Ah, cozze maledette! disse il povero Cassano
Sessantotto anni fa, a Chiavari, ad appena ventotto anni si spegneva un calciatore della Sampdoria, Luigi Cassano. Era nato il 26 marzo 1920 a Litta Parodi, una frazione di Alessandria. Cassano si spense a neanche un mese di distanza dalla sua ultima partita, quella disputata a Bari l’11 gennaio 1948, vinta dai blucerchiati per 2-0. Al rientro in società, Cassano cominciò a stare male. Gli sbagliarono la diagnosi e lo curarono male. Troppo tardi i medici capirono che quello era tifo. Il sito 100annidi cuoregranata.it (Cassano vestì la maglia del Torino trentanove volte tra il ’42 e il ’44, fregiandosi anche di uno scudetto e di una Coppa Italia) riporta una notizia sconcertante : La sua morte avvenne “per un attacco di tifo che fece seguito a un’infezione da cozze avariate ingerite durante la trasferta di Bari”… Qualcosa non torna. Cassano fu il solo a consumare cozze (presumibilmente crude) nel ristorante dove cenò, o pranzò, la squadra ligure? In un ristorante degno di questo nome non ci si gioca il nome, specie al cospetto di ‘forestieri’, con una partita di merce scaduta. Queste cose potevano accadere nelle bettole del dopoguerra, magari quando di mezzo era un oste meschino e invelenito per la sconfitta casalinga dei biancorossi (in questo caso l’infezione sarebbe avvenuta nella cena del dopopartita). E comunque anche in tempi di ristrettezze una squadra di serie A, e del blasone di una Sampdoria, non poteva abbassarsi a un locale infimo. Si può allora considerare un’altra strada : Cassano, ancora una volta da solo, consumò quei mitili nel luogo di Bari che detiene il record mondiale dei casi di tifo, paratifo ed epatite virale : ‘nderr a la lanz. Resta da spiegare come questo calciatore abbia potuto trovarsi in un luogo così noto ai baresi e tanto sconosciuto oltre le porte della città. Il suo cognome però offre una traccia : non è Cassano uno dei cognomi più diffusi nel capoluogo? Che la famiglia del nostro Luigi fosse originaria di Bari? Forse Cassano aveva parenti qui. Una volta arrivato a Bari è possibile che sia stato ‘preso in consegna’ da amici di famiglia e condotto ad una rimpatriata : Una visita a San Nicola, una passeggiata sulla Muraglia… infine birra, provolone e cozze a ‘nderr a la lanz… Povero Cassano. Luigi Cassano vestì anche la maglia del Liguria, del Napoli, dell’Alessandria (con cui vinse il campionato di serie B ‘45/’46) e della Lazio : complessivamente, 112 presenze in serie A. Dopo la sua morte, la Sampdoria gli dedicò la “Coppa Cassano”, competizione con cadenza annuale che consisteva in una sfida contro i concittadini del Genoa. Il torneo non superò le cinque edizioni. La prima sfida si tenne il 12 settembre 1948 e vide la vittoria dei rossoblu per 5-2; le successive tre si conclusero con pareggi, mentre l’ultima edizione, disputata il 7 settembre 1952, fu vinta dai genoani per 3-2. Nell’immagine, con la divisa della Lazio, campionato ‘46/’47, Luigi Cassano è il primo in piedi a sinistra.
Italo Interesse
Pubblicato il 5 Febbraio 2016