Cronaca

Al Comune di Bari riponiamo gli scatti della vergogna

Complimenti al nostro primo cittadino,abbiamo scoperto un’altra sua qualità. Oltre ad avere l’animo filantropico, come più volte evidenziato in nostri precedenti articoli  , il giovane ingegnere Antonio Decaro ha pure la forza di indignarsi. Alcuni giorni orsono  il Sindaco di Bari,armato di macchina fotografica, si è preso  la briga di immortalare in pieno centro cittadino un’auto  parcheggiata all’interno delle strisce gialle di pertinenza dell’Amiu , con  il relativo cassonetto dell’immondizia spostato dall’incivile automobilista di turno proprio sull’accesso di uno scivolo per disabili. Una condotta ” politicamente scorretta ” (oltre che un’infrazione al codice della strada) che cozza con il progetto ” Bariperbene”, fortemente voluto dallo stesso Decaro. Le  foto, manco a dirlo, sono state immediatamente postate sulla pagina Facebook del Sindaco , ed omaggiate con una pletora di commenti zuccherosi. Il troglodita metropolitano che ha osato parcheggiare in modo così scorretto si è meritato (giustamente) dal Sindaco il titolo di “cittadino irrispettoso della settimana”. Fin qui tutto bello e civile, degno dei buoni sentimenti del Libro Cuore. Quel cassonetto spostato sullo scivolo per disabili grida vendetta ed indignazione,e tanta insensibilità e inciviltà non può essere tollerata, sopratutto se colpisce persone diversamente abili.  “Se non puntiamo tutti il dito contro comportamenti come questo, questa città non migliorerà mai” , dice testualmente Antonio Decaro con le dure parole postate a corredo delle foto sul suo profilo Facebook. Peccato, però ,che lo stesso Sindaco di Bari , del quale si comincia ad avere l’impressione che abbia ereditato  dal suo illustre predecessore oltre che il più alto scranno cittadino anche la  famigerata “ars paraculandi”, ignori  ben altre indecenze perpetrate ai danni dei cittadini disabili, più volte segnalate e denunciate da nostro giornale. La foto che riproponiamo è stata scattata lo scorso 15 gennaio e ritrae un palo della segnaletica infisso proprio al centro di uno scivolo per portatori di handicap , con l’aggravante che i lavori di ristrutturazione su quel tratto di lungomare a sud di Bari sono stati appena ultimati. Come più volte segnalato, non trattasi di un caso isolato. Sempre sul lungomare barese, in direzioni San Giorgio, si possono “ammirare” altre simili e fantasiose installazioni; il caso più eclatante riguarda un grosso  palo della luce posizionato sempre  nel bel mezzo di uno scivolo per disabili. L’opera può essere “ammirata” all’ingresso di uno dei pochi ristoranti presenti sul lato mare sempre in direzione sud. Avevamo invitato il primo cittadino a rendersi personalmente conto di codeste opere “futuristiche”, magari mettendosi in sella ad una bicicletta, visto che della mobilità ecologica ne ha fatto un cavallo di battaglia per la sua elezione. Abbia Decaro la forza di indignarsi anche per queste cose, che a nostro avviso sono ben più gravi della pur stigmatizzabile condotta di un automobilista che, esasperato per la lunga ricerca di parcheggio, sposta incivilmente un cassonetto dove non dovrebbe.  Quanto poi alla presenza dei contenitori per la raccolta differenziata su aree di sosta dedicate ai disabili ,invitiamo nuovamente il Sindaco ed il presidente dell’Amiu a rileggersi un nostro articolo pubblicato lo scorso 27 ottobre per rendersi conto che alle volte la responsabilità non è sempre ascrivibile all’ignobile automobilista barese, ma spesso ad alcuni operatori ecologici  che , con malagrazia, dopo aver  svuotato i cassonetti continuano a  scaraventarli lì dove   non dovrebbero essere parcheggiati. E non ci risulta nemmeno  che i solerti vigili urbani abbiano mai elevato contravvenzioni all’azienda della nettezza urbana . Ma tornando al casus belli che ha fatto indignare il primo cittadino , va detto che se è vero che il parcheggiatore  incivile di turno merita una giusta sanzione, anche chi è responsabile della incredibile e stolta infissione dei pali al centro dello scivolo per disabili  merita la gogna, essendo colpevole sia nei confronti, in primis, dei cittadini invalidi, che  dei contribuenti che versano fior di  tasse per quei lavori pubblici così maldestramente eseguiti., e dei quali si dovrebbe occupare la  magistratura contabile. Il Sindaco  abbia il coraggio  di indignarsi   anche  per la colpevole negligenza di quel dipendente o funzionario dell’assessorato ai lavori pubblici che si è macchiato di culpa in vigilando per non essersi avveduto dell’incredibile infissione dei pali,  e posti sul suo profilo Facebook anche le foto che lo ritraggono mentre in un gesto catartico prende il predetto (ir)responsabile meritatamente a calci nel sedere . Sindaco Decaro le garantiamo la prima pagina.

 

Piero Ferrarese


Pubblicato il 4 Febbraio 2015

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