Alcune associazioni “confidano” in Babbo Natale per riqualificare il territoriodi Palese e Santo Spirito
Alcuni sodalizi associativi operanti nel territorio del V Municipio barese, costituito dalle ex frazioni di Palese e Santo Spirito, lo scorso mese di dicembre si sono “affidati” a Babbo Natale per i loro sogni e speranze sulla realtà cittadina in cui operano. Una “realtà” che, a loro stesso dire, è bisognevole di servizi, ma anche di opere e strutture di uso pubblico, come giardini e spazi per bambini e disabili, oltre che di interventi urgenti per eliminare o, quantomeno, ridurre il degrado urbano ivi presente. A confidare in Babbo Natale per i “desideri” di un’intera comunità, quella di Palese e Santo Spirito per l’appunto, sono il Comitato di quartiere della zona 167 di Palese e le Associazioni “Il lungomare che vorrei” ed “Europa” di Santo Spirito che, in una lettera simbolica con lo speciale destinatario, Babbo Natale per l’appunto, e resa pubblica attraverso una testa giornalistica cittadina on-line, hanno fatto sapere di sperare per il territorio del V Municipio in un futuro prossimo fatto di quartieri a misura di bambini e diversamente abili, spazi verdi, ambienti puliti, strutture sportive e culturali. E quindi, sostanzialmente, in una riqualificazione del proprio territori. Ma anche in più collegamenti con i mezzi di trasporto pubblico e maggiore partecipazione da parte delle istituzioni, che invece spesso “dimenticano che il V Municipio è parte del territorio barese, relegandolo a periferia”. E queste sono solo alcune delle richieste messe nero su bianco dal “Comitato 167” di Palese e dalle due associazioni di Santo Spirito, “Il lungomare che vorrei” e “Ascd Europa”. Infatti, proseguendo con le richieste, da Babbo Natale si vorrebbe quartieri più sicuri, perché in periferia i furti sono molto più presenti. Infatti, la richiesta è quella di maggiori controlli da parte delle Forze dell’ordine e che le telecamere promesse dal Comune di Bari arrivino quanto prima: “magari nel prossimo anno” – ha sottolineato il “Comitato 167” che, in particolare, spera anche di poter dare nuova vita alla zona in cui opera, non solo con opere di riqualificazione, tra cui il recupero funzionale della tensostruttura comunale di via Leonardo Del Turco, ma anche con maggiori collegamenti tra la zona 167 e le altre zone del V Municipio, oltre che con più verde, aree attrezzate con parchi gioco e financo “una biblioteca di quartiere” che è un progetto “purtroppo – a loro stesso dire – in stand-by” da parte del Comune, se non addirittura solo immaginario. A sognare un lungomare spettacolare con spiagge bellissime, rotonde sul mare e tanto verde e luoghi aggregativi e sportivi è invece l’associazione “Il lungomare che vorrei” che a Santo Spirito vorrebbe far “sparire i ruderi” presenti da decenni lungo la costa locale e le “inutili e pericolose fioriere” installate la scorsa estate dall’Amministrazione barese lungo tutto il tratto di lungomare Cristoforo Colombo, antistante il porto di Santo Spirito, oltre che vedersi trasformare detto porto “in una darsena con migliaia di barche protette da frangiflutti”. A chiedere a Babbo Natale “palestre, teatri, parchi e luoghi dove far crescere passioni, luoghi e spazi che mancano e che sarebbe bello invece ci fossero” è l’Ascd “Europa”, che tra i desiderata vorrebbe anche che nel territorio del V Municipio barese non ci fossero “più luoghi degradati e imbruttiti dall’incuria e dall’abbandono, luoghi da ripulire e abbellire solo in poche occasioni”. Insomma, a partire da subito, i mittenti di Palese e Santo Spirito della missiva pubblica a “Babbo Natale 2020” vorrebbero, “come tutte le altre associazioni e comitati presenti sul territorio, delle città e dei quartieri a misura di bambini, perché il futuro è loro, ma il presente è di tutti ed è un presente giusto e pieno di opportunità che vorremmo fosse garantito a tutti”. Fin qui i contenuti delle richieste. Non sappiamo, però, se almeno qualcuno dei “Babbo Natale” delle istituzionali abbia dato qualche risposta a tale missiva, visto che alcuni rappresentanti di queste stesse associazioni appena qualche settimana dopo la missiva natalizia, in prossimità dell’Epifania, intervenendo sul più importate quotidiano barese passavano dai desiderata che non si avverano a Palese e Santo Spirito ad una vera e propria “manna dal cielo” per un normalissimo servizio di raccolta differenziata “porta a porta” in essere da un paio di anni in questi. Allora, a chi non conosce effettivamente lo stato delle cose nelle ex frazioni a nord di Bari, risulterebbe forse difficile capire il senso di talune iniziative quantomeno contradditorie per i contenuti. Infatti, da un lato ci si rivolge a Babbo Natale, (noto figura dell’immaginario collettivo spesso invocata per evocare doni agognati da tempo, ma difficili da ottenere), dall’altro invece, a distanza di appena qualche giorno dalle lamentele e denunce, ci si entusiasma e quindi ci si complimenta con quella stessa Amministrazione comunale barese, che con Palese e Santo Spirito è spesso “avara” di servizi ed opere. Ma il verificarsi di sbalzi di umori così variabili talvolta è anche emblematico di una comunità che, piuttosto che organizzarsi per “autodeterminarsi”, preferisce affidarsi e sperare nel “Babbo Natale” di turno. Sapendo, ovviamente, che subito dopo il Santo Natale c’è l’Epifania. E questa – come è noto – è quella portatrice, come sempre, di “doni” individuali e giammai collettivi.
Giuseppe Palella
Pubblicato il 9 Gennaio 2021