Al Marinaio i nostri monumenti
A Taranto e Brindisi si levano omaggi (militari) alla sua figura, differenti quanto a collocazione, fattura e dimensioni
Si fa confusione a proposito degli omaggi eretti in Puglia in onore dei marinai della Regia Marina caduti in guerra. I monumenti sono due, uno a Taranto, l’altro a Brindisi. Al di là della palese diversità quanto a collocazione, fattura e dimensioni, a distinguere le due opere d’arte è la (appena) differente denominazione. Nel porto ionico, in Corso Due Mari, elegante e snello, fa bella mostra di sé il ‘Monumento al Marinaio’, mentre all’imboccatura del porto adriatico svetta massiccio ed imponente il ‘Monumento al Marinaio d’Italia’. Cominciamo dal primo (nell’immagine). Alta circa sette metri e realizzata in bronzo da Vittorio Di Cobertaldo, la scultura è lì dal 1974. A commissionarla fu l’ammiraglio Angelo Iachino, comandante della flotta di stanza a Taranto durante la seconda guerra mondiale. Veniamo ora a Brindisi. Il Monumento al Marinaio d’Italia avrebbe potuto sorgere a La Spezia come a Trieste, altre due importanti basi della Regia Marina. Alla fine a spuntarla fu Brindisi, per il peso avuto da questa città durante la Grande Guerra. Il Monumento brindisino consiste in una lineare struttura a forma di timone alta circa 53 metri realizzata per commemorare i circa 6.000 marinai italiani caduti in occasione della Grande Guerra. L’opera reca le firme dell’architetto Luigi Brunati e dello scultore Amerigo Bartoli. I lavori per la realizzazione durarono un anno, dal 28 ottobre 1932 all’ottobre del 1933, con un costo finale di 2.300.000 lire dell’epoca. L’inaugurazione avvenne il 4 novembre 1933. Il Monumento al Marinaio di Brindisi presenta alla base una cripta-sacrario a forma di scafo rovesciato e disegnato con archi a ogiva ; sull’altare è collocata la statua della Vergine ‘Stella del Mare’. Su marmi di colore nero negli archi ai lati dell’ingresso al Sacrario sono riportati i nomi dei marinai della Regia Marina Militare e della Regia Marina Mercantile caduti dall’Unità d’Italia sino alla data di inaugurazione del Monumento. Su altri quattro marmi bianchi posti sulle ultime quattro colonne del corridoio principale sono riportati i nominativi delle Medaglie d’Oro alla Memoria della Prima e della Seconda Guerra Mondiale : su marmi infissi negli archi che avvolgono l’altare sono incisi per tipo di unità i numeri dei marinai suddivisi per grado caduti nella seconda guerra mondiale. Sul lato del porto, a destra e a sinistra del timone, sono presenti alti muraglioni che riproducono le murate di una nave, accessibili da due ampie scale simmetriche che si inerpicano ai lati della cripta. Il monumento, gestito oggi dal comune di Brindisi, è visitabile ; vi si accede dal piazzale retrostante il porto, nel quartiere Casale. Dall’interno è possibile ascendere al punto più alto sia tramite una scala elicoidale, sia attraverso un ascensore. Dalla sommità del monumento la vista è vertiginosa.
Italo Interesse
Pubblicato il 7 Giugno 2023