Alla scoperta di Vincenzo Vivarini
‘The show must go on’ non solo è la celebre canzone dei Queen ma anche la frase pronunciata da Antonio Matarrese il giorno dopo la morte del tifoso laziale, ‘Gabbo’ Sandri che destò scalpore e mugugni tra le tifoserie. Nel caso specifico del Bari quasi alla mezzanotte di ieri è giunta la notizia che oramai era nell’aria, l’esonero di Cornacchini dopo cinque giornate di campionato con un magrissimo bottino di due vittorie, per lo più risicate, un pari e due sconfitte pesanti senza mai dare la parvenza di un’identità di gioco. Purtroppo c’è ancora qualcuno che difende l’operato del tecnico, per nulla in dubbio dal punto di vista umano, ma dal punto di vista tecnico dove non si possono additare colpe alla piazza esigente o agli addetti ai lavori, perché un tecnico ingaggiato con lo scopo di vincere il campionato deve reggere alle pressioni, mentre la parola più ricorrente dell’allenatore era ‘Serenità e tempo’, due cose che stridevano perché c’era stato tutto il tempo tra ritiro ed agosto di assemblare la squadra. Se il direttore Matteo Scala ha comprato ulteriori elementi e fatto un ulteriore sforzo è evidentemente perché già da agosto, non appena sono iniziate le gare ufficiali, si è assistito ad un Bari troppo spesso confusionario, in balia dell’avversario di turno, persino alla prima giornata contro il Sicula Leonzio dove la vittoria giunta sul fotofinish, così come a Rieti, è stata figlia di episodi fortunosi e della freddezza dal dischetto del numero sette barese. Ma l’organico messo a disposizione dell’ex tecnico dal direttore Scala e la società biancorossa, assieme ai suoi consiglieri ed altri dirigenti, è assolutamente competitivo ed in grado di potersi rialzare. Adesso, è ora di voltare pagina in fretta perché stasera c’è il Monopoli di Scienza, squadra in forma, secondo derby di Puglia e sono previsti quasi mille tifosi a sostegno dei biancoverdi. In casa Bari molto probabilmente potrebbe essere la prima sulla panchina per Vincenzo Vivarini, ex tecnico dell’Ascoli che proprio ieri ha rescisso con la sua vecchia squadra e porterà con sé in questa nuova esperienza Andrea Milani (ex Bari) ed Antonio Del Fosco che si andranno ad aggregare allo staff già esistente.
Ma scopriamo meglio chi è Andrea Vivarini. Dopo aver iniziato come vice allenatore ed osservatore del Giulianova e Pescara, inizia la sua prima avventura in panchina come tecnico del Luco Canistro nei dilettanti. Successivamente ha allenato la Renato Curi in serie D. La sua prima promozione dalla serie D alla Lega Pro, allora Seconda Divisione, giunse nel 2009-2010, con il Chieti e l’anno dopo portò i neroverdi sempre al sesto posto. Nei professionisti ha allenato l’Aprilia conducendoli ai playoff, salvo essere esonerato in corso d’opera nel campionato seguente. Arriva l’esperienza, una delle più soddisfacenti a Teramo, in cui in tre anni porta la squadra abruzzese ad una storica promozione in B, annullata poi per lo scandalo del calcioscommesse. Nel 2016-2017 allena il Latina, concludendo la stagione all’ultimo posto in classifica, ma ha pagato molto i problemi della società che nello stesso anno è fallita. La stagione successiva viene chiamato alla guida dell’Empoli, appena retrocesso dalla serie A, ma a dicembre 2017 viene rilevato da Aurelio Andreazzoli. Il 12 luglio 2018 viene chiamato ad allenare l’Ascoli arrivando al tredicesimo posto. Inizialmente confermato dalla società, viene esonerato il 5 giugno 2019 prima di iniziare il ritiro. Da ieri ha rescisso il contratto ed è pronto ad iniziare questa nuova e stimolante avventura a tinte biancorosse, sarà il 69ovesimo allenatore della storia del Bari. Buona fortuna mister!
Marco Iusco
Pubblicato il 25 Settembre 2019