Altro che collaborazione istituzionale, tra Alteri volano gli stracci
Altro che collaborazione istituzionale, quando in ballo è la visibilità personale nel capoluogo pugliese si litiga anche all’insegna della cultura. E poco importa se a far volare gli stracci sono proprio coloro che a livello cittadino e provinciale rappresentano un comparto, quello culturale per l’appunto, che anche nelle rivalità o nei contrasti dovrebbero contraddistinguersi forse più di altri amministratori nell’evitare di incorrere facilmente in cadute di stile o in mancanza di fair play istituzionale, se non altro, per evitare almeno il paradosso di una “Cultura” affidata a chi potrebbe essere tacciato di insensibilità culturale nei rapporti istituzionali. Infatti, i protagonisti di un inusuale scontro verbale, consumato sia con comunicati che con tanto di post nelle rispettive pagine di Facebook, sono stati il vice presidente della Provincia di Bari, Nuccio Altieri, titolare della delega alla Cultura nella giunta Schittulli, e l’assessore comunale alla Cultura della giunta Decaro, Silvio Maselli. A suscitare la diatriba tra i due protagonisti dello scontro è stata la visita effettuata al Museo archeologico barese, ubicato all’interno di Santa Scolastica, da parte dei consiglieri componenti della Commissione cultura del Comune, che si sono portati dietro, oltre ad alcuni cronisti, anche l’Assessore cittadino al ramo, Maselli. Una struttura, quella museale, che, come si ricorderà, a Bari è attesa da anni e che finalmente aprirà al pubblico il prossimo 31 ottobre, grazie all’impegno dello scomparendo Ente provinciale barese, che da tempo si è fatto carico dell’iniziativa e di tutti i lavori per l’allestimento del Museo, essendo tra l’altro ospitato in locali del vecchio monastero, che fino al 31 dicembre di quest’anno sono sotto l’egida della vecchia Provincia. “Uno sgarbo istituzionale – dichiara in una nota l’assessore provinciale alla Cultura – a pochi giorni dall’inaugurazione del bastione del Museo archeologico provinciale di Santa Scolastica, un’opera di proprietà della Provincia di Bari che questa Amministrazione ha il merito di aver restituito ai cittadini dopo decenni di oblio”. Una dichiarazione rilasciata da Altieri dopo aver appreso dell’inaspettato sopralluogo dell’assessore barese Maselli e della Commissione comunale cultura nell’ormai ultimato cantiere del Museo. “Inaspettato perché – spiega lo sempre Altieri nella stessa nota – educazione vuole che, prima di far visita in casa altrui, si avvisi almeno il proprietario. E, in questo caso, oltre che di educazione si tratta anche di rispetto istituzionale”. E, continuando, aggiunge pure: “Mi dispiace aver fatto accompagnare alla porta l’Assessore Maselli per l’Istituzione che rappresenta, ma non per la scorrettezza dimostrata non avvisando i diretti interessati. La Provincia di Bari lascia alla Città Metropolitana una preziosa eredità culturale, rappresentata dal Museo archeologico e dall’Auditorium ‘Nino Rota’. Un passaggio di consegne che deve avvenire nel più ampio rispetto istituzionale e spirito di collaborazione, come finora avvenuto, e non attraverso passerelle politiche e mediatiche e scorretti tentativi di appropriarsi di opere che sono frutto del lavoro altrui. Per decenni il Museo archeologico è stato dimenticato dalle Istituzioni, ad ogni livello. Solo oggi, ad opera finita grazie alla determinazione e all’impegno dell’Amministrazione guidata dal Presidente Schittulli, tutti vogliono appuntarsi la medaglia”. Ma la risposta piccata dell’Assessore barese alla Cultura non si è di certo fatta attendere, dopo il duro rilievo polemico del Vice di Schittulli, nonché collega al ramo per la Provincia. Infatti, a stretto giro di post sul social network, Maselli ha scritto: “Ho mille cose da fare, progetti da avviare, visioni da concretizzare, problemi da risolvere. Perdere tempo dietro Trifone Altieri (per chi non lo conoscesse è l’assessore alla cultura della Provincia di Bari, oggi in dismissione) che spasima alla ricerca di visibilità, è davvero l’ultimo dei miei pensieri. Il sopralluogo odierno a Santa Scolastica è stato voluto e comunicato dalla Commissione consiliare cultura e concordato direttamente con la Sovrintendenza, che ha la titolarità temporanea del bene. Non da me. Che non cerco visibilità sulle fesserie che piacciono a certi politici. Ma solo sui risultati concreti che raggiungerò”. Insomma, per due alti esponenti amministrativi che hanno anche il dovere istituzionale di collaborare non c’è che dire. Anzi, anche qualche polemica, a volte, forse non guasta, purché sia fatta con “cultura”. E in questo caso, visto il ruolo istituzionale dei protagonisti, non si può di certo dire che manca.
Giuseppe Palella
Pubblicato il 23 Ottobre 2014