Altre bordate al Piano Rifiuti: “Basta discariche per non perdere finanziamenti”
In questi ultimi giorni dell’anno è il tema rifiuti e tutela della salute a tenere banco nei corridoi e nelle aule della Regione Puglia. “Rispetto alle volontà e alla salute dei cittadini, rispetto ad un ambiente salubre, sano, pulito, non ci sono contenziosi che tengano”, tuona l’ex consigliere regionale di Forza Italia, Domenico Damascelli, all’indomani dell’approvazione del Piano Rifiuti della Regione che ha deliberato di tenere aperte, per i prossimi quattro anni, le discariche di Corigliano d’Otranto e Martucci nell’area vasta compresa tra Conversano, Mola di Bari, Rutigliano e Polignano a Mare. Territori tutti densamente popolati che si aspettavano ben altri risultati nella gestione dei rifiuti da parte dell’amministrazione regionale guidata dall’ex magistrao Michele Emiliano. “Si è arrivati in extremis ad approvare un Piano Regionale Rifiuti, non frutto di una programmazione seria, volta anche a chiudere il ciclo, a potenziare la raccolta differenziata e ridurre i siti inquinanti e contaminati, ma soltanto volta a scongiurare il rischio di un’infrazione europea e la perdita, dunque, di finanziamenti”, continua col suo solito impeto e fervore Damascelli. Per lui questa politica è frutto della “improvvisazione con cui la Giunta Regionale gestisce un argomento così delicato. Dal 2015 il governo di Michele Emiliano non fa altro che creare danni in tanti settori, compreso quello dell’ambiente”. È grave, soprattutto, “che non si sia stato dato ascolto ai territori, continuando a lasciare aperte due discariche, in zone della Puglia dove le amministrazioni comunali, le associazioni ambientaliste e liberi cittadini, a prescindere dalle appartenenze partitiche, hanno fatto squadra e, tutti insieme, hanno chiesto di non continuare ad utilizzare quei siti”. È inopportuno l’atteggiamento dei rappresentanti regionali e, in particolare, “dell’assessore regionale al ramo, che continuano ad appigliarsi a tecnicismi di natura giuridica, per dire che la discarica ‘Martucci’ non è un sito contaminato. Tutti sanno quello che è avvenuto, che sta avvenendo e che continuerà ad avvenire nei prossimi quattro anni, sperando che non si concedano ulteriori proroghe”. L’ex consigliere regionale forzista ha chiesto, per questo, “alla giunta regionale di fare delle indagini epidemiologiche e di verificare se vi è una concentrazione di patologie e di malattie neoplastiche in quei territori, derivanti dall’apertura di questi siti che, anziché essere chiusi ridotti e bonificati, continuano ad essere alimentati in nome di un presunto contenzioso che potrebbe nascere con le ditte appaltatrici”. In ultimo, sarebbe necessario “mappare il territorio e censire le discariche, anche quelle chiuse e non più in esercizio, che continuano ad essere delle bombe ecologiche; verificare se in ogni discarica c’è percolato che si riversa nella falda, pericoloso persino per gli alimenti che mettiamo in tavola; effettuare interventi di bonifica; potenziare la differenziata e trasformare il rifiuto in una risorsa”. Conclusione? “Non si possono abbandonare i Comuni che non hanno risorse e strutture idonee ad effettuare determinati interventi. Non si possono abbandonare i cittadini, che corrono il pericolo di ammalarsi”.
Francesco De Martino
Pubblicato il 17 Dicembre 2021