto ciò non è completamente vero. Il nostro cervello è così malleabile che riesce ad adattarsi a situazioni e a contesti differenti. Non è vero che si diventa scemi. Pur essendo la nostra memoria caratterizzata da connessioni chimiche non è detto che l’uso del computer possa avere delle conseguenze negative, Un computer non fa diventare scemi se si fa un utilizzo corretto e controllato.

                 Perché lei ha deciso di sviluppare questi sistemi in Europa e non in Italia?

In Italia nel XV secolo vi è stata l’invenzione dei brevetti che riconoscono una paternità assoluta sulle invenzioni. Tuttavia se io dovessi brevettare una mia invenzione e qualcuno dovesse rubarmela, la legislazione esistente nel nostro Paese ci impiegherebbe una decina di anni per farmi ottenere ragione. In Italia esistono grossi limii rappresentati dai tempi interminabili della giustizia e dalla mancata esistenza di una tutela dei brevetti. In America i brevetti sono importantissimi. Il giudice blocca tutto entro 48 ore. L’America ha sviluppato intorno ai brevetti un mondo che qui in Italia non si può neanche immaginare.

–                 Il brevetto costa di più in Italia o negli Usa?

Il costo del brevetto è superiore in America e per richiederlo è necessario possedere una conoscenza specialistica in materia, conoscenza che di solito viene offerta da esperti del settore. Questo comporta il sostenimento di costi elevatissimi che diviene un grosso ostacolo. Per sopperire tale limite vi sono delle società che subentrano e aiutano i richiedenti nel caso in cui a loro dovesse piacere l’idea e il prototipo che si intende brevettare.

–                 Cosa si intende per economia dell’innovazione?

L’Innovation economy studia tutti i processi innovativi all’interno del tessuto economico di una nazione. Permette di guardare avanti nel futuro e di osservare come si comportano i nostri competitors

–                 Bloccare la diffusione dei nostri dati sulla Rete che conseguenze avrebbe?

Oggi siamo solo delle cavie per la Rete. Eliminare il processo di diffusione dei nostri dati su Internet ci consentirebbe di diventarne i soggetti e non dei semplici oggetti. Ci riapproprieremmo della nostra identità.

–                 Quale sistema scolastico preferisce, quello italiano o quello americano?

Preferisco il sistema scolastico italiano perché insegna agli alunni a pensare. Negli altri Paesi ciò non avviene perché si è sacrificata la capacità di ragionamento.

–                 In cosa consiste Spychatter?

Spychatter in breve è un metodo per messaggiare che vi permette di tutelare la vostra privacy in modo totale. Tutto ciò che vi riguarda vi deve tornare indietro. E chi vuole utilizzarlo vi deve pagare.

                 Lei come si reputa, un creatore, un rivoluzionario o qualcuno che vuole semplicemente migliorare la vita dell’uomo?

Non so ancora cosa sono. Non mi sono ancora scoperto. Mi ritengo forse solo un semplice osservatore dei fenomeni che da soli già avvengono in natura. Penso però che l’innovazione non deve essere moda, ma soltanto un qualcosa che deve rendere più semplice la vita di un uomo. Bisogna sempre cercare di investire al meglio il proprio tempo e io questo faccio.

Sibillo ha voluto congedarsi dagli alunni incitandoli a dare il meglio di se stessi: “Ragazzi voglio salutarvi lanciandovi una piccola sfida. Voglio inserire delle domande nei vostri cervelli e voglio spingervi a cercare il modo per avere successo oggi? Non per fare soldi, ma per avere successo. Il mio suggerimento è convincervi a fare qualcosa di unico e di diverso”.

Marina Basile


Pubblicato il 3 Ottobre 2017

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