Cronaca

“Alloggi fantasma e cantieri fermi: ecco il nuovo rione San Girolamo….”

Non ha fine a San Girolamo, quartiere alla periferia nord della Città, il balletto degli alloggi fantasma e dei cantieri fermi, come denuncia il segretario nazionale ‘Confail Inquilini’ Michele Ladisa. Il quale, preoccupato perché, specie dopo le note vicende giudiziarie che hanno coinvolto ex amministratori di Arca Puglia Centrale e alcuni imprenditori, il megacantiere di San Girolamo ha subito un’improvvisa sospensione dei lavori. Si parla, tanto per non rimanere nel vago, del cantiere per la costruzione di ben centosei nuovi alloggi da destinare agli attuali residenti delle vecchie e fatiscenti palazzine è fermo per l’intervento della Magistratura. <<Ricorderete che i nuovi 106 alloggi rientravano nel Programma di rigenerazione Urbana del Quartiere San Girolamo Bari e interessava il Progetto di costruzione ERP con un edificio da adibire a poliambulatorio ed attività religiose. Arca Puglia Centrale ha confermano l’intervento del Prefetto che su disposizione dell’Antimafia ha nominato un Commissario Straordinario ad hoc. Anni di speranze di quel centinaio e passa di famiglie sembrano trasformarsi in pie illusioni. Illusioni che non restano tali, anzi originano rabbia e proteste sacrosante: i residenti da due anni e passa hanno accettato di tutto pur di uscire da una condizione abitativa da terzo mondo>>, spiega tutto d’un fiato Ladisa. Il quale più volte in passato ha già messo in evidenza come, con l’avvio del grande cantiere al quale va sommato quello per la riqualificazione del lungomare, la viabilità della zona è diventata pura assurdità: un solo accesso per una ventina di palazzine ostacolato dalla presenza di inutili aiuole e altrettanti inutili marciapiedi. Una vera gimcana con frequenti liti per mancate precedenze e per i diritti di passaggio e transito, una pavimentazione stradale ridotta a percorso di guerra. Impossibilità per i mezzi di soccorso e della Forza Pubblica di un accesso e di un transito rapido. E poi, illuminazione pari a zero in una delle zone di Bari a più alto rischio malavitoso. Canali di fogna interamente ostruiti con diffusione dei liquami per strada e ratti, blatte e zanzare padroni incontrastati e assoluti di ogni angolo del comprensorio. Arca Puglia Centrale, che poi non è altro che l’ex Istituto Case Popolari (Iacp) di via Crispi, sin dall’inizio delle nuove costruzioni ha praticamente dismesso il servizio di manutenzione ordinaria e straordinaria agli edifici, agli alloggi, all’intera area. Che senso aveva spendere soldi quando le vecchie catapecchie dovevano venir giù ? Stendiamo un velo pietoso…La situazione oggi è insopportabile, insostenibile. C’è aria di rivolta tra gli assegnatari dei vecchi alloggi popolari i quali non vedono una via d’uscita a breve e chiedono ad Arca Puglia Centrale interventi a tutto campo sin’ora negati per rendere in qualche modo vivibili le loro vecchie scalcinate abitazioni. E tra non molto queste persone potrebbero far sentire la “forza della loro voce”, avvisa il segretario nazionale Confail Ladisa per un quartiere che all’inizio dell’anno passato doveva essere già consegnato alla Città. O almeno così speravano, stando a contratti e cronoprogrammi iniziali stipulati col Comune i residenti di San Girolamo ingabbiati come in un pollaio, a mangiar polvere, a subire rumori assordanti, senza intravedere la vera fine di queste interminabili opere che, come detto, dovevano essere da tempo ultimati. E sarebbe da fotografare il cartello ai margini del cantiere: “inizio -12 luglio 2016 e termine il 21 novembre 2017” – tra svincoli, strettoie, curve cieche, buche profonde e lavori che finiranno chissà quando….

 

 

Francesco De Martino

 


Pubblicato il 6 Settembre 2018

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