Cronaca

Alla fine anche l’Udc ha il suo candidato alla poltrona di primo cittadino

Non erano in molti a credere alle voci che circolavano da giorni tra alcuni addetti ai lavori della politica locale, che davano per certa la presenza nell’agone delle candidature a sindaco di Bari di un nome espressione dall’Udc. Però la conferma è giunta da un recente comunicato con cui il coordinatore barese del partito, l’avvocato Marco Cornaro, invitava gli organi di informazione locale alla presentazione della propria auto-candidatura a sindaco per lo scudo crociato, prevista a  Bari, per la mattinata di sabato 18 gennaio, in piazza San Ferdinando. Un annuncio che, almeno fino al momento in cui redigiamo il presente servizio, non è stato smentito da nessun rappresentante politico dell’Udc di rango superiore al responsabile cittadino, per cui è da presumere che l’auto candidatura a sindaco di Cornaro sia la linea ufficiale del partito di Pierferdinando Casini e Lorenzo Cesa per le prossime amministrative baresi. Infatti, in premessa alla nota di annuncio pervenuta, il coordinatore cittadino dell’Udc dichiara: “I candidati sindaci espressi dal centrodestra e dal centrosinistra non sono espressione di un rinnovamento, neanche apparente: sono politici consumati o manager pubblici parapolitici di lungo corso”. E, continuando, Cornaro sintetizza le ragioni della sua candidatura a sindaco a nome dello scudo crociato: “L’Udc di Bari città, esaltando la sua vocazione popolare, intende invece proporsi quale motore di un terzo polo, un Polo civico, che metta insieme liste e movimenti civici con le migliori risorse, espressione reale del territorio e dei suoi quartieri, che non intendono candidarsi o dare il voto ai partiti tradizionali”. Per poi concludere, affermando che: “Questo Polo civico e il suo candidato sindaco, intende essere l’alternativa per quell’elettorato che é deluso dai quei partiti e che, al tempo stesso, non si riconosce nel Movimento 5 Stelle”. Quindi, al momento, per la successione a Michele Emiliano sulla poltrona di Primo cittadino, a Bari si sono prenotati già una decina di nomi, di cui quattro o cinque,  Antonio Decaro e Pietro Petruzzelli del Pd, Giacomo Olivieri (Realtà Italia), Elio Sannicandro (Pd-ex Lista civica “Emiliano per Bari”) e, forse, Alfonsino Pisicchio (Centro democratico), dovrebbero convergere su un’unica candidatura dopo le primarie di centrosinistra del 23 febbraio prossimo, mentre sul fronte opposto di certo c’è già la candidatura a Primo cittadino di Domenico Di Paola  della civica “Impegno civile per Bari” sostenuto da Forza Italia e Movimento Schittulli e non sappiamo ancora che cosa deciderà effettivamente di fare la costola barese dell’ex Pdl confluita Nuovo centrodestra, che allo stato dell’arte sembra anch’essa intenzionata a presentarsi con un proprio candidato a sindaco, da scegliersi con il metodo delle primarie. Gli altri nomi già in pista, sostenuti da Movimenti locali o nazionale, o da altre formazioni civiche, sono, come è noto, la pm barese Desirèe Degironimo (Riconosciamo Bari), Vincenzo Madetti (M5S), Egenio Lombardi (Laboratorio Urbano) e, da ultimo, ma forse non per ultimo, Cornaro (Udc), a cui sicuramente si aggiungeranno nelle prossime settimane altri nomi di possibili candidati a sindaco. Sta di fatto che l’annuncio di un candidato sindaco dell’Udc dovrebbe sancire la formale rottura politica del partito di Casini e Cesa dalla coalizione barese di centrosinistra che sostiene il sindaco Emiliano. Una rottura non prevista, perché appena qualche mese fa il segretario provinciale barese dell’Udc, Filippo Barattolo, che è anche componente della giunta Emiliano, aveva assicurato l’adesione del partito alle primarie del centrosinistra e, quindi, il sostegno al candidato sindaco che uscirà da tale selezione. Ora, infatti, bisognerà capire chi dei rappresentanti baresi dell’Udc sta bleffando e chi, invece, è effettivamente raccordato con la linea politica impartita dai vertici regionali e nazionali dello scudo  crociato. Dalle prime avvisaglie sembrerebbe che a Bari i vertici locali del partito centrista siano da tempo in uno stato politico alquanto confuso. E nei prossimi giorni verosimilmente si vedrà pure se ciò che sta accadendo nel capoluogo al partito dello scudo crociato è dovuto soltanto all’anarchia provocata dai cinque anni di gestione di Barattolo dell’Udc locale, oppure la confusione vige da tempo a livello più alto. Un dubbio, questo, che per molti addetti ai lavori è forse una certezza. Ora infatti, secondo qualche nostalgico elettore dello scudo crociato, l’annunciata candidatura a sindaco di Cornaro per lo meno servirà a far chiarezza sulla scelta per le prossime amministrative. E c’è pure chi  forse spera davvero che così non sia, perché alla scadenza del mandato di Emiliano manca appena qualche mese, ma di indennità assessorile da poter ancora riscuotere ve ne sono ancora diverse.     

 

Giuseppe Palella

  


Pubblicato il 19 Gennaio 2014

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