Cronaca

Al via il bando concorso per il “Parco della Giustizia” alle ex casermette

Tanto tuonò che…alla fine l’iter per la realizzazione degli edifici da destinare ad ospitare in via definitiva gli uffici giudiziari penali baresi (Procura, Tribunale penale e Corte d’Assise) è stato avviato. Infatti, a distanza di circa quant’anni da quando al Comune di Bari (era sindaco al suo primo mandato, 1981-85, il socialista Franco De Lucia) si cominciò a parlare della necessità di dotare il capoluogo di un secondo Palazzo di Giustizia, la fattibilità concreta di tale opera sembra finalmente prendere corpo con la pubblicazione ieri, da parte dell’Agenzia del Demanio, del bando concorso per la progettazione, in unico grado, sia dell’intero “Parco della Giustizia” che dovrebbe sorgere al quartiere Carrassi di Bari, sulle aree delle ex caserme Capozzi e Milano, sia per la progettazione definitiva del primo lotto per la realizzazione dell’immobile destinato ad ospitare Procura e Tribunale penale, la cui ultimazione dovrebbe avvenire entro la primavera del 2025. Il primo lotto comprende, inoltre, la realizzazione delle opere di urbanizzazione primaria dell’intero compendio, dell’intero parco a verde con le relative attrezzature, parcheggi e servizi ed i cui costi sarebbero coperti dall’importo di circa 95 milioni di euro già messi a disposizione del Ministero della Giustizia. Secondo quanto previsto nel bando concorso pubblicato ieri dall’Agenzia del Demanio, e offerte dovranno essere presentate entro il 9 maggio prossimo ed entro la fine del mese successivo dovrebbe essere anche proclamato il vincitore del concorso. A quest’ultimo, oltre al completamento del progetto di fattibilità tecnica ed economica per un importo pari a circa 3,1 milioni di euro, sarà affidata anche la progettazione definitiva del primo lotto funzionale per un importo di 2,3 milioni euro. Inoltre, – si legge nel bando – la stazione appaltante si riserva la facoltà di affidare al vincitore del concorso la progettazione definitiva dei lotti successivi, per un importo di 4,9 milioni. Su tutti gli importi va applicato un ribasso del 25%. Dopo la proclamazione del vincitore, prevista a fine giugno, i progettisti avranno 90 giorni per presentare il progetto definitivo del primo lotto. Nel bando è anche specificato che la realizzazione complessiva degli uffici giudiziari, su quasi 105 mila mq che ospiteranno 1.751 lavoratori tra magistrati, cancellieri e polizia giudiziaria, oltre a circa 36 mila mq di area a verde con piste ciclabili e servizi per il quartiere, costerà circa 256 milioni di euro, nel dettaglio così ripartiti:  5,2 milioni per le opere di urbanizzazione, 5,4 milioni per il parco attrezzato, 72 milioni per Tribunale penale e Procura, 62 milioni per Corte d’Appello e Procura generale, 63 milioni per il Tribunale civile, 24 milioni per Tribunale dei Minorenni e Procura minorile, 13 milioni per Giudice di Pace e 10 milioni per il Tribunale di Sorveglianza. Il sottosegretario barese alla Giustizia, l’on. Francesco Paolo Sisto (Fi), commentando la pubblicazione da parte dell’Agenzia del Demanio del bando per la progettazione del Parco della Giustizia di Bari, ha dichiarato: “Il bando per il concorso di progettazione è per tutti e sei i lotti, anche se quello esecutivo riguarderà per il momento solo il primo lotto e il parco”, per poi specificare che trattasi di “un’opera molto impegnativa”. “E’ previsto – ha proseguito Sisto – che a fine giugno vi sia la proclamazione del vincitore e subito dopo si potrà cominciare con la prima pietra di questa importante opera”, assicurando che “l’impegno di tutti sarà costante”, però “bisogna spingere perchè il cronoprogramma, cioè il completamento del primo lotto nei primi mesi del 2025, sia rispettato e che Bari entro quella data possa avere il nuovo Tribunale penale e Procura”. Intanto nell’attesa di avere la sede definitiva, i tecnici del Demanio insieme a  quelli del Ministero della Giustizia hanno effettuato, con la presenza del sottosegretario Sisto, un sopralluogo alla  nella seconda torre Telecom di Poggiofranco (alle spalle dell’edificio che attualmente ospita Procura e Tribunale), per stabilire se il canone di locazione chiesto dai proprietari dell’immobile sia congruo, poiché – come è noto – nelle more che venga portato a termine il primo lotto nell’area delle ex caserme Capozzi e Milano, il Ministero intende stipulare il contratto di locazione e iniziare progressivamente il trasloco di Procura e polizia giudiziaria, poi Corte di Assise e Tribunale di sorveglianza, nella seconda torre Telecom di via Saverio Diogardi. “Un passaggio indispensabile – ha commentato Sito – per avere un sollievo alle condizioni drammatiche della giustizia penale e quindi attendere con maggiore tranquillità il completamento del Parco della Giustizia”. In definitiva, per la risoluzione dei problemi dell’edilizia giudiziaria barese si sarebbe in dirittura di partenza anche se il traguardo finale, però, appare ancora molto lontano. Ma l’importante è partire effettivamente, perché in circa quarant’anni, a Bari, per l’edilizia giudiziaria ci sono state fin troppe false partenze.

 

Giuseppe Palella


Pubblicato il 8 Febbraio 2022

Articoli Correlati

Pulsante per tornare all'inizio