Cronaca

Alloggi popolari a Bari: esplode l’ira degli assegnatari

Hanno atteso invano per mesi e mesi, le risposte da parte dell’Arca Puglia (Ex istituto autonomo case popolari di Bari) dopo l’interruzione dei lavori per centinaia di alloggi popolari, tra via Candura e dintorni, a San Girolamo. Ma ora gli assegnatari baresi, guidati dalla Confail/Inquilini del segretario Michele Ladisa, hanno deciso di scendere per strada proprio dinanzi alla sede di via Crispi, mercoledì prossimo. E’ da ben sedici mesi e precisamente da agosto dell’anno scorso che il megacantiere per costruire i centosei nuovi alloggi popolari a San Girolamo è chiuso: una pausa davvero troppo lunga per non provocare l’ira degli aventi diritto che aspettano quelle case popolari da anni, ma anche quella dei residenti. E del resto non è solo l’Agenzia dell’Abitare finita nella bufera di indagini e inchieste, ma anche Prefettura e Comune di Bari a tacere su quel cantiere/sprangato da fine luglio 2018, visto che anche la ditta costruttrice di Bologna e la società – stazione appaltante, cioè Arca Puglia, non spiegano come mai i lavori siano interrotti da tanto tempo. E a procrastinare la consegna del silenzio anche il primo e adesso il secondo Commissario (un avvocato di Goia del Colle) nominato direttamente dal Prefetto di Bari. Nel frattempo c’è chi vive in condizioni assurde, intere famiglie ingabbiate fra due cantieri edili di grande portata, quello del lungomare e quello della nuova edificazione di alloggi popolari. Michele Ladisa, segretario di Confail/Inquilini, ha chiesto inutilmente informazioni sui lavori interrotti su quegli alloggi popolari da tempo, senza ottenere risposte e adesso è pronto a guidare la protesta, mercoledì prossimo, a partire dalle dieci in punto. Queste duecento famiglie stanno vivendo in condizioni assurde. Si trovano ingabbiate fra due cantieri edili di grande portata, quello del lungomare e quello della nuova edificazione di alloggi popolari. Chiusi tutti gli accessi stradali di un tempo salvo che una stradina di qualche metro piena di impedimenti, di svincoli, di strettoie, di curve cieche, di buche profonde, di inutili aiole del resto abbandonate. Con veicoli e autoveicoli è d’obbligo il senso alternato che spesso provoca liti furibonde per le precedenze. Per chiunque entrare nel labirinto delle palazzine è cosa ardua, difficilissimo per un avventori trovare gli indirizzi dei residenti>>. E non è finita. Sconsigliabile per tutti sentirsi male nei paraggi del megacantiere, in quanto i soccorsi non potrebbero in alcun modo assicurare la rapidità, ammesso che siano in condizione di accedervi. Troppo rischioso circolare per i bambini, impossibile per i portatori di handicap>>, ripete Ladisa. Come se rispondere a delle semplici, giuste ed evidenti domande sul corso dei lavori banditi e realizzati da Comune di Bari e Arca Puglia al quartiere San Girolamo di costruzione di n. 1 fabbricato per n. 106 alloggi di Edilizia Residenziale Pubblica non sia un dovere imposto dalle leggi e norme sulla trasparenza. I residenti, come detto sopra, ribollono da soli nella loro rabbia e impotenza, ma nelle stanze dei bottoni di imprese, enti, prefetture e commissariamento a vuoto, con gli ex istituti di case popolari tutti si guardano bene dal dare spiegazioni. Come se rispondere a delle semplici, giuste ed evidenti domande sul corso dei lavori banditi e realizzati da Comune di Bari e Arca Puglia al quartiere San Girolamo (fdm)


Pubblicato il 13 Dicembre 2019

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