Altra “doccia” gelata per Emiliano dalla Commissione Bilancio
Altra “doccia” gelata per il governatore pugliese, Michele Emiliano del Pd, in Commissione Bilancio della Regione dalla sua stessa maggioranza che, dopo la mancata approvazione dell’altra settimana del Rendiconto, questa volta non è riuscita ad approvare neppure le proposte di variazione al Bilancio annuale dell’anno in corso e, conseguentemente, di quello pluriennale 2018-2020. Infatti, ieri mattina (ndr – per chi legge giovedì) in I Commissione si è ripetuta la stessa scena ( ma sarebbe forse meglio dire sceneggiata!) della scorsa settimana, quando la maggioranza non riuscì ad approvare il Rendiconto di esercizio dello scorso anno, perché mancarono i numeri necessari a prevalere sui quattro esponenti di opposizione. Come è noto, determinanti furono l’allontanamento, poco prima del voto, di un consigliere renziano del Pd, Ruggero Mennea, e l’astensione del consigliere Cosimo Borraccino di Sinistra italiana/Leu. Questa volta, invece, l’esito negativo della votazione è stato determinato dai voti contrari espressi dai cinque commissari di opposizione (Mario Conca ed Antonella Laricchia del M5S, Francesca Franzoso di Fi, Ignazio Zullo di Dit-Nci e Gianni Stea di Ap), in contrapposizione ai quattro voti favorevoli espressi dai commissari di maggioranza Donato Pentassuglia, Ruggero Mennea e Sergio Blasi del Pd e Napoleone Cera della civica “Popolari per la Puglia” e dall’astensione di Borraccino che, da quando lo scorso 24 marzo si è dichiarato fuori dalla maggioranza, non vota contro ma si astiene insieme al presidente della Commissione, Fabiano Amati del Pd, che per prassi consolidata non partecipa alla votazione. Questa volta, determinante all’esito è stata l’assenza del consigliere di maggioranza Gianni Liviano della civica “Emiliano sindaco di Puglia”. Il testo della manovra finanziaria è stato illustrato in apertura dei lavori dall’assessore al Bilancio, Raffaele Piemontese, che ha parlato di assestamento ridotto rispetto ai precedenti per l’impossibilità da parte del Governo regionale di utilizzare l’avanzo libero rinveniente dal rendiconto impegnato per remunerare l’anticipazione di liquidità relativa agli anni 2013-2014. Inoltre, l’esecutivo ha approvato a giugno scorso un’importante variazione per ampliare la platea dei destinatari degli assegni di cura e per finanziare i Consorzi di Bonifica. Scendendo nel dettaglio, l’assessore ha indicato le voci principali del provvedimento di variazione, a partire dai 4 milioni per le spese di funzionamento della Regione, mentre 3 milioni all’anno (2018-2020) sono destinati alle scuole di specializzazione dell’area medica. Ammonta ad un milione e mezzo il contributo straordinario all’Adisu, ad 8 milioni quello assegnato all’Arif e sono stati previsti 3 milioni di euro nel 2018 e 5 milioni per i successivi 2019 e 2020, per il potenziamento degli investimenti in ricerca e innovazione. Sette milioni e mezzo sono invece le risorse destinate all’aeroporto Gino Lisa di Foggia, a valere però sul 2019 e sul 2020. Pertanto, le giustificazioni paventate la scorsa settimana dal presidente Emiliano, che aveva parlato di ‘assenza giustificata e momentanea di membri della maggioranza’, della quale le opposizioni avrebbero approfittato, producendo ‘un atto senza alcun significato politico’, sono state clamorosamente smentite da quest’ultima bocciatura del disegno governativo di variazione al Bilancio, nella stessa Commissione. Non a caso un consigliere di opposizione, Giannicola De Leonardis, si domanda: “Ancora assenze giustificate e momentanee da parte di consiglieri di maggioranza, nell’appuntamento politico e non soltanto tecnico più importante per un’amministrazione?” E lo stesso consigliere, continuando, si chiede pure: “Ancora il fato che si accanisce contro un centrosinistra che procede in ordine sparso?”. Per poi concludere: “Non resta che constatare il periodo no del Governatore, trattato malissimo nella sede della sua presidenza da un ministro 5 Stelle nel quale riponeva grande fiducia, e con il suo esecutivo in balia di consiglieri sbadati e distratti”. Sulla stessa lunghezza d’onda anche il capogruppo di Dit-Nci alla Regione, Ignazio Zullo, che nella sua nota di commento all’accaduto ha esclamato: “Altro che semplici maldipancia, qui siamo di fronte a una vera e propria crisi, a una maggioranza allo sbando che governa la Regione Puglia mandando messaggi e avvertimenti anche nelle sedi istituzionali, bloccando i lavori delle Commissioni anche su provvedimenti importantissimi per la vita dei pugliesi”.Per poi concludere: “Il presidente Emiliano che minimizza farebbe bene, invece, a riflettere e raddrizzare una barca dove ormai la sua Giunta assomiglia sempre più al quartetto del Titanic, suonava ancora mentre la nave stava affondando”. A parlare in una nota di “una maggioranza sempre più sull’orlo di una crisi di nervi” e “che continua a paralizzare la Puglia” sono anche i consiglieri pentastellati della Regione, che hanno giustificato il loro “No” alle variazioni di Bilancio presentate in Commissione : “perché ci sono diverse spese su cui vogliamo maggiore chiarezza”. Non li convince, ad esempio, la spesa di 800 mila euro per il sistema di allerta della Protezione Civile , nonostante la Regione sia già in rete con il sistema del centro funzionale centrale e nonostante ci sia da fare ancora ordine sui software e database dei sistemi di Consorzi attivi.I “5 Stelle” della Puglia hanno poi concluso: “ Vedremo se i consiglieri di maggioranza dimostreranno la stessa forza mostrata in Commissione, scrivendo finalmente la parola fine alla drammatica (per i pugliesi) storia di un Governo regionale da lungo tempo in agonia”. Invece, dal fronte di maggioranza ancora minimizzazioni anche su questo secondo “incidente” di percorso in Commissione Bilancio: “L’assenza e l’astensione di due consiglieri regionali ha determinato il mancato parere alla proposta di assestamento”. “Nello specifico, – prosegue la nota a firma del gruppo consigliare del Pd – il consigliere Gianni Liviano ha ritenuto di non partecipare e di non farsi sostituire volutamente, e il consigliere Cosimo Borracino si è astenuto. In questo modo entrambi si sono apertamente dichiarati fuori dalla maggioranza”. Ed, infine,rassicurazioni: “Il tentativo di mettere lo sgambetto alla maggioranza sarà cancellato in Consiglio regionale, dove ci saranno certamente i numeri per approvare l’assestamento di bilancio e proseguire con maggiore convinzione e compattezza l’esperienza di governo della Regione Puglia”. Sarà vero? Di certo non trascorrerà molto tempo per verificarlo. Però, verosimilmente altre sorprese non mancheranno alla Regione, almeno fino a quando il governatore pugliese non avrà sciolto il “nodo” dei due nomi mancanti in Giunta ed all’interno della sua maggioranza non si saranno chiariti alcune questioni di natura squisitamente politica.
Giuseppe Palella
Pubblicato il 26 Luglio 2018