Cronaca

Al parco contro le mafie il sindaco a ruota libera

Torna l’antimafia militante a Bari, come ai bei tempi delle marce di ‘Libera’ e don Ciotti e tra Sindaco e Presidente della Circoscrizione San Nicola-Murat è di nuovo battaglia. Ieri gli alunni delle scuole si sono riversati in massa all’evento di Radio Kreattiva. E il primo cittadino, come detto, ha attaccato Mario Ferorelli (quel ‘provolone’) e i ristoratori contrari alla chiusura del lungomare che “d’estate diventa la piazza principale dello spaccio”. Ma Emiliano non ha usato giri di parole e, nonostante il processo con l’accusa di diffamazione già in corso dinanzi al Giudice del Tribunale di Bari, ha detto che <…la migliore risposta al delitto Fiore è quella di andare a prendere a casa i responsabili di quell'omicidio>. Questa è la replica più efficace secondo lui, all’agguato che il 19 maggio scorso ha insanguinato il quartiere San Paolo, causando tre morti. L’intervento del primo cittadino è avvenuto proprio nell’ambito di quella lunga maratona antimafia di Radio Kreattiva di cui si diceva all’inizio, nel parco barese “Don Tonino Bello”, aperta in mattinata dall’intervento telefonico del procuratore Capo della Repubblica di Torino, Gian Carlo Caselli. Il quale si è soffermato sull’invio a Bari di quasi 150 uomini delle forze dell’ordine. “Tutte le carenze di organico sono una sottovalutazione del fenomeno mafioso a Bari”, ha continuato Emiliano, “il livello di guardia deve rimanere alto. Abbiamo un elenco di famiglie a rischio mafia ed è lì che vogliamo entrare per stanare il problema dall’interno”. Ma per il battagliero ex magistrato la vera ‘panacea’ sarebbe la chiusura al traffico nelle sere estive, per facilitare a poliziotti e carabinieri a tenere sotto scacco abusivi e teppisti. Un maggior controllo di un’area che inevitabilmente diventa zona franca per spaccio e malavita, ha spiegato Emiliano, <…finché il provolone del presidente Ferorelli non capirà che gli unici a protestare contro questa chiusura sono i ristoratori collusi con la mafia, e abbiamo le intercettazioni, non risolveremo il problema>. Il presidente della Circoscrizione Murat/San Nicola, ieri pomeriggio impegnato in un incontro culturale, cade dalle nuvole e per ora preferisce non replicare, visto che comunque sulle dichiarazioni di Emiliano sulle sue presunte collusioni c’è già un processo in corso. L’imperativo che è uscito dalla giornata di ieri che ha visto in campo tanti giovanissimi contro le mafie è che bisogna spezzare la rete di complicità tra criminalità grande e piccola, politica e istituzioni: , ha spiegato l’altro supermagistrato antimafia Giancarlo Caselli. E a Bari, ha assicurato il sindaco, le istituzioni sono al lavoro anche con . Chissà, se a Vitantonio Fiore, il giovane ammazzato per strada la settimana scorsa, avessero detto che esisteva un modo migliore di vivere, probabilmente non sarebbe finito crivellato dai proiettili di una mitraglietta. E qui che entra in gioco il ruolo dei genitori, della scuola e delle istituzioni, a Bari come dappertutto: anche con l’aiuto mamme che hanno voglia di liberare i loro figli dagli errori dei padri. Ma pewr fortuna il Sindaco di Bari è sempre al lavoro sul fronte antimafia, e da due anni sta cercando di spiegare alla città che è bene tenere chiuso il traffico sul lungomare –nonostante le proteste di ristoratori e politici irresponsabili- perché così, essendoci poca confusione e più ordine, è più facile per le forze dell’ordine tenere sotto controllo l’area. Infine la stoccata a <…quel provolone di Ferorelli, speriamo non mi quereli di nuovo lo capirà prima o poi questo meccanismo, oppure no? Quando lo capirà e mi darà anche il suo sostegno, noi avremo una città unita contro la mafia, ma lui vorrebbe fare il sindaco di Bari senza litigare con i clan, ma si sbaglia>. Poco ci manca, ma Emiliano la seconda denuncia sembra proprio averla cercata, anche se confrontarsi in tribunale tra diffamazioni e risarcimenti non serve certo a debellarla, la sempre più violenta e irrazionale mafia barese…

 

Antonio De Luigi


Pubblicato il 30 Maggio 2013

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